palazzo marino

Ruggeri (FdI): “Perché su Palazzo Marino c’è il ritratto di Zaki e non dei pescatori italiani sequestrati?”

Ruggeri (FdI): “Perché su Palazzo Marino c’è il ritratto di Zaki e non dei pescatori italiani sequestrati?”. L’intervento del presidente del Circolo Amerigo Griltz Otello Ruggeri arriva dopo che sul palazzo del Comune è stata affissa l’immagine di Patrick Zaki: il volto dell’attivista per i diritti umani, detenuto nelle carceri egiziane e studente all’Alma Mater Studiorum di Bologna, è riprodotto con le parole di una lettera scritta a Zaki dai ragazzi dell’associazione InOltre – Alternativa progressista, tradotta in sedici lingue. L’opera, il cui titolo è “Ritratto di parole dedicato a Patrick Zaki”, è firmata dall’artista Francesca Grosso. Ma nello stesso momento in cui si offre uno spazio per un ragazzo egiziano, non si fa altrettanto per i pescatori italiani sequestrati dal governo libico: “Per quale motivo sulla facciata di Palazzo Marino sia stata messo il ritratto di un ragazzo egiziano arrestato in Egitto e non quelli dei pescatori italiani ingiustamente detenuti in Libia non riesco proprio a spiegarmelo” ha scritto Ruggeri su Facebook. La vicenda però non sembra interessare la politica locale, tranne Fratelli d’Italia, come invece quella di Patrick Zaki. Eppure con la Libia l’Italia ha mantenuto un rapporto importante, al punto da finanziare le bande che gestiscono i flussi di migranti sotto Minniti. E ha poi confermato gli aiuti alla guardia costiera libica nonostante le numerose accuse rivolte proprio ai militari tunisini per i metodi usati. Forse allora il motivo della differenza di trattamento è che non ci sono rapporti così stretti con l’Egitto? O altro? Per adesso sembra che ci siano partiti che mettono prima gli italiani e altri che invece sono disposti a lasciarli nelle galere tunisine.

Ruggeri (FdI): “Perché su Palazzo Marino c’è il ritratto di Zaki e non dei pescatori italiani sequestrati?” Leggi tutto »

Su ciclabili e parcheggi il Comune diffonde fake news

Su ciclabili e parcheggi il Comune diffonde fake news. Un fatto grave evidenziato da un rappresentante di Fratelli d’Italia: i parcheggi conteggiati come nuovi posti auto, sono in realtà già esistenti. La velina passata da Palazzo Marino però non è stata verificata dai giornalisti che hanno rilanciato la notizia, commettendo una leggerezza che ha contribuito a diffondere false informazioni ai cittadini. La mossa  del Comune è stata scoperta e subito messa alla berlina dai meloniani. “Fratelli d’Italia in campo con i suoi Circoli a presidio del territorio e a difendere i cittadini dai soprusi di questa Amministrazione che continua a dimostrarsi tanto inadeguata quanto persecutoria di certe categorie” dichiara Andrea Mascaretti Capogruppo FdI a Palazzo Marino. “Otello Ruggeri, Presidente del circolo nord-est Milano di Fratelli d’Italia, ha evidenziato come siano stati conteggiati come nuovi posti auto già esistenti: ad esempio sopra il ponte della Martesana, dove saranno regolamentati, anche sa già prima li la sosta era tollerata, anche se non consentita. Contrariamente a quanto dichiarato i posti auto diminuiranno sensibilmente, si tratta quindi dell’ennesimo bluff di questa amministrazione che spaccia una regolarizzazione di parcheggi già utilizzati per la creazione di nuovi parcheggi. Come FdI – prosegue Mascaretti  – siamo per una mobilità dolce e sostenibile che consenta a tutti i milanesi di fruire della loro città. Puntiamo a sviluppare una rete di microcar elettriche a basso impatto ambientale, utilizzabili da persone anziane, disabili, genitori che devono accompagnare i figli e fare la spesa anche quando piove o l’asfalto si scioglie per il caldo”. Su ciclabili e parcheggi il Comune diffonde fake news: a questo punto viene da chiedersi se il Comune vorrà compiere un’operazione verità, correggendo le informazioni diffuse a mezzo stampa, oppure se preferirà ignorare il problema contando sulla capacità di dimenticare dei milanesi. In ogni caso uno scivolone, perché vogliamo essere convinti che di errore involontario si tratti, che getta una brutta ombra sui mesi di campagna elettorale che abbiamo di fronte. Se già adesso si diffondono fake news, le prospettive per le ultime settimane sono molto più cupe di quelle sulla situazione generale dell’Italia.

Su ciclabili e parcheggi il Comune diffonde fake news Leggi tutto »

Presidio a Palazzo Marino per la tutela di San Siro

Presidio a Palazzo Marino per la tutela di San Siro. Oggi è previsto un gesto di protesta di fronte al Comune di Milano per ricordare all’Amministrazione che sono tanti quelli che sul progetto di riqualificazione del quartiere sono attenti. E hanno riscosso l’appoggio politico di Simone Sollazzo, consigliere comunale del gruppo Misto: “È importante per noi esserci e sostenere la causa per rivendicare tre semplici concetti: La sovranità di un consiglio comunale che ha approvato un Piano di Govermo del Territorio con un indice di edificabilità ben preciso. Se esistono determinati provvedimenti quindi non capiamo perché le società private non si possono attenere ad essi. Rivendichiamo il parere sovrano di tutti i comitati e associazioni in rappresentanza dei cittadini del quartiere coinvolto che per primi conoscono le criticità e sulle quali andrebbero a pesare opere di cantierizzazione e le conseguenze di una operazione faraonica di sconvolgimento di un ambito urbano. E in terza istanza rivendichiamo il concetto di “riqualificazione” che non necessariamente deve passare attraverso la demolizione e ricostruzione in toto di un monumento esistente e perfettamente funzionante. Si può ripensare alla ripiantumazione e messa a verde delle aree circostanti e riprogettare sicuramente strutture commerciali e ricreative , ma restando nei parametri già abbondantemente approvati dalla Amministrazione comunale.  “Il progresso del quartiere deve avvenire entro certi paletti dettati dalla legge , dal buonsenso e dalla sacrosanta esigenza di salvaguardia del bene pubblico”.  

Presidio a Palazzo Marino per la tutela di San Siro Leggi tutto »

La protesta dei commercianti approda a Palazzo Marino

Anche a Milano ristoratori e gestori di locali, estetisti e parrucchieri, protestano contro la decisione del governo di mantenere la chiusura di queste attività commerciali anche nella fase 2 che partirà dal 4 maggio. Per loro si prospetta una riapertura il primo giugno. In segno di protesta una delegazione che rappresenta circa 2 mila commercianti consegnerà le chiavi di altrettanti locali e ristoranti al Comune di Milano alle 11:30. La delegazione, composta da tre persone per evitare assembramenti, ha raggiunto piazza della Scala sfilando simbolicamente per via Manzoni, zona commerciale del centro di Milano. “Consegneremo 2 mila chiavi di ristoranti, negozi di estetica, parrucchieri, sale cinematografiche al Comune per protesta – ha spiegato il promotore della manifestazione e ristoratore, Alfredo Zini -. Non sappiamo se riusciremo a riaprire a giugno perché non sono chiare nemmeno le regole, abbiamo subito cali di fatturato del 70% e dovremo investire per adeguare le nostre attività a nuove misure di sicurezza. Noi viviamo di convivialità e al momento non sappiamo nemmeno se una famiglia di 4 persone può stare seduta insieme al tavolo di un bar o di un ristorante. Anche sui dispositivi di protezione non c’è chiarezza“. A Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, la delegazione dei commercianti sarà ricevuta dall’assessore al Commercio, Cristina Tajani e dal capo di Gabinetto del sindaco, Mario Vanni. Il Comune non può intervenire sulle riaperture, come sottolineano dall’amministrazione, ma sta mettendo in campo un piano per quando le attività potranno aprire, con la possibilità per le attività di espandersi all’esterno e si sta valutando un abbattimento della Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico. ANSA  

La protesta dei commercianti approda a Palazzo Marino Leggi tutto »

Sala e de Magistris accendono il presepe a Palazzo Marino

La tradizione del presepe napoletano del Settecento entra, con tutta la sua bellezza, nel cortile d’onore di Palazzo Marino, per donare ai milanesi e ai turisti il calore di un Natale dal sapore antico. Circa novanta statuine e centinaia di piccoli oggetti disposti ad arte che riproducono scene di vita in vicoli e scalinate popolate da variopinta umanità, cornice e preludio di una splendida natività. Oggi il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris hanno acceso le luci della meravigliosa rappresentazione che sarà visibile nella “casa dei milanesi” per tutto il periodo natalizio. Il presepe è stato realizzato a cura dell’Associazione italiana Amici del presepio in collaborazione con il Comune di Napoli. “Bellezza allo stato puro. Il presepe che la città di Napoli ha donato a Milano per il periodo natalizio – ha affermato il Sindaco Giuseppe Sala – è davvero sorprendente per ricchezza di personaggi e minuzia di particolari. Impossibile davvero non soffermarsi ad ammirarlo oltre il primo sguardo. Ringrazio gli amici dell’Associazione e tutti i napoletani per questo omaggio che ci permetterà di assaporare, in modo autentico, la loro tradizione più nota e familiare del Natale”. “Essere insieme qui con il nostro presepe – ha dichiarato il Sindaco de Magistris – è un forte messaggio di amicizia con Milano e per costruire insieme, Napoli e Milano, io e Beppe, un percorso di fratellanza tra popoli diversi”. Il presepe è stato allestito personalmente dagli artisti, autori una per una, di tutte le statuine. È realizzato in legno, sughero e stucco e raffigura le tre tipiche scene del presepe napoletano: la natività, l’annuncio ai pastori e la taverna. Si tratta di pezzi unici con corpo in fil di ferro e stoppa, teste, mani e piedi in terracotta o legno dipinti a mano, occhi in vetro, con vestiti in stoffe pregiate, ricamate a mano. Le scene sono completate da animali in terracotta policroma, minuterie in legno, metallo, porcellana, maiolica dipinta a mano, cesti con cere e strumenti musicali tipici dell’epoca. L’Associazione italiana Amici del presepio, sede di Napoli, che ha realizzato il presepe è un ente culturale di interesse regionale e comunale e fa capo alla Universalis Foederatio Presepistica, fondata a Barcellona nel 1952. Essa riunisce gli appassionati del presepio di tutti i paesi aderenti. A Roma nel 1953 è stata fondata la sede nazionale italiana. La sede di Napoli è una associata tra le più prestigiose. L’Associazione è nata con lo scopo di mantenere viva la tradizione del presepio promuovendone la conservazione e la salvaguardia e contribuendo a diffonderlo, elevandone l’aspetto qualitativo. Si occupa altresì di studiarne ed evidenziarne gli aspetti storici, religiosi, artistici, tecnici, culturali ed etnografici.  

Sala e de Magistris accendono il presepe a Palazzo Marino Leggi tutto »

A palazzo Marino inizia la discussione sullo Stadio, Sala: non ridurre i posti

Si è svolto ieri una riunione dei Capigruppo congiunta con l’Ufficio di presidenza con le società Milan e Inter che, spiega il presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè  “dà il via a un percorso di trasparenza che ha l’obiettivo di consentire al Consiglio comunale di conoscere e approfondire il progetto San Siro per esprimersi in merito. Nei prossimi giorni convocheremo le Commissioni Demanio, Sport e Urbanistica e in quelle sedi le società illustreranno il progetto. Successivamente il tema sarà portato in aula e il Consiglio comunale si esprimerà con un ordine del giorno di indirizzo alla Giunta, come richiesto dal sindaco. Il percorso politico si affiancherà a quello tecnico nell’interesse della città e nei tempi previsti dalla legge“. In seguito il Sindaco Sala è nuovamente intervenuto sul tema dichiarando: “Se il nuovo San Siro a capienza ridotta sarà uno stadio per soli ricchi? Mi pare che i posti del nuovo stadio, se ci sarà un nuovo stadio, saranno 60mila, quindi la riduzione sarebbe limitata, non sarà uno stadio come quello della Juventus. Se così fosse, certamente lo vedrei come un problema, perché il calcio è uno sport popolare“. “So – ha proseguito Sala – che una parte dei rappresentanti del Consiglio comunale ha chiesto garanzie su questo punto. Non è semplice, perché l’economia di mercato detta le regole. Certamente  la vedrei come un problema, il calcio è uno sport popolare e Milano ha due grandi squadre, quindi certamente non auspico una via per aumentare significativamente il prezzo dei biglietti, ma non credo che sia questo il punto per cui le squadre vogliono lo stadio“. Pur ribandendo il suo “legame con San Siro” e la “volontà di ristrutturarlo“, il sindaco ha concluso: “Ma se le squadre ritengono che la via sia un’altra, vanno ascoltate nel rispetto di tutte le regole“.

A palazzo Marino inizia la discussione sullo Stadio, Sala: non ridurre i posti Leggi tutto »