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Alpini: inaugurata sede del Comitato per l’Adunata del Centenario

È stata inaugurata nell’ex casello daziario di Porta Volta a Milano la sede del Comitato Organizzatore degli Alpini per l’Adunata del Centenario, in programma nel capoluogo lombardo nel maggio del 2019. Alla presenza del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente nazionale dell’Ana, associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero è stato il tagliato il nastro. “Dal punto di vista del Comune – ha detto il Sindaco Sala – è importante mantenere vivo il rapporto con gli alpini, che storicamente c’è da sempre, ma la riapertura del casello daziario di oggi è una dimostrazione che già prima del 2019 cominciano a succedere cose positive. In realtà gli alpini ci sono stati vicini sempre e credo che sia un po’ un obiettivo dell’Amministrazione far sì che si attivino sempre più queste forze per farsi dare una mano in generale nella manutenzione della città”. L’adunata del centenario “è una manifestazione eccezionale – ha detto il governatore Fontana ricordando il suo legame speciale con gli alpini per via del padre ’penna nera’. Durante la sfilata sentiremo il cuore vibrare e ci commuoveremo. Regione Lombardia farà tutto quanto nelle sue possibilità: le istituzioni devono riconoscenza agli Alpini, che – ha concluso il presidente Fontana – hanno iniziato ad esercitare il volontariato e la solidarietà quando ancora non erano pratiche cosi’ diffuse come oggi”. La città di Milano “è per noi un punto di riferimento – ha dichiarato il presidente nazionale Favero -. Credo che Milano meriti questa adunata perché dopo cento anni è giusto tornare qui per ricordare la fondazione dell’Ana, ma anche perché sottolineare che gli alpini ci saranno anche tra cento anni”.

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In centro manifestazione degli studenti contro Salvini

Si sono radunati alle 9.30 in largo Cairoli, per il primo sciopero dell’anno delle scuole milanesi e di li sono partiti formando un corteo che percorrerà tutto il centro città: via Cusani, Broletto, Orefici, Mazzini, Missori, Larga, Verziere, Porta Vittoria, San Damiano, Senato, Cavour, Repubblica, Vittor Pisani e Duca d’Aosta. La manifestazione organizzata da “Rete studenti” e dal collettivo “Casc Lambrate” ha come slogan “Salvini la pacchia è finita”. Il serpentone formato da numerose persone, che si è avviato mentre i giovani scandivano lo slogan “siamo tutti antifascisti”, è controllato a vista da Forze dell’Ordine e Polizia Locale. Per ora non si segnalano incidenti, salvo l’imbrattamento di alcune vetrine da parte di gruppi di autonomi e il traffico impazzito in tutto il centro cittadino. Il Corteo si è quindi concluso alle 13.00 circa in Piazza Duca d’Aosta senza che si verificasse nessun episodio degno di nota. Nel pomeriggio, Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto ha commentato la manifestazione accusando il Sala di doppiopesismo: “Dal centro alla zona della stazione Centrale il traffico è andato in tilt, come da previsioni: il sindaco Sala, che si era lamentato della chiusura di corso Monforte per il vertice in prefettura di settimana scorsa, ora non dice nulla?”. “Due pesi e due misure come sempre: quando a creare disagi sono i suoi amici la sinistra tace“. Per poi definire i manifestanti: “studenti che hanno sfruttato il venerdì per farsi il fine settimana lungo e antagonisti dei centri sociali che si sono scagliati contro la possibilità che la polizia faccia controlli anti-droga all’esterno delle scuole“. che, ha concluso “hanno imbrattato una vetrina di Benetton, oltre a protestare davanti a Zara e Assolombarda. Siamo all’assurdo: questi ragazzi della legalità proprio non vogliono saperne“.  

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Triennale, presentato il nuovo programma

La Triennale di Milano, sotto la guida del Presidente Stefano Boeri, ha presentato oggi il suo nuovo progetto culturale, che ingloberà diversi settori: design, moda, architettura, urbanistica, arti visive, new media, fotografia, performance, teatro, danza e musica. “Ci troviamo in un momento in cui una comunicazione aperta e onesta non solo è necessaria, ma è rivoluzionaria – ha affermato Boeri – Quando i governi e la politica sembrano non riuscire più a rispondere ad alcuni bisogni fondamentali della società, siamo spinti a guardare ad altri luoghi, come le istituzioni culturali e creative, per facilitare il confronto e il dialogo”. È stato anticipato il fil rouge della XXII Esposizione Internazionale, che s’intitolerà “Broken Nature: Design Takes on Human Survival”, curata da Paola Antonelli: “Abbiamo fatto passi da gigante con le partecipazioni internazionali, alcune figurano per la prima volta, come Camerun e Sri Lanka Il concetto di ‘restorative design’ risuona con forza e sensibilità nelle partecipazioni internazionali e ci permette di credere nel potere del design di aiutare i cittadini a comprendere la complessità, valutare i rischi, adattare i comportamenti e chiedere cambiamenti”. Tra le mostre dell’esposizione anche “La nazione delle piante”, un’esposizione curata da Stefano Mancuso: “L’universo delle piante è la nazione più popolosa della terra e non ha voce. Sarà un viaggio di esplorazione, dove impareremo a conoscere le piante, come memorizzano le informazioni e come imparano“. Tra le iniziative presentate in Triennale, questa mattina a Milano anche l’apertura del Museo Permanente del Design Italiano, curato da Joseph Grima: “Le imprese non soltanto supportano la cultura ma la producono Noi vogliamo rappresentare un polo di ricerca, facendo diventare la Triennale un punto di riferimento importante, qualcosa di stabile che racconterà anche alle generazioni future cos’è successo di straordinario negli ultimi decenni“. Dovendosi basare su una collezione, inizialmente “abbiamo pensato di agire velocemente – ha continuato Grima – e abbiamo visto che cosa esiste già in questo edificio, anche grazie agli archivi delle ultime triennali, riorganizzando quello che c’è. Lo presenteremo in modo molto semplice per leggere la storia del design in uno spazio che sia vivo“. È stato ribadito inoltre il ruolo fondamentale della relazione con la città di Milano, grazie al nuovo Urban Center che verrà allestito all’interno degli spazi di viale Alemagna. Tutti i progetti legati all’architettura fanno capo a Lorenza Baroncelli e tra quelli presentati dal palco, anche Triennale Off, una rigenerazione urbana degli spazi circostanti tra la stazione Cadorna e il Palazzo dell’Arte. Il Triennale Teatro dell’Arte intende consolidare il proprio ruolo di centro internazionale per le performing arts. La proposta culturale, affidata ad Umberto Angelini, curatore per il teatro, la danza, la musica e la performance, continuerà ad articolarsi in due momenti: la stagione teatrale al Teatro dell’Arte e il festival FOG Milano Triennale Performing Arts, che si apre a tutta la città. Il programma presentato prevede inoltre un ampio cartellone di collaborazioni con, tra gli altri, il MoMa di New York, la Tate e le Serpentine Galleries di Londra, il Teatro della Scala, il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Franco Parenti, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, oltre a mostre sull’architettura e una retrospettiva sul lavoro di design di Enzo Mari.

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Via Corelli, scontro fra Sala e l’opposizione

Ad accendere le polveri è stato lo stesso Sindaco Giuseppe Sala è intervenuto che, a margine della presentazione del programma della Triennale, ha espresso la sua opinione in merito alla situazione del Centro per i Rmpatri (CPR) di via Corelli: “Nell’incontro con Salvini avevo segnalato il problema generale sulla questione migrazioni a Milano. Se ci sono formule che tolgono un tetto a chi ce l’ha e li mettono per strada è peggio anche per la città. Lo chiedo anche ai miei concittadini: anche se il sistema attuale non è perfetto, queste persone devono dormire per strada o nei parchi? Ma non è peggio per tutti noi?”. Concludendo: “Se poi pensiamo che il Comune ci provvederà, mettendo mano alla situazione e investendo altre risorse per trovare questi spazi, siamo punto e da capo”. Immediata la replica di Silvia Sardone, Consigliere del Gruppo misto in Comune e Regione, “Sala si conferma contrario alla trasformazione di via Corelli in Centro per l’identificazione ed espulsione degli immigrati. Lo fa  con una banalissima motivazione: se togliamo un tetto, gli immigrati finiranno per strada. Evidentemente non si è reso conto che grazie alle sue politiche pro accoglienza la città si è già riempita di immigrati, spesso clandestini, che dormono per strada o nei parchi, bivaccano o occupano edifici abbandonati”. Concludendo con il dire che la trasformazione del centro di via Corelli “è una scelta giusta e necessaria per aumentare i rimpatri di chi non ha diritto di stare in Italia“. Sul tema, l’Assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato attacca direttamente il Sindaco Sala: “è evidente che, la sua cultura, è diventata una cultura che non prevede il rimpatrio di immigrati, ma solo ospitalità di questi a spese del contribuente italiano”. Poi spiega: “sei richieste su dieci presentate da migranti richiedenti asilo sono state respinte negli ultimi anni dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale” persone “rimaste libere di circolare illegalmente sul nostro territorio“. Secondo l’esponente di Fratellid’Italia vi è la necessità “di aprire il cpr con urgenza, entro fine anno”  senza che vi sia un aggravio di spese per la Pubblica Amministrazione, perché, conclude “essendo un cas, già pesa sulle tasche comunali, quindi, l’unica cosa che dovrebbe fare Sala, è quella di prendere queste persone e suddividerle nei vari centri di accoglienza comunali presenti nella città, dove posto ce n’è visto che gli sbarchi da un anno sono diminuiti!“.

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Giovedì in Duomo la festa dei “Ghisa”

I ‘ghisa” di Milano compiono 158 anni. Le celebrazioni per l’anniversario dalla fondazione della Polizia Locale si svolgeranno in Piazza del Duomo a partire dalle 10 di giovedì 4 ottobre alla presenza del comandante del corpo Marco Ciacci e di numerose autorità cittadine. “I ghisa milanesi – spiega il comandante Ciacci – sono da sempre al servizio dei cittadini, pronti ad intervenire in caso di necessità. Quest’anno abbiamo voluto che la festa del corpo della Polizia Locale fosse una festa anche per i milanesi, soprattutto per i più piccoli. Il comando apre le porte alle sue attività, per un giorno sarà possibile visitare anche il suo centro nevralgico, la centrale operativa che gestisce più di 800 richieste d’intervento al giorno”. Alle 11:30 sarà inaugurato il Ghisa Village, che rimarrà aperto per adulti e bambini dalle 9.30 alle 17.30 fino a sabato 6 ottobre.  Nella piazza dove ha sede il comando della Polizia Locale saranno allestiti stand che ospiteranno le auto storiche del Corpo e la  Ferrari 458 spider sequestrata alla criminalità organizzata e predisposta con i colori della Polizia Locale. Sarà allestito anche Ghisalandia: il circuito per i più piccoli con la segnaletica stradale per le esercitazioni in pista utilizzando biciclette messe a disposizione dai ghisa. Ci saranno anche i simulatori di guida per bici e moto a disposizione anche per i ragazzi più grandi. Nel pomeriggio di venerdì e sabato previste anche esercitazioni dei cinofili della Polizia Locale con i cani antidroga e nella giornata di sabato 6 ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17.30, sono previste delle visite guidate a gruppi alla centrale operativa del Comando di Piazza Beccaria, che gestisce l’attività di coordinamento di tutti gli interventi che coinvolgono i nove Comandi di zona, il Servizio Radiomobile e le diverse Unità Specialistiche. “Ogni giorno sono migliaia le attività in cui la polizia locale è chiamata a intervenire – aggiunge la vicesindaco Anna Scavuzzo – ma il suo impegno principale rimane la sicurezza stradale e su questo tema stiamo lavorando per migliorare sempre di più. Nei tre giorni in piazza Beccaria abbiamo voluto che i bambini potessero giocare e imparare: portiamo in piazza la proposta di educazione stradale che ogni anno viene proposta dagli agenti a centinaia di scolaresche, mentre per i più grandi vogliamo porre l’attenzione sulla guida sicura”.

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JazzMi, oltre 200 eventi in 13 giorni

Per la terza volta consecutiva torna a Milano ‘JazzMi’, il festival curato da Luciano Linzi e Titti Santini, che racconta questo genere musicale a 360°. La kermesse, ideata e prodotta da Triennale di Milano, Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art, in collaborazione con Blue Note Milano e realizzata grazie all’assessorato alla Cultura del Comune di Milano con il sostegno del ministero dei Beni e delle Attività culturali, si terrà a Milano dal 1 al 13 novembre. In quei giorni sono in programma oltre 210 eventi (di cui 70 gratuiti) con più di 500 artisti ospiti. Tra le esibizioni più attese quella della leggendaria formazione Art Ensemble of Chicago, che festeggerà i 50 anni di attività inaugurando il festival il 1 novembre al Teatro dell’Arte della Triennale, dove si esibiranno anche Kamaal Williams, James Senese e Napoli Centrale, Judi Jackson, Paolino Dalla Porta e tanti altri artisti nazionali e internazionali. In cartellone anche Paolo Conte, con una serata celebrativa per i cinquant’anni di Azzurro al Teatro Arcimboldi. Non solo concerti, ma anche tanti incontri per raccontare la storia, l’attualità e il futuro di un genere musicale in continuo movimento, fatto di integrazione di culture diverse. Il programma è stato presentato questa mattina al Castello Sforzesco di Milano, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala: “Sono un fan del jazz – ha confessato il sindaco – e sono molto contento, perché è qualcosa che ha un sapore antico, ma allo stesso tempo molto moderno“. Il primo cittadino ha anche voluto ricordare “il ruolo centrale che Milano ha avuto nel genere per molte decadi, grazie al sostegno di pochi eroi“. “Da tre anni, invece, la musica è cambiata“, ha aggiunto il sindaco facendo un gioco di parole. “Intorno a questa iniziativa – ha sottolineato – stiamo raccogliendo tante persone“.

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