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La regione vigilerà affinche i comuni non sanino le moschee abusive

A dare il via allo scontro slla questione “moschee abusive”, ieri mattina,  era stata Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto che ha annunciato di avere “presentato 57 emendamenti al Pgt in discussione oggi in Consiglio comunale, di cui 22 relativi al Piano delle attrezzature religiose che punta a regolarizzare quattro moschee tuttora abusive” poiché convinta che “Milano non abbia bisogno di luoghi di culto islamici e che debbano anche essere chiusi tutti i sedicenti centri culturali che fungono illegalmente da moschee“, concludendo con lo spiegare che alcuni emendamenti prevedono che  nel caso di regolarizzazione e costruzione “i luoghi di culto islamici debbano essere dotati di telecamere, i testi usati per la preghiera controllati preventivamente, che sia presente un albo degli imam, che siano trasparenti i finanziamenti, che le prediche siano in italiano e che tutto questo avvenga in presenza di una legge nazionale chiara in materia”. Nel pomeriggio invece la questione si è spostata nel consiglio regionale lombardo, dove è stato approvato un Ordine del Giorno inserito nell’atto di integrazione del Piano territoriale regionale (Ptr), che impegna la Regione a vigilare sui pgt dei Comuni per evitare che vengano ‘sanati’ luoghi di culto abusivi. L’ ordine del giorno nel dettaglio, “impegna la Giunta a verificare che nei pgt dei Comuni lombardi siano escluse eventuali sanatorie dei luoghi di culto e a verificare che nei pgt dei Comuni lombardi siano rispettati i criteri stabiliti dalla legge regionale 2/2015 per l’individuazione e le modalità di realizzazione dei luoghi di culto“. “Visto che ci sono Pgt che consentono abusivismo e visto che al comune Milano sappiamo che si sta cercando di sanare luoghi abusivi, noi chiediamo alla Giunta di controllare perché le regole devono valere per tutti“, ha spiegato il capogruppo di FI Gianluca Comazzi presentando il documento, mentre per il leghista Massimiliano Bastoni “l’obiettivo è impedire che vengano sanate moschee come quella di via Maderna a Milano che non hanno nessun tipo di autorizzazione“. La consigliera Pd Carmela Rozza ha invece spiegato l’astensione del suo gruppo affermando che “bisogna rispettare le regole“. “Noi rispettiamo le leggi anche se non ci piacciono al contrario di qualcuno che sta al Governo e le rispetta solo quando gli piacciono“, ha aggiunto definendo però “strumentale” da parte della maggioranza la presentazione e la formulazione dell’odg.  

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Fra mille distinguo il no della Regione ai fondi per i Navigli

Il Consiglio regionale dice ‘no’ allo stanziamento di 50 mln per il progetto di riapertura dei Navigli. In Aula è stato infatti bocciato un emendamento al bilancio di previsione, presentato da Michele Usuelli (+Europa) in cui si chiedeva lo stanziamento, da suddividere in tre annualità, con 10 mln per il 2019, 20 mln per il 2020 e altri 20 mln per il 2021, all’interno del macrocapitolo sulle risorse per le ‘Vie d’acqua lombarde’. A favore hanno votato +Europa, Pd e Lombardi Civici Europeisti. Contrari invece il M5S e di fatto tutta la maggioranza di centrodestra con Lega e Forza Italia. Con l’emendamento di +Europa per lo stanziamento di 50 mln di euro si proponeva “il pieno coinvolgimento di Regione Lombardia nel progetto di riapertura del tratto milanese del sistema dei navigli lombardi, attraverso un consistente stanziamento per la progettazione e la realizzazione delle opere“. L’impegno, veniva poi specificato nel testo “è correlato ad analoga iniziativa del Comune di Milano che ha previsto, nel bilancio di previsione in corso di approvazione, l’importo di 150 milioni di euro per il triennio“. I giorni scorsi proprio sulla riapertura dei Navigl ic’era stata la polemica tra il Comune e il ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli che aveva definito la riapertura dei Navigli “una sciocchezza“. A favore del ripristino delle vie d’acqua si era invece espresso il vice premier Matteo Salvini. Stamane in Aula al Pirellone il voto contrario invece anche del gruppo della Lega all’emendamento di +Europa per lo stanziamento dei fondi. Un no, spiega il Carroccio, non alla riapertura in generale ma dettato dal fatto che “si tratta di fondi che andrebbero a finanziare il progetto portato avanti dal sindaco Sala, per noi inaccettabile e limitato“. “E’un po’contraddittorio. Lo ripeto, io voglio andare avanti sul tema Navigli ma lo voglio fare con buon senso. Contavo molto sull’aiuto della Regione. Vediamo un po’ a Valle di questa bocciatura cosa si può fare. Ne parlerò con Fontana“. E stato il commento alla notizia della bocciatura del Sindaco Sindaco Giuseppe Sala, che ha poi osservato: “Mi pare che dicano chiediamo fondi europei. Ma quello lo stiamo già facendo anche noi da tempo. Ho parlato anche con la commissaria che si occupa di questi possibili finanziamenti, ma non è facile. Quindi non è una bella notizia. Ne parlerò con Fontana“.  Il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul ha così commentato il voto: “La maggioranza di centrodestra in Regione ha dato uno schiaffo alla città di Milano, ma soprattutto ha smentito platealmente Salvini. – concludendo – La riapertura dei navigli è un grande progetto per Milano e Lega, Forza Italia e alleati hanno deciso di disimpegnare la Regione, seguendo più il ministro Bonisoli che il vicepremier. Quelle di Salvini erano parole, il voto di oggi è un fatto.” A chiarire il pensiero di Forza Italia ci ha invece pensato Gianluca Comazzi, capogruppo degli azzurri in Regione Lombardia  “Come abbiamo spiegato più volte durante il dibattito pubblico sulla riapertura dei Navigli, Forza Italia è contraria al progetto presentato dalla giunta Sala, che presenta numerose criticità; per questo motivo, oggi abbiamo espresso parere contrario all’emendamento presentato da +Europa in Consiglio regionale”, precisando “Difatti, la proposta di Usuelli era speculare a quella presentata dal Pd milanese, che troviamo palesemente inadeguata. Quel progetto, anziché riaprire i Navigli, riporterebbe a galla cinque vasche scollegate tra loro, causando enormi problemi di viabilità e un esborso ingente di risorse che potrebbero essere utilizzate in ben altra maniera”. Una posizione che non deve essere sembrata abbastanza netta ad Alessandro De Chirico, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, che ha tenuto a precisare “Per chiarire ogni equivoco che potrebbe generarsi leggendo i comunicati di alcuni miei colleghi in merito alla riapertura dei Navigli, sottolineo che Forza Italia è contraria sia alla riapertura parziale, sia a quella totale. Stiano tranquilli i cittadini – conclude De Chirico – su questo tema Forza Italia è convintamente dalla loro parte.“

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Partite le iniziative della Regione per il Natale

Hanno preso il via ieri le iniziative della Regione per il Natale. Dalle ore 10 alle 18 il Belvedere di Palazzo Lombardia, al 39esimo piano, è stato aperto al pubblico per un’esposizione di Presepi realizzati dai bambini nell’ambito del progetto “Realizza il tuo presepe” promosso da Assogiocattoli. Alle ore 15, invece, in piazza Città di Lombardia, è stata inaugurata la pista di pattinaggio sul ghiaccio con uno spettacolo durante il quale sisono esibiti alcuni pattinatori dell’Agorà, la scuola di ghiaccio di Milano, e dell’Hockey Milano RossoBlu. Al termine dello spettacolo la pista dè rimasta aperta aperta al pubblico fino alle 21. Alle 16, all’Auditorium Testori, si è svolto il concerto dell’Orchestra Sinfonica ‘La Nota in più’ dell’Associazione ‘Spazio autismo onlus’ di Bergamo. L’esposizione ‘I presepi dei bambini’, aperta fino all’Epifania, nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alle Politiche sociali, abitative e disabilità della Regione Lombardia, guidato da Stefano Bolognini, e Assogiocattoli. Grazie al materiale da loro messo a disposizione e al coinvolgimento di otto strutture del territorio lombardo (ospedali, enti e associazioni) i bambini hanno potuto divertirsi dando sfogo alla creatività e stare insieme in un progetto comune. “Voglio ringraziare Assogiocattoli – ha detto Bolognini – per la preziosa collaborazione offerta nell’organizzazione di questa bella e significativa iniziativa in prossimità del S. Natale. Un’occasione di coinvolgimento, attenzione e insieme di sensibilizzazione non solo verso i temi della disabilità, ma anche verso tutte quelle situazioni di fragilità che bambini ricoverati per terapie e cure nei reparti di pediatria degli ospedali stanno affrontando. Il gioco è lo strumento di inclusione sociale per eccellenza perché favorisce nel modo più semplice e spontaneo tutti i processi di relazione tra persone e contribuisce allo sviluppo delle migliori condizioni di autonomia personale e mobilità dei bambini con disabilità“.

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Regione, maggioranza risicata per la mozione che prolunga la “pacchia” agli immigrati

E’ stata approvata ieri in Regione Lombardia, con una risicata maggioranza (34 voti favorevoli, 32 contrari e 1 astenuto) una mozione della Lega che concede una maggiore premialità nei bandi ai comuni che non fanno ricorso a profughi ma a professionisti. Il provvedimento, che ha rischiato di spaccare la maggioranza,  come dimostra l’esito del voto, è stato contestato, o comunque male digerito anche da molti di quelli che ne fanno parte, come nel caso della Consigliera del gruppo Misto Viviana Beccalossi: “Trovo incoerente questa mozione che dice il contrario di quello che avete sempre detto” ha infatti detto in aula rivolgendosi ai colleghi della Lega, proseguendo, “Mi trovo in difficoltà perché molte volte ho condiviso i pareri di chi criticava il ciondolare di chi é in attesa dell’approvazione della richiesta d’asilo e ho invece condiviso il fatto che queste persone vengano usate per fare del bene“. Secondo Dario Violi, Consigliere Regionale del M5S, si tratta di una “mozione assolutamente inutile” che “non tutela le imprese e rischia di fare uno sgambetto al volontariato“. Secondo il grillino sarebbero gli stessi florovivaisti a confermare che “che non subiscono la concorrenza di lavoretti volontari” concludendo “Non ci si può lamentare che i profughi stiano tutto il giorno con le mani in mano e poi vietare loro di mettersi a disposizione della collettività“. Per il Consigliere Regionale del Pd Pietro Bussolati l’approvazione della mozione “rimarrà una pagina nera del Consiglio regionale“, che “colpisce i sindaci e rende più difficile il lavoro del volontariato e della cittadinanza attiva“, sentenziando infine “i leghisti hanno un problema con il buon senso”. Favorevoli invece Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura e ai Sistemi verdi della Regione Lombardia “Piantare e potare piante richiede professionalità e formazione ed è un lavoro che va pagato” e Gianluca Comazzi, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale  “per attività come la cura del verde pubblico, riteniamo fermamente che sia necessario premiare le competenze e la professionalità dei lavoratori“, che però precisa di ritenere auspicabile che “i richiedenti asilo siano impiegati in attività di volontariato, preziose per la collettività“. Contraria anche Cgil Lombardia, che ha commentato il voto con una nota in cui si legge: “La maggioranza del consiglio regionale ancora una volta si impone sulle scelte degli enti locali e lo fa strumentalmente con la scelta di non favorire i processi di inserimento e integrazione” precisando che quelle svolte dai profughi sono “attività di affiancamento ai lavoratori impegnati in tali attività, tese all’apprendimento di esperienze e professionalità spendibili in futuro“. Secondo CGL, la scelta della Regione discende dal “Decreto Salvini” che  “ha modificato sostanzialmente le norme precedentemente in vigore che consentivano ai richiedenti la protezione internazionali di frequentare i corsi di formazione professionale” concludendo “Da una parte si rivendica autonomia, dall’altra questa maggioranza regionale continua nella sua opera di centralizzazione delle scelte, soprattutto quando si tratta di imporre scelte politiche discriminatorie”. Sulla questione si è espresso anche l’Assessore Comunale alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, secondo cui “i leghisti vogliono che i profughi non si integrino in alcun modo, nemmeno attraverso azioni volontarie, li vogliono lì col cappellino a fare l’elemosina. Per poi gridare all’invasione“. “Le iniziative per l’integrazione vanno sempre sostenute. E ci vuole un piano nazionale, non un divieto regionale” prosegue quindi Majorino, definendo “giusto” il modello applicato a Milano, che impiega “insieme disoccupati e richiedenti asilo” coinvolgendo i primi “con borse lavoro di 400 euro mensili” e i secondi “a titolo volontario“. L’esponente del PD precisa che  “Questo tipo di iniziative non deve mai portare a forme di lavoro precario o alla sottrazione di lavoro per chi lo deve innanzitutto realizzare” concludendo “Il leghista vuole il migrante per strada. Poverissimo. In grado di alimentare l’allarme sociale permanente, per poi lucrarci sopra“.

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Regione, finanziati i progetti per migliorare i servizi nei quartieri di edilizia pubblica

È stato approvato dalla Giunta regionale, un finanziamento di 4.151.155 di euro (a valere sul POR FSE 2014-2020) a copertura degli ultimi 18 progetti, sui 33 approvati il 23 maggio 2018, orientati a migliorare i servizi abitativi nei quartieri di edilizia residenziale pubblica. “L’obiettivo – spiega l’Assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità Bolognini  – è favorire la coesione sociale e la legalità nei quartieri popolari, per contrastare il disagio abitativo e l’abusivismo, attraverso dei laboratori che si propongano come modelli innovativi. I progetti, in particolare, sono rivolti ai nuclei familiari che vivono un disagio abitativo nei quartieri e ai soggetti più fragili, per favorire la loro inclusione lavorativa“. Per quanto riguarda la città di Milano, questi i progetti finanziati: ‘Laboratorio sociale Giuffrè-Villani’ (Milano), 249.694 euro; ‘ Ronco Solidale’ (Paullo/MI) 229.777,76 euro; ‘Fun lab: Fortificare le autonomie, Unificare gli intenti, Neutralizzare l’isolamento sociale’ (Rozzano/MI), 221.404 euro; ‘San Pietro: abitiamo il Sociale’ (Cornaredo/MI), 183.263 euro; ‘Cambiare i colori del quartiere: Case Rosse laboratorio del cambiamento’ (San Giuliano Milanese/MI), 230.491 euro; ‘Quartiere Lavagna: disegnare nuovi scenari di inclusione sociale’ (Corsico/MI), 251.926 euro; ‘Valverde: quartiere attivo e solidale’ (Canegrate/MI), 198.823 euro; ‘Progetti sociali di quartiere’ (Trezzano Sul Naviglio/MI), 225.787 euro; ‘Settimo piano: vicini di casa’ (Settimo Milanese/MI), 251.986 euro.

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