monopattini

De Corato (FdI): proposta di legge per obbligo casco sui monopattini

“Anche il Codacons, da sempre promotore della mobilità alternativa e della creazione di isole pedonali, si è accorto che qualcosa a Milano non funziona“. Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato in merito al secondo esposto depositato presso la Procura della Repubblica dal Codacons, “affinché venga presa in considerazione la responsabilità del Comune di Milano sui numerosi incidenti stradali che negli ultimi mesi hanno coinvolto monopattini elettrici in città“. “Per la seconda volta – aggiunge De Corato – con questa segnalazione, il Codacons ha supportato, indirettamente, quanto continuo a ripetere da tempo sulla necessita di regolamentare l’utilizzo di questi mezzi e sulla loro incidentalità. Serve dotarli di targhe e serve l’obbligo del casco e dell’assicurazione. Dopo quello sulla pista ciclabile, ora il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha presentato un altro esposto per i monopattini, sottolineando la poca attenzione del Comune di Milano. Nel documento scrive: strade inadatte, piste ciclabili pericolose, assenza di obbligo di casco protettivo per i maggiori di 18 anni che utilizzano i monopattini, sono tutte misure che rischiano di provocare moltissimi incidenti. Di fatto il Codacons ha chiesto di verificare la responsabilità al Comune per i numerosi sinistri con questi mezzi che sono avvenuti dal 1° giugno ad oggi in città, 106 secondo Areu. L’ultimo stanotte in piazza Papa Giovanni XXIII, dove sono dovuti intervenire i soccorsi per un incidente che ha coinvolto due ragazzi a bordo dello stesso monopattino. Uno dei due, una 17enne senza casco, è stata trasportata in codice giallo al Fatebenefratelli con un trauma cranico“. “In questi mesi, come dimostra questo ultimo avvenimento, ne abbiamo viste di tutti i colori sui monopattini: trasporto di più persone, velocità folli sui marciapiedi e sulle strisce pedonali, strade percorse in contromano ed addirittura persone disabili in carrozzina trainate. Porterò, a breve, in Giunta un PDL da presentare alla Camera perché venga previsto l’obbligo del casco per chi va in monopattino elettrico. Non si capisce – conclude De Corato – il motivo per cui se sei minorenne lo devi avere, mentre dopo i 18 anni no. Forse perché credono che la testa il giorno della maturità diventi più resistente agli urti?”

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Salgono a 6.000 i monopattini in sharing

Il Comune di Milano ha portato il numero dei monopattini in sharing a 6mila, autorizzando anche l’ultima società possibile, Lime Technology. L’autorizzazione è arrivata a valle della rinuncia della società Ride Hive Operations, per la quale è stata dichiarata la decadenza a fine luglio, che ha reso dunque possibile la posa di 750 nuovi monopattini elettrici, e del ritiro del ricorso che Lime aveva presentato per essere rimasta esclusa da uno degli avvisi pubblici aperti dall’Amministrazione. Negli scorsi giorni è inoltre arrivata comunicazione di rinuncia da parte di Govolt, che aveva ottenuto l’autorizzazione per 500 mezzi in condivisione: con la presa d’atto di questa comunicazione il numero si assesterà quindi a 6mila mezzi. “Sono lieto che oggi si sia fatto un altro significativo passo avanti per garantire un servizio sempre più capillare di monopattini in sharing a Milano – dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli -, chiudendo anche un contenzioso giuridico. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione della città, in tempo per la ripresa autunnale, il massimo delle opportunità di mobilità sostenibile, a partire dal trasporto pubblico, che abbiamo chiesto di poter utilizzare al massimo, perché vogliamo che tutti possano muoversi in sicurezza, senza che la città venga bloccata dal traffico. Immaginiamo solo per un attimo che il 50% di chi utilizzava i mezzi – 700.000 persone – decida di utilizzare l’auto privata: sarebbe un danno per tutti, cittadini, imprese e ambiente. E anche il potenziamento dei mezzi in condivisione va nella stessa direzione”. Ad oggi i noleggi di monopattini sono il 400% in più rispetto a quelli di febbraio 2020: circa 7.600 noleggi al giorno, per 1,4 chilometri medi a noleggio e 10 minuti medi di utilizzo. In città sono operativi i servizi di micromobilità elettrica in sharing di EM transit (Dott), LMTS Italy (Circ), Bird rides Italy (Bird), Voi technology Italia (Voi), Wind mobility (Wind), Bit mobility (Bit), Helbiz Italia (Helbiz) e, dalle prossime settimane, Lime technology. Seguendo la normativa nazionale in vigore, i monopattini elettrici possono circolare su tutto il territorio comunale nelle strade con limite a 50 km/h, sulle strade extraurbane, sulle piste ciclabili sempre mantenendo una velocità massima di 25 km/h in carreggiata e di 6 km/h nelle aree pedonali, non sui marciapiedi. “Per garantire una mobilità sicura a chi sceglie mezzi di mobilità dolce – conclude Granelli – stiamo realizzando molti nuovi chilometri di percorsi protetti e itinerari per biciclette e monopattini: in questi mesi abbiamo concluso sei nuove ciclabili, altri sei cantieri sono attivi e altri otto si stanno aprendo proprio in questi giorni, tra cui la ciclabile della Cerchia dei navigli e quella di viale Monza. Proprio su viale Monza, negli ultimi 9 anni, sono stati oltre 1.400 i feriti in incidente stradale, di cui il 69% tra pedoni, ciclisti e motociclisti. Due sono dunque gli appelli che voglio fare per la ripartenza: il primo di utilizzare il meno possibile l’auto privata e il più possibile i mezzi pubblici e le due ruote, di proprietà o in condivisione; il secondo di rispettare tutti e sempre il Codice della strada, qualsiasi sia il mezzo che si sia scelto”.

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De Corato (FdI): monopattini usati fuori da ogni regola

“Mentre ieri l’assessore del comune di Milano alla mobilità, Marco Granelli, commentava il numero degli incidenti a bordo dei monopattini dicendo che non gli sembra ‘siano un numero esorbitante’ e che ‘sono molti meno di quelli che avvengono in auto’, oggi ho ricevuto immagini sconcertanti per quanto riguarda l’uso improprio che si fa di questi mezzi”, lo afferma l’assessore regionale alla sicurezza stradale, Riccardo De Corato, in merito a un video girato da un passante a Milano. “Siamo in via Francesco Sforza, a pochi passi da Palazzo Marino  sulla corsia preferenziale degli autobus. Due ragazzi, probabilmente minorenni, sfrecciano a bordo dello stesso monopattino senza casco ed un terzo, su un altro di questi velocipedi, traina un quarto ragazzo in carrozzina a rotelle. Tutte infrazioni gravissime del codice della strada”, sottolinea De Corato, aggiungendo, “Questa è l’immagine più appropriata per riassumere le scellerate scelte dell’amministrazione che sui controlli sul corretto utilizzo dei mezzi in questione per ora è al giorno 0. Ma a Granelli e a tutti i fautori della svolta green, non bastano 79 feriti in meno di 2 mesi (dal 5 giugno u.s. ad oggi) trasportati in ambulanza (dati Areu aggiornati ad oggi), in maggior parte in codice giallo, dopo incidenti in monopattino? Forse aspettano il morto per comprendere la gravità del problema?”. “3.750 monopattini sharing, molti dei quali usati in maniera impropria ogni giorno e senza il controllo da parte di qualcuno, – continua De Corato – Al momento, poi, non vi è nemmeno la possibilità di notificare una multa a questi mezzi, anche se per quelli sharing, con un numero identificativo ben visibile sul velocipede, potrebbe essere molto semplice farlo avendo un registro dei vari utilizzatori. Questa è la mobilità del futuro, la svolta per Milano della quale l’assessore si bea anche durante la commissione consiliare trasporti di Palazzo Marino”. “Ad Austin, in Texas, una delle città in cui il loro utilizzo è regolamentato, è stato condotto uno studio che ha dimostrato che metà delle 190 persone vittime di incidente in monopattino aveva sbattuto la testa e solo 1% indossava il casco. Le grandi città come Barcellona, Madrid e Parigi – conclude De Corato – per quanto riguarda i monopattini elettrici stanno tutte facendo marcia indietro”.

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Monopattini in sharing bloccati dal TAR

Nuovamente bloccato il servizio di monopattini elettrici in sharing in seguito al ricorso contro il Comune della società Lime, esclusa dal bando. In seguito a questo il TAR ha deciso di rinviarne l’avvio in attesa di sentire le parti, in un’udienza prevista per il 14 gennaio. Si tratta della seconda sospensione, dopo quella resasi necessaria per adeguare la segnaletica stradale alle norme del Codice della Strada. Bit, Wind Mobility e Helbiz, che si sono aggiudicate il bando e dovevano fornire almeno 500 – 700 mezzi ciascuna entro due mesi, dovranno rinviare quindi attendere ancora qualche giorno prima di metterli in strada, nonostante fossero pronte a partire fin da subito con il servizio. A complicare la questione vi è poi un recente voto del Parlamento che ha equipara i monopattini alle biciclette elettriche, consentendo quindi circolino negli spazi stessi consentiti a queste. Un eventualità che amplia il raggio d’azione dei monopattini, rendendo insufficienti quelli attualmente previsti, motivo per cui molte altre aziende che erano state escluse come fornitori hanno chiesto un incontro a Palazzo Marino.  

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Conclusa la posa dei cartelli, da oggi i monopattini possono circolare

Si è conclusa in questi giorni la posa dei cartelli che indicano le strade sulle quali i dispositivi di micromobilità elettrica possono o non possono muoversi. Quindi da oggi monopattini, segway, hoverboard e monoruote elettrici potranno circolare a Milano. “Questa sperimentazione è per noi molto importante e ne verificheremo l’andamento con attenzione e interesse – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici –. I monopattini e gli altri micro mezzi elettrici, al pari delle biciclette contribuiscono a migliorare la qualità della mobilità urbana ma è necessario che vengano usati con molto buonsenso. Le strade sono di tutti e i marciapiede appartengono ai pedoni, per questo siamo stati chiari nel definire gli ambiti dove possono circolare al fine di garantire la sicurezza di tutti. Chi li usa deve farlo con prudenza e attenzione per sé e per gli altri perché non sono giocattoli”. Con la posa di 130 cartelli lungo la cintura esterna della città a Milano, parte la sperimentazione che proseguirà fino luglio 2021 come previsto dalle linee guida del Ministero dei Trasporti lo scorso giugno. La circolazione dei micro veicoli di mobilità elettrica è consentita nelle aree pedonali purché la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari (il decreto prevede che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità) e, ma solo per monopattini e segway, su piste e percorsi ciclabili, ciclopedonali e nelle Zone 30 con il limite di velocità di 20 chilometri orari. Vi sono però delle eccezioni che riguardano alcune di queste strade o porzioni di esse all’ingresso delle quali sono stati messi 80 cartelli stradali di divieto di circolazione. Sono i tratti con la pavimentazione in pietra di fiume, corsie preferenziali (anche in Zone 30) contigue ai binari del tram, a meno che non siano in una sede stradale separata, nelle aree di parcheggio a fondo cieco, nelle gallerie pedonali. Sarà possibile usare questi dispositivi anche nei percorsi ciclopedonali delle aree verdi solo successivamente all’approvazione da parte del Consiglio comunale di una modifica al regolamento del verde. Molto importante il rispetto delle regole anche per quanto riguarda la sosta dei monopattini e degli altri micro mezzi che è permessa negli stalli dedicati alle biciclette oppure al lato della strada, dove non espressamente vietata, mai in contrasto con quanto previsto dal codice della strada e sempre con buonsenso affinché non costituiscano un intralcio o un pericolo. Gli stalli per la sosta della bici sono, nella sola Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, oltre 4.300 e in tutta la città oltre 32mila, dei quali 6.900 sono esterni al Municipio 1, collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana, e 3.350 si trovano lungo le piste ciclabili. Gli stalli per le bici crescono in modo continuativo per nuove installazioni che tengono conto anche dell’introduzione dei nuovi veicoli. Ricordiamo l’importanza per tutti di utilizzare veicoli omologati, dotati di luci per essere ben visibili e limitatori di velocità e di tenerli sempre in buone condizioni di efficienza e sicurezza. In questi giorni sono state anche selezionate tre società che potranno effettuare lo sharing della micromobilità a Milano, ciascuna avrà in dotazione una flotta di 750 monopattini per un totale di 2.250 dispositivi presenti in città e una volta ultimate le pratiche con l’amministrazione potrà iniziare a fornire il servizio di sharing.  

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Aggiudicato il bando per fornire 750 monopattini

Il Comune grazie a un bando pubblicato a fine ottobre, ha selezionato tre fornitori di monopattini elettrici in condivisione: Wind Mobility, Bit Mobility e Helbiz Italia. Sono le aziende che, a partire dalle prossime settimane, potranno fornire il servizio. Le tre società si dividono equamente il totale della flotta, 750 monopattini per ogni gestore per un totale di 2.250 dispositivi, e per iniziare a fornire il servizio di sharing dovranno versare il deposito cauzionale sotto forma di fideiussione e chiedere l`autorizzazione di avvio dell`attività (Scia) presso gli uffici dell`Assessorato al Commercio. Contemporaneamente, in accordo con gli uffici della Polizia locale, verrà fatta una verifica sui veicoli che saranno messi in strada affinché essi corrispondano effettivamente alle caratteristiche che l`Amministrazione aveva disposto nel bando. Il concorso individua il 26 luglio 2021 come termine per la sperimentazione come previsto dal decreto ministeriale. Tutti i veicoli dovranno essere omologati, dotati di luci, numero identificativo e limitatori di velocità e dovranno essere mantenuti in perfette condizioni di efficienza e sicurezza per l`utente. I monopattini e simili potranno sostare esclusivamente negli stalli di sosta dedicati alle biciclette o a lato strada, dove non sia espressamente vietato e comunque sempre secondo le regole del Codice della strada. Nella Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, i monopattini potranno attivare e chiudere il noleggio solo in uno degli oltre 4.300 stalli sosta per biciclette attraverso sistemi tecnologici realizzati a cura delle società di gestione. Attualmente vi sono oltre 32mila stalli per la sosta delle biciclette in tutta la città, di questi 6.900 sono esterni al Municipio 1 e collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana e 3.350 si trovano lungo le piste ciclabili. “Abbiamo costruito un sistema di regole chiare e stiamo ultimando la posa della cartellonistica in strada quindi siamo pronti ad avviare la sperimentazione dei monopattini – ha commentato in una nota Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici -. Ora insieme alle aziende che gestiscono il servizio e ai cittadini che ne faranno uso vogliamo che questa sia una grande opportunità per muoversi agevolmente e in modo sostenibile e non rischi di trasformarsi in un pericolo e in un disagio per sé e per gli altri. In strada c`è posto per tutti se ciascuno si muove con buonsenso e rispetto”.  

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