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Milano Calcio City, Sala pensa al futuro del Meazza

Un progetto che renda San Siro due stadi in uno. È quanto ha rilanciato dalla Triennale di Milano Beppe Sala, ospite di Milano Calcio City. “Per le grandi città del mondo lo sport importa moltissimo. Per Milano è il calcio. Le grandi città che vogliono essere internazionali, aperte e attrattive, devono sfruttare tutto. A Milano, oltre che con la moda e con il design, dobbiamo farlo anche con il calcio”, ha detto il sindaco, rimarcando come lo stadio cittadino non sia un’attrazione turistica, come invece avviene in città come Madrid e Barcellona. La soluzione potrebbe essere un progetto di ristrutturazione del Meazza, che garantisca a ciascuno dei due club meneghini una porzione esclusiva del palazzetto, con un proprio ingresso, una propria tribuna d’onore, propri spogliatoi e un proprio ristorante. “Da sindaco  faccio il tifo perché San Siro migliori e venga adeguato. Poi le squadre potranno decidere se farsi un loro stadio, ma io sono affezionato a San Siro e spero che torni presto a essere la ‘Scala’ del calcio”. Uno stadio attrattivo, secondo il sindaco, deve avere anche un museo del calcio adeguato. “Il museo del calcio di San Siro fa numeri impressionanti, ma pensate cosa farebbe se ci fosse un museo come si deve”, ha osservato Sala. A dialogare con il sindaco alla Triennale di Milano c’erano il presidente Stefano Boeri, lo chef Davide Oldani, Fabio Capello e Linus. “Io sono ancora molto legato a un’idea forse un po’ nostalgica dello stadio dove si va solamente per vedere la partita, dove non si va a mangiare, perché si è troppo concentrati a vedere la partita”, ha osservato Stefano Boeri. “Mi piace anche l’idea del sindaco che San Siro diventi due stadi in uno”. Su questo è intervenuto anche Fabio Capello, a lungo allenatore del Milan, che ha osservato: “Mentre a Milanello ci si sente a casa, a San Siro ci si sente in un condominio”.

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Prefettura blindata per Salvini, Sala infastidito

Si è riunito questa mattina in Prefettura il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, cui partecipano tutti i prefetti lombartdi su invito del Ministro Salvini. Tema della riunione il censimento degli occupanti abusivi e conseguente recupero dei relativi appartamenti e immobili di edilizia pubblica, in base alle direttive della circolare che porta il nome del ministro stesso. In occasione dell’arrivo del titolare del Viminale la Prefettura è stata “blindata” chiudendo corso Monforte e tutte le strade che portano al palazzo del governo con un forte dispiegamento di forze dell’ordine. Una situazione sgradita al Sindaco Sala che se ne è immediatamente lamentato: “Vedere Milano e le sue strade bloccate è qualcosa che mi dà molto fastidio, non ho mai visto una situazione del genere“.  Per poi chiosare stupito, “Addirittura il divieto di transito perché viene un ministro Se questa è la situazione attuale ce ne faremo una ragione” e concludere “Non è certo questo il modello di Milano che voglio io“.

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No Salvini Night, Bassi: evento non autorizzato, cosa ne pensa Sala?

Vorrei sapere cosa ne pensa il sindaco Sala del ‘No Salvini Night’. Questo in sintesi il pensiero del presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi, in relazione alla manifestazione che si terrà il prossimo 29 settembre al Parco Formentano di Largo Marinai d’Italia. “Cosa ne pensa il sindaco Giuseppe Sala della ‘No Salvini night’ annunciata sui social da giorni da Casc Lambrate sui social network? si chiede Bassi – “Venuto a conoscenza dell’evento lunedì scorso ho scritto all’assessore Anna Scavuzzo per avere informazioni al riguardo, soprattutto sotto il profilo delle autorizzazioni. Naturalmente, come spesso avviene, la vice-sindaco non mi ha degnato di alcun riscontro. Lo stesso ha fatto il comandante della Polizia Locale Marco Ciacci“. Bassi prosegue denunciando: “Da quanto però ho appreso da altre fonti, tale manifestazione non ha alcun genere di autorizzazione, né da parte della Questura, né da parte del Comune o della Polizia Locale  Si annuncia musica fino alle 3 del mattino, spritz e salamelle, ma nessuno degli organizzatori pare abbia chiesto il permesso per fare cose del genere. Faccio presente che stiamo parlando di un parco pubblico, dove tali attività, oltre a recare disturbo alla cittadinanza, possono causare danni alle alberature, al verde, alle strutture pubbliche che insistono sull’area“. Possibile, si chiede Bassi, “che l’amministrazione non abbia nulla da dire in proposito? Parlo della stessa amministrazione che chiede l’occupazione del suolo pubblico anche quando sono i Municipi a organizzare eventi negli spazi pubblici del territorio…“. Il tema della festa, fa poi presente il Presidente Bassi, “palesa in maniera evidente delle finalità politiche. Non ho ancora letto una presa di posizione del sindaco di Milano, sempre così attento ad esprimere il suo pensiero quando è la destra a scendere in piazza. Magari sono sfuggite a me, oppure è lui ad essere un po’ distratto su quanto avviene in città fuori dalla cerchia dei Bastioni. In ogni caso, sarebbe cosa buona e giusta che, anche su un fatto di questo genere, battesse un colpo“.

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Sala: servono soluzioni per Olimpiadi e “Tempo di libri”

Il sindaco Sala, prima della presentazione della stagione 2018/2019 di Fondazione Feltrinelli, ha parlato di Olimpiadi e Tempo di libri. Per quanto riguarda le Olimpiadi, si è detto convinto che dal Consiglio dei ministri di stasera uscirà una risposta da parte del Governo e che senza un appoggio dell’esecutivo i Giochi Milano-Cortina non si potranno fare. “Da quello che ne so stasera c’è un Consiglio dei ministri, credo che in modo inequivocabile dovranno dire, partendo a breve la delegazione del Coni per Buenos Aires, con che opzione va in tasca, A me risulta che le nostre due regioni, se si andrà avanti con Milano e Cortina, sono disponibili a garantire“. Precisando: “Poi però c’è da costruite il tutto. Noi siamo pronti, è chiaro però che senza l’ok del governo non si può fare“. Sul destino di “Tempo di libri”, la fiera dell’editoria milanese, in diretta concorrenza con quella torinese che, dopo il rifiuto di una fusione tra le due kermesse, rischia di saltare, ha detto: “Vediamo  Quello che mi pare di capire dalla nostra fiera è che c’è il tentativo di cercare delle formule diverse, sempre parlando di libri, ma trovando una formula che non obblighi gli editori a rifare la stessa cosa a Milano e Torino“. Aggiungendo, “Ci stanno lavorando e li incontrerò presto, però la via maestra è un po’ questa, trovare formule diverse“.

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Sala: pronto a chiudere i campi rom, parlerò con Salvini

Il fuoco di fila di contestastazioni scatenato dagli esponenti del centrodestra milanese in seguito al secondo incendio doloso che si è scatenato nel giro di pochi giorni nel campo rom di via Bonfadini, ha indotto il Sindaco Sala a pronunciarsi in proposito. Lo ha fatto confermando di essere aperto all’idea di chiudere i campi rom, annunciando che, “Venerdì abbiamo un incontro con il ministro Salvini. Si parlerà di sgomberi e non solo. Quindi sarà anche l’occasione per fare il punto” per poi precisare “in principio, come ho detto più volte, non mi dispiace l’idea che i campi vengano chiusi. D’altronde ce lo chiede anche l’Europa. Però va trovata anche una soluzione“.

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