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Sequestrati i cedri nel Parco Bassini

Sequestrati i cedri nel Parco Bassini. L’esposto presentato dal Comitato Salviamo il Parco Bassini ha portato a una novità: la Procura si è mossa mettendo gli ultimi due alberi sotto sequestro. Una grana per Ferruccio Resta e il suo Politecnico che puntava a costruire in tempi rapidi un nuovo padiglione su quell’area. A darne notizia è lo stesso Comitato: A seguito dell’esposto presentato ieri dal Comitato Salviamo il parco Bassini alla Procura della Repubblica di Milano (si veda il comunicato da noi inviato questa mattina), oggi pomeriggio i due grandi cedri rimasti nel parco Bassini -dopo l’abbattimento e il trasferimento di tutti gli altri alberi- sono stati messi sotto sequestro. Stamattina gli operai nel cantiere avevano iniziato le operazioni di espianto dei due maestosi alberi. Alcuni membri del comitato sono entrati nel cantiere, hanno fermato i lavori e hanno chiesto di poter vedere la relazione agronomica con le indicazioni per il corretto trapianto dei due alberi. Ottenuta la sospensione dei lavori per la giornata di oggi, i membri del comitato si sono recati al rettorato, dove hanno domandato a Resta di poter vedere la documentazione sulle procedure di trapianto che gli operai stanno eseguendo e di sospendere i lavori finché le stesse non siano state valutate. Il rettore ha risposto che prenderà in considerazione la richiesta se questa verrà protocollata in maniera istituzionale. Il comitato sta procedendo a farla protocollare. L’esposto presentato dal comitato, molto circostanziato, entrava anche nel merito delle procedure usate per il trapianto degli alberi. Si allegano foto del sequestro  

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Manifestazione per salvare gli alberi del Politecnico

In corteo per salvare gli alberi, dal politecnico di Milano a piazza Scala. Si terrà oggi pomeriggio la manifestazione di protesta promossa dal comitato “Salviamo il Parco Bassini”, contro l’abbattimento di 57 alberi per fare spazio al dipartimento di chimica del politecnico. “Il Parco Bassini rimanga un’area verde non edificata” e “il Comune vieti la costruzione di nuovi edifici su tutte le aree verdi della città” sono le richieste dei cittadini che lo compongono. La mobilitazione ecologista arriva dopo il blitz di giovedì scorso, quando gli operai, protetti da poliziotti in assetto anti-sommossa, hanno tagliato 35 alberi e predisposto lo spostamento di altre 22 piante presenti nel Campus Bassini. Il corteo arriverà davanti a palazzo marino dove nel pomeriggio sarà riunito il consiglio comunale.  

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Rettore inaugura nuovo anno accademico del Politecnico

“Troppo spesso si percepisce l’assenza delle istituzioni centrali: governi e ministeri abbiano il coraggio di scegliere“. È l’appello lanciato dal rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, in un passaggio del suo discorso per l’inaugurazione del nuovo anno accademico,  cui partecipano tra gli altri il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli e l’ex presidente del Consiglio e senatore a vita Mario Monti. “Dobbiamo avere il coraggio di superare il consenso immediato. Un coraggio impopolare, ma necessario, che potrebbe rilanciare l’intero sistema“, ha detto Resta. “Dobbiamo ricordare che spesso la popolarità è indice di scelte semplici. Mentre le scelte impopolari e difficili sono le più coraggiose e lungimiranti“, ha osservato il rettore, precisando che “questo non è uno sfogo, ma un invito alle realtà ministeriali a disegnare progetti ambiziosi, a giocare con noi una partita nella quale ci interessa vincere, non perdere con onore“. “Basta alibi, è ora di premiare il merito” ha chiesto “con fermezza” il Rettore. “Non creiamo alibi. Al contrario invito a introdurre misure premiali, che riconoscano il valore delle soluzioni proposte, dei meriti acquisiti, dei bilanci in attivo“, ha quindi chiesto Resta alle istituzioni centrali. “Dobbiamo avere l’onesta’ di accettare che ci sono alcune realtà che possono, anzi devono, essere competitive a livello internazionale e altre che sono invece piuù votate a soddisfare importanti esigenze locali“, ha proseguito il rettore, secondo cui “non possiamo mortificare le prime e non far crescere le seconde“. Concludendo “Serve l’onestà di riconoscere e valorizzare le differenze  per le università così come per tante altre istituzioni e territori nazionali“.

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Politecnico, primo a realizzare nanocircuiti magnetici per onde di spin

Un gruppo di ricerca coordinato dal Politecnico è riuscito per la prima volta a realizzare nanocircuiti magnetici riconfigurabili per onde di spin utilizzando l’innovativa tecnica “tam-SPL”, che ha permesso di controllare le configurazioni di spin in un film di materiale magnetico. Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista Communications Physics del gruppo Nature, permetterà di sviluppare nuovi sistemi più veloci, flessibili e compatti di elaborazione dell’informazione nei futuri processori. Il lavoro è stato coordinato dal Dipartimento di Fisica ed in particolare da Edoardo Albisetti, Daniela Petti e Riccardo Bertacco, nell’ambito del progetto Horizon2020 SWING (Patterning Spin-Wave reconfIgurable Nanodevices for loGics and computing) ed è frutto di una collaborazione con ricercatori internazionali del CUNY-ASRC (New York), CNR-IOM (Perugia) e Paul Scherrer Insititute (Villigen, Zurigo). Le onde di spin sono l’analogo delle onde elettromagnetiche o acustiche nel campo del magnetismo. In un ferromagnete, ad esempio una comune calamita, gli spin, cioè i momenti magnetici dei singoli elettroni che compongono il materiale sono allineati in una direzione. Un materiale ferromagnetico è una sorta di “mare di spin”. Se in esso gettiamo l’equivalente magnetico di una pietra, si generano delle perturbazioni dell’orientazione degli spin che si propagano come le onde nel mare. Queste perturbazioni sono chiamate “onde di spin”. Esse potranno essere utilizzate nei processori del futuro, per manipolare l’informazione in maniera veloce ed energeticamente efficiente, in modo analogo all’ottica integrata, con la differenza che le onde di spin possono avere lunghezze d’onda inferiori a quelle della luce visibile e quindi permettere una più spinta miniaturizzazione. Fino ad ora, realizzare circuiti logici in cui controllare le onde di spin con una precisione del nanometro (un miliardesimo di metro), era molto difficile. I ricercatori del Politecnico di Milano sono però riusciti a risolvere questo problema grazie alla tecnica “tam-SPL”, con cui sono in grado di scrivere, cancellare e riscrivere a piacimento una configurazione di spin in un ferromagnete con la scansione di una “penna ultrasottile” (la punta di un microscopio a forza atomica). Questo ha permesso di realizzare per la prima volta guide d’onda nanometriche in cui le onde di spin posso viaggiare, curvare e interagire tra di loro, compiendo un significativo passo in avanti nello sviluppo di nuove piattaforme per i nostri computer o smartphone del futuro.

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