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Ndrangheta, Camorra e Mafia: blitz della Dda di Milano

Siete stanchi di sentir parlare di mafia e criminalità organizzata nel Bel Paese? Purtroppo non abbiamo buone notizie per voi. La Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha appena portato a termine un’importante operazione che ha sgominato una rete criminale composta da uomini legati a Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra. Undici persone sono finite in manette, beni per 225 milioni di euro sono stati sequestrati e 153 indagati. Numeri da capogiro che dimostrano ancora una volta come la malavita organizzata sia ben radicata al Nord, pronta ad approfittare della ricchezza della Lombardia. Le forze dell’ordine di Milano e Varese hanno condotto un’importante operazione contro la criminalità organizzata che ha portato all’arresto di undici persone e al sequestro di beni per 225 milioni di euro. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha preso di mira i gruppi mafiosi come Cosa Nostra, ‘Ndrangheta e Camorra. Gli investigatori hanno scoperto una fitta rete di rapporti tra diverse cosche che operavano in Lombardia e che erano dedite ad attività come estorsioni, usura, traffico di droga, riciclaggio di denaro e intestazione fittizia di beni. Le indagini hanno portato alla luce i legami tra clan calabresi, campani e siciliani che gestivano affari in comune, scambiandosi favori e appoggio. I Carabinieri hanno sequestrato conti correnti, immobili, società e auto per un valore complessivo di 225 milioni di euro frutto delle attività illecite delle organizzazioni criminali. L’operazione ha inferto un duro colpo alle mafie che da tempo hanno messo radici al Nord, infiltrandosi nell’economia legale ed espandendo i propri interessi. La DDA di Milano continuerà la lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata che minaccia la sicurezza e lo sviluppo della società. Se stai leggendo questo, probabilmente hai sentito parlare delle recenti retate in Lombardia che hanno portato all’arresto di persone legate alla mafia. Per capire la portata di questa operazione, è necessario conoscere alcuni dettagli chiave. I 153 indagati sono affiliati a Cosa Nostra (la mafia siciliana), alla ‘Ndrangheta (la mafia calabrese) e alla Camorra (la mafia campana). Queste sono le tre organizzazioni mafiose più potenti e violente in Italia, dedite ad attività come estorsione, traffico di droga, riciclaggio di denaro e omicidio. Gli indagati devono rispondere di una lunga lista di reati: associazione mafiosa, estorsione, usura, riciclaggio, traffico di stupefacenti, intestazione fittizia di beni e violenza privata. Alcuni sono anche accusati di aver commissionato omicidi e di aver costretto imprenditori alla bancarotta. Nell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore di 225 milioni di euro, tra cui ville di lusso, conti bancari, gioielli, auto e aziende. Ciò dimostra quanto queste organizzazioni criminali siano riuscite ad accumulare potere e ricchezza illecita nel corso degli anni. È una vittoria importante nella lotta contro la criminalità organizzata in Lombardia. Anche se gli indagati sono ancora innocenti fino a prova contraria, questo blitz rappresenta un duro colpo alle mafie italiane e un segnale positivo per la società. La strada è ancora lunga, ma ogni successo ci avvicina a un futuro libero dalla morsa di queste pericolose organizzazioni criminali.

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16 milioni di euro per il diritto allo studio

Approvato il Piano di diritto allo studio per l’anno scolastico 2021/2022: più di 16,1 milioni di euro per garantire integrazione scolastica e successo formativo agli alunni con disabilità, libri di testo per le Scuole Primarie, il servizio di trasporto scolastico, anche per bambini con disabilità, le cosiddette funzioni miste del personale ausiliario tecnico amministrativo, i contributi per le spese d’ufficio e i progetti per ridurre la dispersione scolastica. “Ogni anno – commenta l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – il Comune mette in campo importanti investimenti per garantire anche ai bambini e alle bambine in maggiore difficoltà il diritto-dovere all’istruzione. Anche nel 2021, nonostante le difficoltà dovute alla gestione della pandemia, l’impegno è quello di non tagliare i servizi, soprattutto quelli dedicati alle fasce più deboli della popolazione, come gli alunni con disabilità, per i quali sono stanziati i fondi più consistenti”. Per quel che riguarda gli interventi finalizzati all’integrazione scolastica e al successo formativo di bambini e bambine con disabilità, infatti, l’Amministrazione ha stanziato oltre 12,3 milioni di euro. Gli interventi, formulati in un piano educativo individualizzato, vengono realizzati nelle scuole di Milano attraverso soggetti del Terzo Settore accreditati, che garantiscono uno standard qualitativo omogeneo, anche attraverso la fornitura di materiale didattico e di attrezzature ad uso degli alunni. Durante lo scorso anno scolastico, i fondi stanziati dal Comune di Milano hanno permesso di assistere 3965 alunni con disabilità. Sono invece 2,3 milioni di euro i fondi che l’Amministrazione investe per la fornitura delle cedole librarie. La fornitura gratuita dei libri di testo agli studenti delle scuole primarie nell’anno 2020/2021 ha riguardato circa 58mila bambini. Altro capitolo del Diritto allo studio riguarda il trasporto scolastico dedicato agli alunni residenti a Milano che frequentano le Scuole Primarie o Secondarie di primo grado, nei casi in cui l’abitazione disti più di due chilometri dalla scuola di bacino e il percorso non sia adeguatamente coperto dalla rete del trasporto pubblico, e agli alunni con disabilità per raggiungere le sedi scolastiche e i luoghi di terapia. In totale lo stanziamento è di oltre 300mila euro per circa mille alunni. Lo scorso anno, a causa del covid, le richieste avevano subito una flessione e gli alunni trasportati erano risultati poco più di 900. 860mila euro vengono invece destinati alle 74 Autonomie scolastiche in città per le cosiddette Funzioni miste del personale ausiliario tecnico amministrativo (Ata) e per spese varie d’ufficio, attraverso l’erogazione di contributi assegnati in base al numero di iscritti. I fondi contribuiscono ad assicurare il servizio di apertura e chiusura dei locali scolastici e le relative pulizie per ogni sede di realizzazione delle attività di prescuola e giochi serali, il supporto per le procedure amministrative relative alle iscrizioni ai servizi comunali e l’acquisto di materiale di cancelleria per il funzionamento degli uffici di segreteria. Infine, il Comune di Milano supporta con un contributo di 125mila euro un progetto di “Scuola della seconda opportunità”, che offre ai ragazzi con storie di fallimenti nel sistema scolastico (ripetenze, abbandoni, frequenza irregolare, insuccesso formativo, difficoltà relazionali) percorsi paralleli o alternativi alla Scuola Secondaria di primo grado finalizzati al conseguimento della licenza media. Allo stanziamento deliberato dalla Giunta si aggiungono le risorse dell’avanzo vincolato destinate recependo le linee di indirizzo del Consiglio Comunale: 100mila euro per potenziare l’assistenza ai disabili e 120mila euro per la piccola manutenzione ordinaria.

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Piccole imprese, dal Comune 5,5 milioni di euro per stabilizzazioni e nuove assunzioni

Il Comune sostiene i piccoli imprenditori, artigiani e esercenti che investono sul lavoro e sull’occupazione. Da domani sino al prossimo 30 dicembre sarà possibile presentare la domanda per accedere ai 5,5 milioni di contributi messi a disposizione dall’Amministrazione per la creazione e la stabilizzazione di posti di lavoro a favore delle microimprese milanesi di vicinato e di prossimità appartenenti ai settori economici più provati dalla pandemia. “In questi mesi – commenta l’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani – l’impegno del Comune a fianco del commercio non è mai venuto meno con uno sforzo di quasi 9 milioni di euro suddiviso su diverse misure. È un approccio che è nostra intenzione proseguire anche nei prossimi mesi, per quanto di nostra competenza. Mi auguro che alle nostre risorse possano aggiungersene altre, da parte di Regione Lombardia e del Governo nazionale”. Le risorse messe a disposizione ammontano complessivamente a 5,5 milioni di euro e provengono dal Fondo di mutuo soccorso istituito lo scorso 9 aprile dal Sindaco Sala. Le modalità di impego e gli indirizzi del fondo sono indicate direttamente dal Consiglio comunale. Ai contributi, esplicitamente volti alla creazione e alla stabilizzazione dei posti di lavoro, potranno accedere le microimprese dei settori economici più colpiti durante l’emergenza Covid come attività commerciali al dettaglio in sede fissa (ad esclusione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità), servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, centri estetici), attività della ristorazione, attività di vicinato, strutture ricettive e agenzie di viaggio che abbiano fino a 5 dipendenti e che abbiano subito almeno 56 giorni di chiusura obbligatoria. Due le formule di sostegno previste per i richiedenti. La prima, un contributo massimo di 20mila euro a copertura delle spese sostenute per la creazione per rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato full time. La seconda, un contributo di 15mila euro a copertura delle spese sostenute per contratti di lavoro subordinato a tempo determinato della durata di almeno 12 mesi o per contratti di apprendistato full time. Le risorse verranno erogate in due fasi, un acconto iniziale del 20% al momento dell’assegnazione del contributo mentre la restante parte sarà saldata decorsi 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto di lavoro, previa rendicontazione delle spese. Le domande di partecipazione dovranno essere redatte unicamente in via telematica a partire dal 27 ottobre entro le ore 12 del 30 dicembre 2020. Tutte le informazioni e i moduli per accedere al sostegno saranno disponibili su www.comune.milano.it nella sezione bandi e contributi.

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La giunta stanzia quattro milioni per la ciclabile Eurovelo 5

E’ stato approvato dalla Giunta comunale di Milano il progetto definitivo dell’itinerario ciclabile Eurovelo 5 – Naviglio Pavese, Duomo Sempione, Molino Dorino, Percorso Nord. L’investimento è di quattro milioni di euro e la redazione del progetto e’ stata affidata a MM. Il progetto e’ inserito e finanziato nell’ambito del programma europeo Pon Metro sulla mobilità sostenibile che individua itinerari a lunga percorrenza che abbracciano tutto il continente realizzando una rete di percorsi. Il percorso Eurovelo milanese – informa una nota – ha l’obiettivo di rendere attrattivo e sicuro l’asse stradale che attraversa la città dal centro verso nord, dal Municipio 1 al Municipio 8; la sua realizzazione contribuisce alla riqualificazione di questo asse e di corso Sempione sotto il profilo paesaggistico e ambientale. L’arteria passerà da essere un grande viale urbano a quattro corsie per senso di marcia, a viale alberato dotato di un controviale per ogni direzione, due parterre verdi alberati con una corsia interna da due metri riservata alle biciclette e ai pedoni, due corsie per senso di marcia per i veicoli. Un sistema che riequilibrerà completamente gli spazi, riordinando le aree libere e verdi, oggi spesso utilizzate per la sosta selvaggia. La riqualificazione consentirà di ridisegnare gli spazi della sosta regolare destinata soprattutto ai residenti, che passeranno da circa 700 a 966 posti. “Si tratta di un intervento importante e qualificante – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – non solo per il peso dell’investimento che si inserisce con coerenza nel Piano della mobilità sostenibile di Milano. L’impatto darà benefici a tutta la città ma soprattutto al quartiere, riequilibrando a favore della mobilità sostenibile l’attuale situazione che invece privilegia eccessivamente i veicoli a motore e presenta forti problemi di sosta selvaggia e degrado di tutta l’area verde, benché si tratti di uno dei più begli accessi alla città, a carattere fortemente residenziale. Il progetto valorizza le caratteristiche del corso e disegna un nuovo asse ciclo-pedonale in direzione centro-nord che collegherà l’Arco della Pace, piazza Firenze, Cascina Merlata e il distretto Mind“. Il percorso ciclo-pedonale di corso Sempione si inserisce e si completa con un sistema di progetti diversi: la riqualificazione di piazza Firenze, la moderazione di velocita’ (Zona 30) dei controviali di viale Certosa e il collegamento con il piazzale del Cimitero Maggiore. Sempre con interventi di moderazione della velocità. Questa ciclabile sarà collegata attraverso la Zona 30 di via Domodossola alle ciclabili di City Life. Il progetto disegnato dal Comune e da MM ha avuto l’approvazione del Municipio 1 e del Municipio 8 dopo avere raccolto le osservazioni insieme a quelle dei comitati di quartiere che da tempo chiedevano questo intervento. AGI  

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Dal Comune 1,6 milioni per il commercio e i servizi di vicinato nei quartieri

Animare e vivacizzare i quartieri grazie all’apertura di imprese di prossimità o negozi di vicinato che abbiano almeno una vetrina su strada, al fine di migliorare la qualità della vita nelle zone decentrate della città. Questo l’obiettivo di “Prossima Impresa”, il provvedimento che mette a disposizione 1,6 milioni di euro a favore di aspiranti imprenditori che scelgono di far nascere e crescere le loro attività nelle aree meno centrali di Milano: dal quartiere Adriano a Gratosoglio,  da Quarto Oggiaro a Lambrate, passando per la Barona e la Bovisa sino al Lorenteggio e al Vigentino. “Grazie a questi provvedimenti e all’azione portata avanti dall’Amministrazione, vogliamo contribuire a creare un tessuto commerciale e artigianale capace di animare e rendere più attrattive le zone decentrate della città. Un modo per avvicinare il commercio di prossimità alle esigenze dei tanti cittadini che popolano questi quartieri, contribuendo così a migliorare la socialità, la sicurezza e la vitalità commerciale delle zone dove andranno a insediarsi“. Così l’assessore alle Politiche per il Lavoro Attività produttive e Commercio Cristina Tajani, che prosegue: “Incentivare l’apertura su strada di imprese, negozi, laboratori artigiani capaci di essere un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere significa tornare ad investire sull’importanza di essere parte integrante di una comunità e sul suo patrimonio di relazioni sociali, due elementi essenziali per lo sviluppo della città”. Nei primi 7 mesi dell’anno, secondo dati raccolti dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, sono 9.221 le imprese iscritte a Milano città, di cui 4.564 nelle periferie, che pesano la metà. Tra imprese attive e unità locali i cap periferici pesano la metà sul totale milanese, con 103mila attività su 210mila. Il bando “Prossima Impresa”, realizzato insieme a Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, si pone in sintonia con le azioni condotte in questi anni dall’Amministrazione volte a creare sul territorio cittadino un ecosistema favorevole all’insediamento, alla crescita e allo sviluppo di imprese nei vari campi della manifattura e del nuovo artigianato sino alle moderne attività ibride che coniugano attività di vendita e di somministrazione ad attività esperienziali legate al territorio. In quest’ottica saranno valutati positivamente i progetti d’impresa che contribuiscono alla riqualificazione urbana dei quartieri attraverso il recupero di spazi abbandonati, il presidio di vie poco popolate da attività commerciali oltre alla creazione di opportunità di lavoro e di coesione sociale per gli abitanti della zona. Previste inoltre delle premialità aggiuntive per i progetti proposti da aspiranti donne imprenditrici al fine di favorire l’imprenditoria femminile. I progetti imprenditoriali potranno riguardare qualsiasi tipologia di impresa dall’artigianato al commercio, passando dai servizi alla persona e alla comunità. Le risorse messe a disposizione per la realizzazione del bando “Prossima Impresa” derivano da fondi ministeriali erogati grazie alla legge 266/97, che sostengono le imprese collocate in ambiti urbani caratterizzati da particolare degrado socio-economico. Nello specifico dei circa 1,6 milioni di euro, oltre un milione sarà destinato a finanziare nuove imprese e 500mila andrà a quelle già costituite, ovvero imprese che abbiano almeno una vetrina su strada. Per entrambe le tipologie è previsto un contributo a fondo perduto sino al 25% della spesa complessiva oltre a un finanziamento a tasso agevolato, per l’altro 25% per un ammontare complessivo non superiore a 50 mila euro per ogni singolo progetto. Le nuove idee imprenditoriali e le imprese già esistenti, verranno giudicate da un’apposita commissione sulla sostenibilità economica e sulla base di come queste idee incidano e si integrino con la vita del quartiere di insediamento prescelto. In coerenza con le finalità economico-sociali perseguite dall’Amministrazione restano esclusi dal bando i progetti d’impresa che includono sale giochi o scommesse, vendita di alcolici e superalcolici in orari notturni (realtà diverse da bar o pub che svolgono anche funzioni aggregative per anziani o giovani dei quartieri in oggetto) nonché money transfer, centri massaggi o servizi per adulti a sfondo erotico cosi come armerie e rivendite di fuochi d’artificio. Nei prossimi giorni sul portale www.comune.milano.it verranno pubblicati i contenuti del bando “Prossima Impresa”, mentre da metà settembre sarà disponibile tutta la modulistica per accedere ai finanziamenti. Vista l’uscita estiva del bando le domande di partecipazione potranno essere presentate sino al prossimo 19 novembre.  

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Dal Comune 5,3 milioni per i senza dimora

Dopo una sperimentazione di un anno, l’Amministrazione comunale rende strutturale l’organizzazione dei servizi dedicati ai senza fissa dimora messa in campo per superare la logica emergenziale e attivare un sistema permanente di servizi per le persone che vivono in strada. Sono state approvate le linee di indirizzo per l’individuazione di soggetti del Terzo settore disponibili a coprogettare e cogestire i servizi di accoglienza. Con una spesa complessiva prevista di oltre 5,3 milioni di euro per il biennio ottobre 2019 – dicembre 2021, il Comune metterà a disposizione della città – ogni giorno e per tutto l’anno, ad eccezione del periodo del cosiddetto piano freddo, quando continueranno ad essere disponibili 2.700 posti – oltre mille posti nelle strutture milanesi, con soluzioni di accoglienza di tipo diverso: •       100 posti saranno garantiti con soluzioni di housing first e housing led e microcomunità: nei primi due casi l’accoglienza sarà dedicata ai cosiddetti irriducibili, coloro che hanno sempre rifiutato l’ospitalità nei centri e che ormai da molto tempo vivono in strada. Questa soluzione identifica la casa come punto di partenza per avviare un percorso di inclusione sociale. Con l’accompagnamento di un tutor che segua la persona nella cura della casa e nel reinserimento lavorativo. Le microstrutture collettive sono invece luoghi di piccole e medie dimensioni dove però, pur non essendoci l’autonomia di un appartamento vero e proprio, i senza fissa dimora verrebbero accolti in maniera continuativa. •       350 posti in strutture residenziali più grandi nei quali gli ospiti possano, oltre a trovare alloggio, essere accompagnati e orientati verso i servizi e i percorsi di presa in carico socio assistenziale. A queste soluzione se ne aggiungono altre, non oggetto della delibera: •       40 posti letto dedicati alla degenza di persone senza dimora dimesse dagli ospedali e dai pronto soccorso che hanno bisogno di particolari attenzioni e cure. •       500 posti presso Casa Jannacci, il più grande luogo di accoglienza di natura pubblica d’Europa. •       10 posti  riservati per l’accoglienza emergenziale notturna di persone che le unità mobili convincono la sera ad andare in struttura. Nel corso della procedura di coprogettazione saranno assegnati un massimo di 80 punti su 100 per la proposta progettuale e un massimo di 20 punti per il cofinanziamento proposto (per un minimo del 10% della spesa complessiva dell’Amministrazione). Tutti gli ospiti verranno coinvolti in un progetto personalizzato di reinclusione sociale, al quale è subordinata la permanenza negli appartamenti e nei centri che si intende comunque temporanea. Saranno inoltre previsti meccanismi di incentivazione per i gestori delle strutture che mettano in campo percorsi che promuovano l’autonomia e indirizzino all’uscita. “Dal 2011, quando il dormitorio di viale Ortles rappresentava l’unica unità di offerta residenziale permanente, a oggi il sistema di accoglienza dei senza fissa dimora si è consolidato e ha più che triplicato i posti a disposizione, oltre alla qualità dell’accoglienza – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Per la gestione di questa attività vengono messi a disposizione circa 4 milioni di euro all’anno. Proseguiremo in questa direzione, con l’obiettivo che a Milano nessuno sia più costretto a vivere in strada”. Alle soluzioni alloggiative, si aggiungono diversi servizi dedicati agli homeless: dal 2018 è attivo 24 ore su 24 il numero unico (0288447646) a cui i cittadini possono telefonare per segnalare per persone senza dimora in condizioni di fragilità. Il servizio prevede l’attivazione di unità mobili che raggiungono sul posto la persona e la gestione dei 10 posti letto notturni riservati a chi accetta un posto per la notte. Il Comune è inoltre convenzionato con 10 centri diurni attrezzati affinché chi non ha una casa possa avere un posto dove usufruire dei servizi igienici, delle docce e mangiare. È attivo inoltre in via Sammartini 120 il centro aiuto della Stazione Centrale che, oltre a ricevere le richieste di assistenza e a smistare le persone nei centri dove c’è posto, offre anche diversi altri servizi specifici. Data la strategicità del Casc, è previsto il potenziamento dell’equipe con l’inserimento di nuove figure professionali che seguiranno i senzatetto nei percorsi di autonomia. Infine sono attivi in città 5 sportelli per la cosiddetta “residenza fittizia” che si occupano di garantire a chi vive per strada il diritto alla residenza anagrafica che è indispensabile per richiedere la carta di identità o accedere al servizio sanitario nazionale.  

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