Municipio 4

Boari (Lega): “Sull’anagrafe penalizzati i municipi 3 e 4”

Boari (Lega): “Sull’anagrafe penalizzati i municipi 3 e 4”. L’esponente della Lega lo ha detto dopo che il Comune di Milano ha comunicato che da lunedì 9 novembre fino al 4 dicembre resteranno chiusi diversi uffici anagrafe oltre a quelli che non hanno più riaperto dallo scorso mese di marzo. E secondo Boari (Lega) : “Sull’anagrafe penalizzati i municipi 3 e 4”. “Da lunedì 9 novembre la sede anagrafica di via Larga 12 e le delegazioni di via Padova 118 (Municipio 2), viale Tibaldi 41 (Municipio 5), viale Legioni Romane 54 (Municipio 6), piazzale Accursio 5 (Municipio 8) e Largo De Benedetti 1 (Municipio 9) resteranno aperte al pubblico dal lunedì al venerdì con orario continuato dalle 8.30 alle 15.30. L’accesso è consentito per il rinnovo/rilascio della carta d’identità elettronica – solo su appuntamento precedentemente fissato – o per l’erogazione di servizi urgenti – come le dichiarazioni sostitutive di atto notorio o in caso di furto o smarrimento di CIE. Saranno invece chiuse al pubblico, fino a venerdì 4 dicembre compreso le sedi anagrafiche decentrate di via Sansovino 9 (Municipio 3), via Oglio 18 (Municipio 4), piazzale Stovani 3 (Municipio 7), via Quarenghi 21 (Municipio 8), via Baldinucci 76 e via Passerini 5 (Municipio 9).  Restano chiuse le sedi di viale Ungheria 29 (Municipio 4), via Boifava 17 (Municipio 5) e via Paravia 26 (Municipio 7).”Pur comprendendo le difficoltà di questo periodo, anche in termini di disponibilità e organizzazione del personale, è difficile accettare che venga penalizzata una fetta così importante della città. Decisioni di questo impatto andrebbero prese coinvolgendo chi rappresenta il territorio, vale a dire i Presidenti di Municipio. Questo episodio è l’ ennesimo di una lunga serie che mette bene in evidenza come i Municipi e il decentramento contino veramente poco per questa amministrazione. Di questo ne pagano le conseguenze i cittadini.

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Scuola, il Municipio 4 premia i suoi studenti talentuosi con mini borse di studio

Scuola, il Municipio 4 premia i suoi studenti talentuosi con mini borse di studio. “L’inizio del nuovo anno scolastico, come è noto, è stato (ed è ancora) particolarmente complicato. Per lanciare un messaggio positivo e dare un sostegno concreto, abbiamo deciso di premiare dodici studenti meritevoli di famiglie in difficoltà economica. E’ il primo progetto di mini ‘borse di studio’ mai avviato sul nostro territorio e probabilmente in tutta Milano. Una sperimentazione che, verificati gli esiti, intendiamo estendere ad altri istituti e quartieri”. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 di Milano Paolo Guido Bassi, che presenta il progetto “welcome, back to school” nato in collaborazione con l’associazione di promozione sociale “L’albero di Nicolas”. Il progetto è finalizzato ad aiutare le famiglie in difficoltà economica che hanno figli bravi a scuola e necessitano di un sostegno per proseguire con le necessarie concentrazione e tranquillità il percorso scolastico. Una mini “borsa di studio” che contribuisce ad alleggerire le spese per l’acquisto dei libri, sempre molto onerose. In questo periodo di emergenza sanitaria ed economica, spiega il presidente dell’associazione Salvador De Stefano insieme agli assessori ai Servizi Educativi e al Sociale del Municipio 4 Laura Schiaffino e Marco Rondini, “l’associazione, in costante contatto con la scuola primaria Marcello Candia di via Polesine, ha individuato, secondo le indicazioni dei docenti, 12 famiglie con figli meritevoli che sono stati ammessi alla prima media. Il nostro desiderio è di aiutarli assegnando loro un piccolo riconoscimento per la dedizione allo studio durante il difficile periodo del lockdown e anche per invogliarli a proseguire nel cammino della conoscenza senza mai dimenticare che la scuola è la porta d’accesso a una maggiore consapevolezza e a un futuro migliore”. Questo intervento, fa presente il Presidente Bassi, “è solo l’ultimo di una lunga serie, iniziata proprio in pieno lockdown. Per scelta politica, abbiamo deciso di investire prioritariamente sul sociale, offrendo ‘buoni’ per l’acquisto di materiale didattico e occasioni di dopo-scuola online per consentire che i soggetti più fragili potessero continuare ad avere un supporto anche a distanza. Ora che finalmente la scuola, pur con le limitazioni dettate dalla situazione sanitaria, è tornata in ‘presenza’ proseguiamo a stare vicino a chi ha qualche problema in più con altre forme di sostegno”.

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Il Municipio 4 apre gli sportelli virtuali

Il Municipio 4 apre gli sportelli virtuali. Un passo per cercare di avvicinarsi alla popolazione in questi giorni di fase due o fase uno e mezzo, come è stata ribattezzata ironicamente. E una prosecuzione dell’apertura alle attività online dopo che lo stesse ente aveva varato lo smart-dopo scuola. “Dopo il telefono ‘anti-solitudine’ avviato subito all’inizio del lockdown, abbiamo potenziato il nostro sistema di ‘sportello’ da ‘remoto’ con nuovi numeri che tutti potranno chiamare per ricevere aiuto ricevere aiuto psicologico, aiuto con le nuove tecnologie, aiuto legale”. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi insieme al suo assessore alle Politiche sociali Marco Rondini. L’iniziativa, spiegano, è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Spazio Ginkgo che ci ha consentito, per un’ora al giorno dal lunedì al venerdì, di avere degli operatori/professionisti a disposizione gratuita per i cittadini. “Sottolineiamo – affermano Bassi e Rondini – il servizio di sostegno psicologico, aperto a tutti, ma avviato pensando soprattutto agli operatori del sociale, ad esempio i volontari di realtà di assistenza, come la nostra Croce d’Oro, che in queste settimane sono stati particolarmente provati dai numerosi interventi nelle case dei malati di Covid-19. Ma anche – aggiungono – il servizio di orientamento alle nuove tecnologie, utili per non dire indispensabili, in un periodo caratterizzato dall’esigenza di distanziamento sociale”.

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I Municipi: “Sala non ci dà le mascherine”

I Municipi: “Sala non ci dà le mascherine”. I novecentomila pezzi consegnati da Regione al Comune non sono stati consegnati al Municipio 4 e la politica di zona ha alzato la voce tornando a chiedere a Palazzo Marino un gesto di buon senso: i Municipi hanno infatti contatti diretti con una larga parte della cittadinanza e possono sapere come distribuire al meglio le mascherine. La distribuzione però essere ancora poco fluida: nei giorni scorsi abbiamo intervistato un responsabile di Confesercenti che raccontava come agli edicolanti aperti siano state date 50 mascherine ciascuno da distribuire ai clienti. Poche, meglio di niente, ma sempre poche. Oggi i Municipi dicono “Sala non ci dà le mascherine: “Oggi insieme al mio Presidente del Consiglio di Municipio Oscar Strano e al consigliere di Municipio 4 Alfonso di Matteo siamo andati a consegnare delle mascherine che verranno distribuite gratuitamente ai cittadini del quartiere di Rogoredo”. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi. “I dispositivi – spiega l’esponente della Lega – ci sono stati regalati dalla Fondazione Eris, che ringrazio, importante realtà nel mondo delle comunità terapeutiche per il recupero delle persone con tossicodipendenze con la quale collaboriamo ormai da anni, soprattutto in zona Rogoredo. Le mascherine sono prodotte proprio da loro ragazzi e ciò rende il gesto di solidarietà ancora più bello. Per la distribuzione, in forma assolutamente gratuita – prosegue Bassi – ci danno una mano alcuni cittadini del quartiere che si sono subito attivati. E’ una vera – sottolinea il Presidente – iniziativa ‘dal basso’, nata dalla voglia di fare qualcosa a beneficio della cittadinanza. La settimana scorsa – fa sapere il Presidente Bassi – quando Regione Lombardia ha distribuito le prime 900.000 mila mascherine gratuite al Comune di Milano, ho scritto al sindaco per proporre che una quota di esse, anche piccola, venisse assegnata ai Municipi così da poter rispondere direttamente e rapidamente alle tante richieste che arrivano dal territorio. Ad oggi, purtroppo, non ho ricevuto alcuna risposta da Beppe Sala. Mi spiace molto, perché è una proposta di buon senso. L’iniziativa di oggi – osserva Bassi – è la dimostrazione che esistono delle micro-reti territoriali che magari non hanno forza e capacità di relazionarsi con le strutture centrali cittadine, ma che invece hanno uno stretto rapporto con il Municipio, l’istituzione loro più vicina. Noi ci attiviamo in tutti i modi, ma certo, se anche Palazzo Marino ci desse una mano, non sarebbe male. In fondo si tratta solo di dare una risposta concreta a delle esigenze dei cittadini”

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Piscina e Bassi: “Grazie a Regione per le mascherine”

Piscina e Bassi: “Grazie a Regione per le mascherine“.  I due presidenti di Municipio, rispettivamente 2 e 4, hanno ringraziato, ma anche sottolineato il tema della distribuzione delle mascherine gratuite. I Municipi potrebbero infatti svolgere una funzione utile in questa operazione. “Il ringraziamento più sentito da parte dei Municipi di Milano è rivolto a Regione Lombardia che con un grande sforzo si è autoprodotta le mascherine e le sta distribuendo a tutti i cittadini lombardi e milanesi”, intervengono Samuele Piscina e Paolo Bassi, Presidenti dei Municipi 2 e 4 di Milano. “Già ieri il Comune di Milano ha ricevuto le prime protezioni totalmente gratuite dalla Regione e, come il Sindaco ben sa, molte altre ne arriveranno mano a mano che saranno prodotte”. “Si apre quindi il tema della distribuzione dei presidi sanitari. Gli assessori regionali, a più riprese, hanno infatti dato il via libera a ogni Comune di stabilire i criteri di ripartizione. È evidente che Milano abbia un’articolazione cittadina più complessa dei paesini di provincia e pertanto abbia la necessità di adottare modalità diverse”. “Come Municipi riscontriamo molte esigenze sul territorio e siamo l’Ente più vicino ai cittadini. Per tale motivo chiediamo al Sindaco di coinvolgerci nella distribuzione delle mascherine, condividendo la scelta sui criteri cittadini e affidandocene una quota per poter rispondere in maniera veloce alle richieste che arrivano dal territorio”. “Il virus corre veloce e la città esige che le istituzioni lavorino insieme al meglio per poterlo arginare e sconfiggere. A Milano, purtroppo, abbiamo riscontrato – concludono i due esponenti leghisti – troppe inutili polemiche da parte di Palazzo Marino e pochi fatti. È il momento giusto per cambiare registro”.

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Il Coronavirus non ferma le occupazioni nelle case popolari

Il Coronavirus non ferma le occupazioni nelle case popolari. “L’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 sta (giustamente) fermando la città, ma purtroppo alcuni fenomeni criminali non sembrano arrestarsi e per chi li commette sembrano non esistere limitazioni di spostamento o quarantene di sorta. In questi giorni, infatti, stiamo ricevendo numerose segnalazioni di occupazioni alloggi nelle case popolari del nostro territorio. Una situazione che ci preoccupa e per la quale abbiamo già allertato la Prefettura”. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 di Milano Paolo Guido Bassi. Solo nell’ultima settimana, fa sapere l’esponente della Lega, grazie al lavoro del mio assessore alla Sicurezza Elisabetta Carattoni e del mio presidente della Commissione sicurezza Francesco Rocca, abbiamo censito casi di questo tipo nel quartiere Molise Calvairate, segnatamente in via degli Etruschi 4 scala B piano terra; via degli Etruschi 5, scala A primo piano; via degli Etruschi 2, scala A, quarto piano; viale Molise 5, scala E quarto piano. E nelle Case Bianche del quartiere Salomone ai civici interni 28, 38, 50 e 52. Ringraziamo Aler per il veloce e puntuale riscontro alle segnalazioni, nonché per l’intervento, spesso celere, anche se non risolutivo, perché spesso gli occupanti abusivi utilizzano l’escamotage di portare con loro donne incinte o minori e in simili casi è necessaria la presenza dei Servizi Sociali, che però pare non possano mandare operatori a causa dell’emergenza Coronavirus”. Non solo, proseguono Bassi, Carattoni e Rocca: “Da quanto abbiamo appreso, sembra che agli occupanti abusi non venga neppure contestata la fattispecie di reato ex art. 650 c.p., come, invece, accade ai cittadini che in questi giorni non rispettano le disposizioni relative ai divieti di spostamento. Questo stato di cose, se confermato, da un lato rischia di rafforzare nei soggetti dediti all’illegalità il senso di impunità e dall’altro potrebbe aumentare il rischio di contagio”. Pur consapevoli della grave situazione emergenziale in cui versano oggi la Lombardia e Milano, concludono gli esponenti del Municipio 4, “chiediamo di riprendere al più presto gli sgomberi degli alloggi occupati abusivamente sul nostro territorio e di rafforzare i controlli nei cortili e nelle cantine (anch’esse sovente oggetto di occupazioni) dei caseggiati del quartiere Molise-Calvairate, Salomone, Mazzini”.

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