Il Municipio 8 ha approvato nei giorni scorsi il nuovo progetto per il Giardino dei Giusti al Monte Stella, oggetto di polemiche negli anni scorsi. Come ha spiegato l’assessore al Verde del Municipio, Enrico Fedrighini su Facebook, “nel 2015 il Municipio 8 si era opposto, insieme al Comitato Abitanti del QT8, al progetto di riqualificazione del Giardino dei Giusti”; “la contrarietà – spiega – era motivata dall’impatto delle opere previste: muri alti 3 metri realizzati con prefabbricati in calcestruzzo ancorati al suolo da invasive fondazioni in cemento (il parco è realizzato con materiali da riporto…); auditorium con palco e 340 posti a sedere ancorati al suolo su una piattaforma in cemento; interruzioni dei sentieri originali del parco; scavi meccanici profondi in grado di compromettere la stabilità delle alberature esistenti. In due parole: un luogo della memoria (Giardino dei Giusti) avrebbe compromesso paesaggio, forme e fruizione di un altro luogo della memoria – quello ospitante – il parco Monte Stella grande architettura creata da Piero Bottoni proprio sulle macerie milanesi del secondo conflitto mondiale. Quella opposizione, motivata e ragionata, ha aperto la strada a un proficuo dialogo con l’Associazione proponente che, sotto la regia dell’attuale amministrazione, ha portato a un progetto completamente nuovo per il Giardino dei Giusti”. Fedrighini spiega quindi che “nel nuovo progetto sono scomparsi i muri alti tre metri; cancellati tutti gli scavi e le fondazioni che avrebbero dovuto sostenere i prefabbricati in calcestruzzo; cancellato l’auditorium da 340 posti e la piattaforma in cemento: al suo posto, per le visite delle scolaresche, uno spazio di incontro realizzato con la stessa pietra granitica utilizzata per i terrazzamenti del parco: pietre poggiate sul terreno per formare la piazzola circolare (identica a quelle già esistenti nel parco) e singole sedute (per non più di 200 posti) realizzate con le stesse pietre, tutto aperto, tutto filtrante; al posto di muri e corten, un basamento alto 90 cm e largo 50 (sempre con la pietra granitica del parco, poggiata al suolo) dove esporre le targhe con i nomi dei Giusti; operazioni sul terreno rigorosamente a mano in prossimità di tutte le alberature esistenti (come già sperimentato con successo, da questo Municipio, per la salvaguardia degli olmi di via Mac Mahon in occasione della rimozione dei binari)”. “Infine, – conclude Fedreghini – forse la cosa meno appariscente ma, per me, più significativa: lo spazio dedicato al Giardino dei Giusti non interrompe più i sentieri storici esistenti del parco, al contrario: li rimette a posto, si integra con essi, ne viene attraversato connettendoli da una scalinata all’altra delle balze, come per invitare ad accedere a questo spazio aperto, vedere, osservare. Ricordare. Nel verde. Senza muri. Un luogo della memoria dei Giusti nel luogo della memoria civica dei milanesi, l’oasi di pace e di verde pensata e creata da Piero Bottoni. Per queste ragioni, il Municipio 8 ha approvato questo nuovo progetto. E la storia non finisce qui: l’importanza del luogo, rafforzata da questa esperienza di buona politica partecipata dal territorio, merita un’attenzione particolare. Per questo abbiamo concordato con l’Associazione di svolgere, sul posto, incontri pubblici per illustrare direttamente alla cittadinanza cosa verrà realizzato, come, con quali materiali, quali tecniche. Il primo incontro avverrà prima dell’avvio delle opere”.