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De Rosa (M5S): “Moratti licenzia la direzione voluta da Fontana, a fallire ancora una volta è il loro modello di sanità”

De Rosa (M5S): “Moratti licenzia la direzione voluta da Fontana, a fallire ancora una volta è il loro modello di sanità”. “Nel giro di un anno sono cambiati tre direttori generali e l’assessore al Welfare. Se non è efficienza questa. La testa di Trivelli è l’atto di accusa pubblico dell’assessore Moratti alla gestione Fontana, che lo aveva nominato direttore solamente a giugno 2020. Evidentemente la gestione della Sanità, in particolar modo della pandemia, non è quell’emblema di perfezione che la propaganda del centrodestra racconta, nonostante le puntuali e ripetute smentite da parte della realtà.  Una realtà in cui, dopo le agenzie anonime della Lega che hanno pubblicamente defenestrato l’ex assessore Gallera, mostra come ora sia in atto un regolamento di conti. Evidentemente anche a Palazzo Lombardia sono ben consapevoli dei disastri di cui sono responsabili, ma l’unico modo in cui sono capaci di porvi rimedio è facendo girare le poltrone. Continuano i cambi, ma la situazione non muta e il sistema continua a non reggere. Questo modo di governare la nostra regione, che ricordiamolo è al mondo fra le più colpite dalla pandemia, deve finire. Non possiamo continuare ad essere noi cittadini a pagare il conto delle loro inadeguatezze.” così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa, commenta il cambio al vertice della DG regionale Welfare dove Giovanni Pavesi ha preso il posto di Marco Trivelli.

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Moratti cambia il direttore generale del Welfare

“La direzione generale Welfare di Regione Lombardia sarà affidata al dottor Giovanni Pavesi, esperto di management sanitario”. Lo scrive in una nota l’assessorato al Welfare della Regione Lombardia guidato da Letizia Moratti, che sottolinea anche che “verrà sottoposta all’attenzione della prossima giunta regionale lombarda la proposta della nomina del dottor Marco Trivelli a direttore generale dell’Asst di Vimercate”. Trivelli era arrivato alla direzione generale del Welfare nel giugno dello scorso anno prendendo il posto di Luigi Cajazzo. ANSA

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Regione difende gli specializzandi di medicina da Speranza

Regione difende gli specializzandi di medicina da Speranza. A spiegarlo è stata la stessa vicepresidente e assessore al Welfare regionale Letizia Moratti: “Stessa cosa per gli specializzandi: ho sollecitato il loro coinvolgimento non sulla base delle previsioni della Legge di stabilità – ha detto ancora Letizia Moratti -. Non solo, dunque, per un mese e senza remunerazione, ma per tre o quattro mesi con evidentemente retribuita la loro attività. Ci potrebbe essere un emendamento che andrebbe a interessare il decreto ristori”. Perché l’idea per così dire geniale del ministro della Salute Roberto Speranza era di risolvere la crisi dei vaccini chiedendo ai giovani di lavorare gratis, mentre i pensionati prenderanno fino a 6500 euro al mese. L’immagine di un Paese dove si continuano a tutelare gli anziani per avere i voti oggi e non a pensare al futuro: con questo risultato il governo nazionale ha regalato migliaia di voti ai propri avversari politici perché gli specializzandi hanno fornito un grande contributo in piena emergenza e moltissimi lavorano ancora a cottimo regalando fino a 2000 euro al mese agli ospedali perché i giovani in servizio si sbattono come muli senza lamentarsi. Per fortuna Regione difende gli specializzandi (con cui pure ha avuto qualche problema in passato) di medicina da Speranza e non è sola: i primi ad accogliere le proteste dei giovani medici erano stati gli eletti nel senato accademico dell’Università Statale che si era schierata contro le direttive romane intese come un tentativo di sfruttamento dei giovani. Regione ha seguito quest’onda positiva difendendo le nuove generazioni dalla poco brillante idea di Roberto Speranza e del suo collega Gaetano Manfredi che non sembra lascerà rimpianti. Si sa che ci ha provato a farsi conoscere perché la sua pagina Facebook è stata a lungo sponsorizzata, ma resterà più noto per aver tentato di costringere migliaia di giovani laureati a lavorare gratis mentre garantiva agli anziani 6500 euro al mese.

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Quanto valgono i taxisti?

Quanto valgono i taxisti? La domanda ritorna nel momento in cui Letizia Moratti sembra intenzionata a governare la Lombardia con un mix di amministrazione e politica. Lancia idee il neo assessore alla Sanità. Tante e spesso. Incurante della loro consistenza. L’ultima è la proposta di vaccinare prima i taxisti dopo gli 80enni. Non siamo né favorevoli né contrari, perché è vero che la categoria è per forza a contatto con le persone, ma è vero pure che allora i panettieri non solo sono a contatto con le persone, ma svolgono un’attività ancora più essenziale per la sopravvivenza delle persone. Dunque il punto non è tanto l’ennesimo lancio morattiano di sasso nello stagno, ma la domanda quanto valgono i taxisti? Perché da sempre vengono corteggiati come se avessero davvero la capacità di cambiare l’esito elettorale, o almeno di influenzarlo. Ogni protesta, anche se con mezza dozzina di auto, viene ripresa da tutti i giornali. Sicuramente sono una categoria sempre per strada, dunque per molti giornalisti potrebbe essere una questione di tutela delle fonti. Ma per  i politici quanto valgono i taxisti? Perché è vero che sono stati in grado di eleggere in Comune alcuni loro rappresentanti, ma sono così importanti da doverli vaccinare prima dei panettieri? Forse Moratti pensa come i ricchi e gli imprenditori di alto livello che si muovono spesso in taxi e dunque per far ripartire Milano e la Lombardia la regina lombarda pensa da par suo. Ma se si trasformasse nell’ennesimo autogol? Perché in tanti potrebbero scoprire che i taxisti vengono prima di tanti altri lavoratori. E il centrodestra senza candidati può reggere altri incidenti mediatici?

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Affidato a Bertolaso il piano vaccinazioni. Moratti: anziani dal 24 febbraio

“Il traguardo di vaccinare tutta la regione Lombardia prima di giugno è assolutamente possibile”: è quanto ha detto Guido Bertolaso, nuovo consulente della Lombardia per la campagna vaccinale regionale, nel corso di una conferenza stampa con il presidente Attilio Fontana e la vicepresidente Letizia Moratti. “Non voglio soldi, faccio il volontario e mi sono abbassato lo stipendio: da un euro zero”, ha aggiunto. “Sarà la più importante operazione di Protezione civile mai realizzata in Italia”. In Lombardia “l’inizio della somministrazione dei vaccini anti-Covid per gli ultra ottantenni è previsto per il 24 febbraio”. Lo ha precisato l’assessore al Welfare Letizia Moratti, durante le comunicazioni sul piano vaccinale in Consiglio regionale. La raccolta degli adesioni per gli ultra ottantenni, ha specificato Moratti, avverrà tramite i medici di base o l’assistenza domiciliare, oppure attraverso l’accesso a un portale dedicato, direttamente o con il supporto supporto familiari. La persona sarà quindi ricontatta e sarà precisato il luogo in cui effettuare la vaccinazione.

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Piano vaccinale: Moratti chiama Bertolaso

“La vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, in accordo con il presidente Attilio Fontana, nella giornata di ieri ha parlato con il dottor Guido Bertolaso per sondare la sua disponibilità a collaborare al progetto di vaccinazione di massa anti-Covid per l’intera popolazione lombarda”. Lo comunica in una nota la Regione Lombardia. “Con il dottor Guido Bertolaso – prosegue la nota – si è concordato di approfondire il confronto sulla possibilità di avviare una collaborazione in tal senso nei prossimi giorni”. A Bertolaso è stata chiesta la disponibilità di partecipare al “piano che dovrà far seguito alla prima fase delle somministrazioni riservata a medici, operatori sanitari e non sanitari e agli ospiti Rsa”. ANSA

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