61 nuovi positivi, test in aeroporto, ma no alla quarantena
Sono 61 i nuovi casi positivi (33 meno di ieri) per coronavirus in Lombardia, di cui 5 ‘debolmente positivi’ e nessuno a seguito di test sierologico. I tamponi effettuati sono solo 4.882. Tre decessi portano a 16.840 il totale complessivo delle vittime dall’inizio della pandemia. Aumentano guariti e dimessi (+38). Salgono a 13 le persone ricoverate in terapia intensiva (+1), mentre scendono a 147 quelle non in terapia intensiva (-2). Per quanto riguarda le province, 25 casi si sono verificati a Milano (di cui 15 in città), 5 a Bergamo, 9 a Brescia, 2 a Lecco, 1 a Como, 3 a Mantova, 5 a Monza Brianza, 1 a Sondrio e 2 a Varese. Nessun caso nelle province di Cremona, Lodi e Pavia. La direzione generale del Welfare in Lombardia sta lavorando, in contatto con il ministero della Salute e la Sea che gestisce gli aeroporti milanesi, perché si arrivi ad allestire in prossimità degli scali di Linate e Malpensa delle postazioni, coinvolgendo anche strutture ospedaliere, per l’esecuzione dei tamponi per coloro che rientrano da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Postazioni che, da quanto si è saputo, si vorrebbe allestire il prima possibile, entro metà della prossima settimana. Al momento, infatti, non ci sono controlli di questo tipo nei due aeroporti, mentre chi arriva ad Orio al Serio tra le possibilità ha quella di recarsi nel vicino ospedale di Seriate (Bergamo) dove i test vengono eseguiti senza prenotazioni. L’Ats di Milano, nel frattempo, ha già ricevuto in questi giorni 5mila prenotazioni per i tamponi e, come è stato chiarito, l’esecuzione dei test è già cominciata (si pensa anche di dirottare gli accertamenti nelle varie strutture ‘drive through’ presenti in alcuni ospedali). “Nessun isolamento fiduciario per chi rientra da Spagna, Croazia, Grecia e Malta“: lo precisano il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Nessuna quarantena dunque ma “l’adozione rigorosa delle misure igienico sanitarie” come l’uso sempre della mascherina e la “limitazione allo stretto necessario degli spostamenti”. “L’introduzione di tali modalità – spiegano in una nota – deriva dal fatto che la situazione dei contagi in Lombardia è tutt’ora sotto controllo e in considerazione dell’imminente inizio delle attività lavorative per chi rientra dalle vacanze. Resta inteso che in presenza di sintomi è opportuno contattare con urgenza il proprio medico di base“, così come resta comunque in vigore, per chi proviene da Spagna, Croazia, Grecia e Malta, l’obbligo della segnalazione del proprio ingresso nel territorio italiano al Dipartimento di Prevenzione dell’ATS (l’ex Asl) competente in base al proprio domicilio. Devono fare seguito o la presentazione dell’esito del tampone effettuato nelle 72 ore antecedenti il rientro in Italia oppure l’effettuazione di un nuovo test molecolare naso faringeo entro 48 dall’arrivo a casa.
61 nuovi positivi, test in aeroporto, ma no alla quarantena Leggi tutto »