Romano la Russa

La Russa (FdI): “Onore ai caduti di Nassirya”

La Russa (FdI): “Onore ai caduti di Nassirya”. “Oggi ho partecipato alla Commemorazione del XIX Anniversario della strage di Nassiriya, il più grave attentato subito dalle truppe italiane nel Dopoguerra il 12 novembre 2003. Furono uccisi 19 patrioti, tra carabinieri, militari dell’Esercito e civili, 19 vite sacrificate per onorare e difendere i valori della libertà e della patria”. Sono le parole di Romano La Russa, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, intervenuto questa mattina alla Commemorazione del XIX Anniversario della strage di Nassiriya nei Giardini di piazza Sant’Ambrogio.

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Romano La Russa: anche Ornella Vanoni vittima di una buca in strada

“Torno a denunciare la pessima manutenzione delle strade e dei marciapiedi di Milano. A farne le spese nei giorni scorsi è stata Ornella Vanoni, artista che stimo e che, insieme a Mina, ha segnato con le sue canzoni la mia gioventù. Vanoni, che ha definito ‘disastrati’ e causa di ‘incidenti’ i marciapiedi della città, è l’ennesima vittima dell’inefficienza dell’amministrazione comunale di centrosinistra, totalmente incurante della sicurezza di chi transita sulle strade cittadine, che troppe volte si rivelano un’insidia pericolosissima per pedoni, ciclisti e automobilisti. Palazzo Marino, tra l’altro, vanta numerose cause giudiziarie per incidenti su strada dissestata: anziché chiedere scusa e risarcire immediatamente le vittime, procede imperterrito con i contenziosi. Bel modo di tutelare i cittadini!”. Così l’assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Romano La Russa, commenta la notizia dell’incidente della cantante Ornella Vanoni, che negli scorsi giorni si è ferita cadendo su un marciapiede malmesso a Milano. “Più di un mese fa – continua l’assessore – avevo denunciato la pericolosità del pavé in via Ludovico il Moro, in Corso Porta Romana, in zona Navigli e in viale Premuda, una pavimentazione traballante e scivolosa che compromette la sicurezza stradale di ciclisti e motociclisti, specialmente nei giorni di pioggia. Anche nell’affrontare questa problematica, il Comune non si è smentito: se n’è lavato le mani, esponendo semplicemente un cartello di ‘pericolo stradale’ in via Ludovico il Moro”. [the_ad id=”36270″]

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La Russa: “Il Pd si accorge solo ora che l’accoglienza di minori stranieri è un problema”

La Russa: “Il Pd si accorge solo ora che l’accoglienza di minori stranieri è un problema”. “Il Pd faccia un mea culpa, anziché puntare il dito. Dopo anni di lassismo e di sfrontato permissivismo, il Pd si accorge soltanto ora, all’indomani della vittoria del centro destra, che l’accoglienza dei minori stranieri costituisce un problema per il nostro Paese. Ancora una volta, emerge in tutta la sua limpidezza l’ipocrisia della sinistra, che sceglieva di tacere quando Regione Lombardia denunciava una situazione fuori controllo in relazione all’arrivo e alla gestione degli immigrati minorenni”. Così l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa, commenta la lettera del Consigliere regionale Matteo Piloni (Pd) indirizzata a Regione Lombardia, nella quale lo stesso Piloni denuncia criticità sulla gestione dell’accoglienza di minori stranieri in Lombardia e, in particolare, a Cremona, dove, secondo quanto afferma, esiste ‘una rete criminale’ e dove ‘la situazione è diventata completamente insostenibile’ e incontrollabile. “Oggi a Milano – continua l’assessore – è stato arrestato il ladro 12enne di nazionalità marocchina, famoso per la sua indole criminale, dimostrata in Italia e all’estero. In meno di tre settimane era stato fermato cinque volte da Polizia e Carabinieri ed era stato temporaneamente recluso in varie comunità di protezione e in un ospedale, da cui regolarmente riusciva a fuggire. È l’ennesimo caso di cronaca che testimonia una gestione dei minori stranieri assolutamente fuori controllo. Ma non è una novità: stiamo semplicemente raccogliendo i frutti della pessima gestione della questione da parte dei governi di sinistra e dell’inefficienza del ministro Lamorgese. Una sinistra risibile, che sta tentando, in extremis, di salvarsi la faccia, appellandosi all’istituzione regionale, una delle poche che da anni si batte per mettere in luce la crisi e la mala gestione dell’accoglienza di bambini e ragazzi, dopo anni di silenzio e disinteresse. In pratica, predicano bene, e razzolano male, sperando di scaricare il peso della propria inadeguatezza e incompetenza sul futuro governo”.

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Respinta la mozione di censura a Romano La Russa

È stata respinta con 48 voti su 72 la mozione di censura all’assessore lombardo alla Sicurezza, Romano La Russa, che chiedeva di “revocare la nomina ad assessore regionale”, per “un atto di celebrazione del fascismo”, a prima firma del capogruppo del Pd, Fabio Pizzul, e sottoscritta da numerosi esponenti di tutti i gruppi di minoranza. Durante il dibattito era assente il presidente della Regione Attilio Fontana. Il provvedimento era arrivato dopo che l’assessore La Russa, in occasione dei funerali del cognato ed esponente di destra Alberto Stabilini, aveva partecipato al rito del ‘presente’. “Immediatamente ho chiesto scusa a chi si è sentito offeso perché ho compreso l’inopportunità del gesto, che ha danneggiato più di chiunque altro il mio partito. E sono scuse che rinnovo oggi con ancora più convinzione, se ce ne fosse bisogno”, ha detto Romano La Russa, durante la discussione in Consiglio regionale. ANSA [the_ad id=”36270″]

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Romano La Russa: Regione ripristina servizio poliziotti in pensione

Questa mattina l’Assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Romano La Russa, ha incontrato, insieme all’Assessore alla Casa e all’Housing Sociale, Alan Rizzi, i vertici di Aler Milano e i volontari dell’API (Associazione Poliziotti Italiani) che da lunedì, per la prima volta, entreranno in servizio nel quartiere Aler di San Siro, grazie a Regione Lombardia e, in particolare, all’Assessorato alla Sicurezza, che ha finanziato, oltre alle videocamere di sorveglianza e alla guardiania, questo progetto, prossimamente attivo anche in altri quartieri popolari di Milano. “Questi ex agenti, fortemente voluti dal mio assessorato, avranno un occhio privilegiato su quello che accade nel quartiere popolare di San Siro, che fungerà da apripista per un progetto più ampio – commenta l’Assessore La Russa – Privilegiato perché sono uomini con una lunga esperienza nel settore della sicurezza, che dalla prossima settimana monitoreranno le strade, allontanando eventuali soggetti pericolosi o che possono arrecare fastidi e mantenendosi in costante contatto con le Forze dell’Ordine”. “L’idea di mettere naturalmente a disposizione della cittadinanza i Poliziotti in Pensione non è nuova – continua La Russa – nel 2010 la Giunta comunale, allora di centrodestra, guidata da Moratti, aveva collocato le pettorine gialle e blu a bordo delle linee metropolitane, per garantire un servizio di trasporto pubblico sicuro ed efficiente. Un presidio essenziale e funzionante, poi smantellato dal centrosinistra”. “Aler si sta mobilitando fino all’inverosimile per controllare i quartieri popolari più problematici della città, anche se l’autorità preposta sarebbe la Polizia Locale, che tuttavia se ne mantiene alla larga per volere del sindaco Sala, come fossero zone franche della città. Proprio oggi Aler ha sgomberato un appartamento in un caseggiato popolare al Giambellino, illecitamente occupato da inquilini rumeni. Mi auguro che il Comune, allergico a tutto quello che riguarda le divise, prenda esempio dall’iniziativa dei Poliziotti in Pensione, replicandola negli altri quartieri” conclude La Russa. L’Assessore Rizzi definisce l’iniziativa “un servizio utile che aiuterà Aler Milano a controllare le proprie case, prevenendo anche le occupazioni abusive”. “Grazie all’attività governativa di Regione Lombardia da sempre lungimirante – continua Rizzi – questo presidio viene ripristinato proprio perché convinti che la sicurezza soprattutto in zone difficili della città sia un diritto inviolabile per la vita. Ciò che noi ripristiniamo la giunta del Comune di Milano nel 2014, nonostante il riconoscimento dell’Ambrogino d’oro, scelse incredibilmente di abolire”.

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La lettera di Romano La Russa ai consiglieri regionali

La lettera di Romano La Russa ai consiglieri regionali. Cari colleghi, trovo doveroso scriverVi per chiarire la mia posizione in merito al video e alle notizie diffusi nelle ultime ore, capaci di creare parecchio rumore per nulla. Era il funerale di mio cognato, fratello gemello di mia moglie Donatella, entrambi conosciuti all’età di 16 anni, negli anni di militanza politica giovanile. Da allora, ci ha legati un’amicizia lunga una vita intera. Alberto non era un estremista, come oggi è stato erroneamente definito dalla stampa, ma un semplice esponente di destra. Appassionato di politica fin dagli anni Settanta, era un uomo discreto, umile e sempre dalla parte degli ultimi, come è stato ricordato anche dal sacerdote durante il rito religioso in Chiesa. Nessuno, men che meno lui, avrebbe voluto, alla sua morte, tanta pubblicità e una tale strumentalizzazione. Mi dispiaccio profondamente e chiedo scusa se qualcuno si è sentito incomprensibilmente offeso. Non è stato commesso alcun atto illecito, come fior di sentenze di numerosi tribunali confermano. I fatti oggetto dell’odierna polemica sono lontani anni luce da tutto ciò che può essere accostato al fascismo. Si è trattato dell’ultimo saluto destinato a una vita che è volata in cielo, nel cordoglio dei cari e degli amici fraterni e nel rispetto delle sue ultime volontà. Ritengo che non dovrebbe essere lecito voler scegliere per altri quale sia l’addio più corretto da dedicare a chi ci ha tristemente lasciato, né insegnare come si debbano mostrare le proprie emozioni, filmare e poi strumentalizzare un atto d’amore nei confronti del defunto. Un gesto che ho cercato comunque di evitare in tutti i modi, come confermano le stesse immagini e i video, che forse potrebbero essere fraintesi. Ma questa è la realtà, ho tentato inutilmente di farli desistere. Concludo con l’auspicio che, in un Paese come il nostro, fatti privati non debbano essere giudicati da una presunta e ipocrita supremazia culturale. Vi ringrazio per l’attenzione e Vi chiedo di aiutarmi lavorando tutti insieme per risolvere i problemi reali dei cittadini lombardi e d’Italia. Con stima, Romano La Russa

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