monopattini

A Natale tornano i monopattini, ma non più di 2.000 e con nuove regole

Tornano i monopattini a noleggio in città, dopo le polemiche per l’abbandono sui marciapiedi e nei luoghi più improbabili, ma ci saranno nuove regole più stringenti e un tetto a 2mila veicoli in tutto. Sono le decisioni della giunta comunale di Milano, che, con l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, e la vicesindaca e assessore alls Sicurezza, Anna Scavuzzo, ha reso noti i particolari del nuovo regolamento. Per i monopattini divieto assoluto di circolare sui marciapiedi, ma saranno invece consentite le zone 30 (ma non contromano o tenendo la sinistra, insomma contravvenendo al codice della strada), le piste ciclabili e le aree pedonali ad una velocità massima di 6 chilometri l’ora; per la circolazione nei parchi pubblici servirà invece una modifica al regolamento comunale del verde. Per evitare l’abbandono in luoghi sensibili del centro storico, come i portici del Teatro alla Scala, è introdotta una nuova regola alla quale le società dovranno adattare le app, con sistemi di geolocalizzazione: chi prenderà un mezzo tramite app dovrà riporlo solo e soltanto nell’apposito stallo, altrimenti non sarà possibile chiudere il noleggio. “In tutta la città ci sono già oltre 32mila stalli, di cui 4300 nella cerchia dei Navigli, 3350 nel resto della città e oltre 6900 vicino alle metropolitane” ha sottolineato l’assessore Granelli. Il Comune emetterà un avviso pubblico entro la meta’ di ottobre alle società che vorranno immettere in città i loro mezzi; queste dovranno partecipare al bando entro novembre, aggiudicandosi un lotto dei 2mila ‘posti’ disponibili, con un margine di tolleranza fino a 2500; i monopattini potranno andare in strada entro dicembre, quando sarà completata anche la segnaletica a bordo città e in centro (120 cartelli sono già stati acquistati, ma ne saranno aggiunti altrettanti). Il Comune inoltre chiederà alle societa’ di sharing un contributo di 25 euro per ogni mezzo, che servirà come caparra nel caso in cui i mezzi vengano abbandonati e si richieda l’intervento della polizia locale per rimuoverli; le società dovranno poi pagare 8 euro per ogni mezzo come tassa di occupazione del suolo pubblico e dovranno impegnarsi a investire 10 euro all’anno per ogni singolo monopattino o bicicletta in informazione sulle regole della strada e il corretto uso dei veicoli. Campagne di cui il Comune dovrà avere un rendiconto. Questi contributi riguarderanno anche le biciclette in free floating, e gli scooter, anche quelli elettrici, per i quali perà il contributo sarà più alto: 50 euro di fideiussione e 100 euro per occupazione di suolo pubblico e informazione. “La rivoluzione dei monopattini l’abbiamo trasformata in introduzione progressiva; vogliamo far capire alle aziende che hanno davanti una città non ostile ma attenta. Nel corso dei mesi abbiamo ricevuto tante lamentele dai cittadini perché i monopattini sono stati vissuti male, anche alla città vogliamo spiegare che un monopattino in più è un’auto in meno”. AGI  

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Automobile Club di Milano, su monopattini rigore e rispetto del codice strada

Gli automobilisti milanesi auspicano che le regole per l’uso dei monopattini che il Comune si appresta ad approvare siano “applicate rigorosamente anche grazie a un severo servizio di controllo da parte delle autorita’ competenti“. Geronimo La Russa, presidente dell’Automobile Club di Milano, valuta positivamente “che il sindaco Sala e la sua Giunta abbiano accolto la nostra richiesta di poter utilizzare il monopattino solo nelle piste ciclabili o in zone aperte al traffico con velocità molto moderata. Allo stesso tempo, rivolgendoci proprio a Palazzo Marino ma anche alla Regione Lombardia, ribadiamo tutta la nostra disponibilita’ a intraprendere un percorso comune mirato a introdurre momenti di educazione stradale soprattutto per ragazzi che frequentano le scuole medie o i primi anni delle superiori“. Lo stesso ACI di Milano affiancherà l’amministrazione “monitorando la prima fase di sperimentazione e offrendo gli spunti di riflessione elaborati dai nostri tecnici per rendere il piu’ sicuro possibile l’utilizzo di questo strumento“.  

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A settembre il bando per i servizio di sharing dei monopattini

Sarà pubblicato entro settembre l’avviso pubblico per manifestazioni di interesse per le società che vogliono attivare a Milano servizi di sharing dei monopattini, segway, hoverboard, skateboard e monoruote. L’assessore alla Mobilità Marco Granelli ha illustrato, in un incontro con gli operatori interessati ad attivare questa tipologia di servizio, i requisiti minimi che saranno richiesti all’interno dell’avviso pubblico che resterà aperto con valutazioni mensili delle proposte presentate. Marcatura CE per i mezzi, apparecchiature sonore, luci e limitatori di velocità; flotte con numero minimo e massimo, fino al raggiungimento di un tetto di dispositivi in città; cauzione per ciascun mezzo (fideiussione bancaria o assicurativa di durata equivalente al periodo di servizio), come garanzia in caso di intervento del Comune di Milano per la rimozione durante o al termine del servizio; pagamento annuo di un contributo al Comune di Milano a copertura dell’occupazione del suolo pubblico. “Ho chiesto la collaborazione di tutti – dichiara l’assessore Granelli – per far sì che la condivisione possa diffondersi in città in modo sicuro, ordinato e realmente utile. La micromobilità elettrica è un’opportunità importante, complementare e sinergica al trasporto pubblico locale e alle altre forme di mobilità sostenibile, siano esse in sharing o private. La sfida al traffico, all’inquinamento atmosferico e alle emissioni climalteranti deve essere affrontata di pari passo con la fondamentale attenzione per la sicurezza stradale e tutti devono essere consapevoli che questi mezzi non sono un giocattolo e l’utilizzo è subordinato a regole chiare e precise”. Tra gli standard minimi che il Comune di Milano intende inserire nell’avviso pubblico ci sono anche la richiesta di un servizio attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 e su tutto il territorio, l’attivazione di un’assicurazione per i mezzi in circolazione, l’iscrizione al registro delle imprese, il non avere contenziosi aperti con l’Amministrazione e l’aver svolto tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività sul territorio italiano. Inoltre verrà richiesta un’adeguata campagna informativa agli utenti sulla sicurezza stradale e sulle regole per l’utilizzo e per la sosta dei dispositivi. I mezzi di micromobilità elettrica in condivisione potranno essere utilizzati, esattamente come i dispositivi di proprietà, secondo le indicazioni del Decreto Ministeriale e la relativa delibera del Comune di Milano del 26 luglio scorso: in tutte le aree pedonali con un limite di velocità di 6 km/h e su piste ciclabili, percorsi ciclabili e ciclopedonali e Zone 30, con limite di velocità a 20 chilometri orari, a partire dal termine della posa della cartellonistica necessaria (presumibilmente entro l’inizio del mese di dicembre). “L’obiettivo – conclude l’assessore Granelli – è quello di giungere quanto prima al superamento della fase di sperimentazione, che per Decreto Ministeriale è fissata al 26 luglio 2020, nell’ottica di un inserimento dei mezzi di micromobilità elettrica nella legislazione nazionale e nel Codice della Strada, in linea con quanto richiesto da Anci nei mesi scorsi e con quanto legiferato a giugno in Germania e nelle prossime settimane anche in Francia”.

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Ritiro monopattini, i chiarimenti del Comune

Prima del ritiro dei monopattini, lo scorso luglio la Giunta aveva dato il via, in contemporanea con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale, alla sperimentazione della micromobilità elettrica – monopattini, segway, hoverboard, skateboard e monoruote. Da quel momento chi volesse utilizzare il proprio monopattino elettrico può farlo, purché la circolazione sia limitata alle aree pedonali e la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari. Nella delibera è previsto inoltre che la sperimentazione sia allargata a piste ciclabili, percorsi ciclabili e ciclopedonali e Zone 30 con limite di velocità a 20 chilometri orari. Ma questo sarà possibile solo una volta posati i cartelli (circa 200) così come richiesto dal Decreto del governo, sebbene l’Amministrazione avesse dato parere contrario a questo aggravio di procedure e di tempi. Per quanto riguarda il noleggio di dispositivi per la micromobilità elettrica in condivisione è invece necessaria un’ulteriore regolamentazione e per questo l’Amministrazione sta lavorando a una delibera che istituirà e disciplinerà il servizio e le caratteristiche degli operatori, così come espressamente previsto dal Decreto. In questo quadro, anche a seguito di precedenti comunicazioni, è stata inviata nei giorni scorsi agli operatori già presenti con i loro veicoli in strada una lettera di diffida a proseguire l’attività, finché non siano approvati gli atti sulle prescrizioni a cui dovranno obbligatoriamente attenersi. Allo scopo di costruire un servizio utile a tutti ma anche sicuro, prima dell’approvazione della delibera, che istituirà e disciplinerà il servizio in sharing, riaprendo i termini per la manifestazione di interesse, è già calendarizzato un incontro con tutte le società private che intendono operare sul territorio della città di Milano, per condividere le regole di ingaggio all’interno del periodo di sperimentazione voluto dal Ministero dei Trasporti. “La nostra priorità è garantire la sicurezza in strada dei cittadini – chiariscono la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore alla Mobilità Marco Granelli –. La micromobilità elettrica è una risorsa interessante per le città, ma monopattini, segway, hoverboard, skateboard, monoruote non sono un giocattolo e vanno regolamentati. Milano partecipa alla sperimentazione con interesse ma anche con attenzione. Presto sarà pronto l’avviso attraverso il quale anche le società potranno richiedere l’autorizzazione a posizionare mezzi in condivisione sul territorio della città di Milano: autorizzazioni ad oggi o mai richieste o già negate, in quanto non ancora in vigore il Decreto”. Nelle prossime settimane sarà dunque definito il bando per la manifestazione di interesse, all’interno del quale sarà anche richiesto alle società di comunicare con chiarezza all’utenza le regole della circolazione a Milano, le aree e la velocità consentite, gli assoluti divieti (come i marciapiedi o il contromano), l’obbligo di utilizzare il giubbotto catarifrangente la sera e il divieto di utilizzo per i minorenni, a eccezione di ragazzi tra i 16 i 18 anni con il patentino. Alle società sarà inoltre richiesto che i mezzi in strada siano dotati di luci e limitatori di velocità. “Ci teniamo infine a raccomandare a tutti coloro che utilizzano e utilizzeranno i monopattini di parcheggiarli con attenzione – concludono la vicesindaco Scavuzzo e l’assessore Granelli –. Anche questa è una questione di sicurezza, poiché non devono intralciare il passaggio dei pedoni, in particolar modo di coloro che hanno difficoltà di deambulazione o che spingono carrozzine e passeggini. La strada è un bene di tutti”.  

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Vietati e fatti ritirare i monopattini delle società di sharing

Constatato che nonostante le indicazioni date i monopattini hanno continuato a circolare nelle aree in cui ne era vietato il transito, causando anche qualche incidente con i pedoni, il Comune ha deciso di vietarne momentaneamente l’uso. Niente noleggio di monopattini elettrici quindi fino a quando non sarà stato redatto il bando e non saranno installati i cartelli previsti dalla legge. E’ quanto è stato comunicato con una lettera inviata dal Comune alle otto aziende che offrono monopattini elettrici in condivisione. Il documento è stato firmato dagli assessori Anna Scavuzzo (Sicurezza) e Marco Granelli (Mobilità), concedendo tre giorni di tempo agli operatori per togliere dalla strada i mezzi, provvedimento al quale si sono immediatamente adeguate. Lo scorso giugno il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha firmato il decreto con le prime norme, che prevedono che i monopattini possano circolare nelle aree pedonali, nei percorsi ciclo pedonali e nelle zone con limite di velocità a 30 chilometri all’ora e che chiede ai Comuni di installare cartelli per indicare dove circoleranno i mezzi elettrici. Il Comune  ha dato l’avvio ai primi test, soltanto nelle aree pedonali (ma non sui marciapiedi) e a velocità limitata a sei chilometri orari. Le aziende di noleggio hanno continuato con il loro servizio, senza avere stipulato un accordo con Palazzo Marino. Ieri lo stop da Palazzo Marino, dove il 30 agosto in giunta comunale verrà discussa la delibera per affidare il servizio di noleggio dei monopattini.  

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FdI, uso indisciplinato dei monopattini, intervenga il Comune

Fare chiarezza sul regolamento istituito dal Comune di Milano per disciplinare l’uso dei monopattini elettrici in città. A chiederlo è Fdi il cui capogruppo in Regione Franco Lucente osserva: “Il comune di Milano ha avviato la sperimentazione del noleggio dei monopattini che hanno letteralmente invaso la città ma vi sono molte zone d’ombra su questo servizio di sharing. Questi mezzi di trasporto ‘green’ possono superare i 20 chilometri orari, hanno già causato incidenti e vengono abbandonati in giro creando spesso dei disagi ai passanti. Chi ne fa utilizzo sembra non avere rispetto del codice della strada, nonostante il 27 luglio Palazzo Marino abbia adottato un apposito regolamento. È proprio la data a far riflettere, visto che i monopattini sono comparsi ben prima in giro per la città“. Il capugruppo di Fdi in Regione Lombardia vuole insomma capire “se esistano dei permessi o una convenzione circa la procedura di affidamento alle società di sharing (e sono molte) per la circolazione dei monopattini e l’occupazione di suolo pubblico“. Perchè il sospetto, sottolinea Lucente, è che “invece sia stata lasciata piena libertà di operare contravvenendo alle regole. Altra questione da chiarire è se esista o meno la sottoscrizione di un`assicurazione in caso di incidenti, come vale per le altre società di mezzi di trasporto a noleggio. È necessario che il Comune faccia chiarezza il prima possibile, visto anche l’aut aut di 10 giorni arrivato dalla Procura di Milano“.  

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