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Matteo Salvini si è dimesso da Consigliere Comunale

Matteo Salvini ha protocollato questa mattina all’ufficio di presidenza le sue dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale. Sono passati 25 anni, da quando, nel 1993, appena ventenne, entrò per la prima volta a Palazzo Marino con il Sindaco Formentini Sindaco e da allora – salvo due brevi interruzioni – ha trascorso più di vent’anni sui banchi del Consiglio della città dove è nato. Lo sostituirà il primo dei non eletti leghisti: Gabriele Abbiati , ex consigliere di Zona 9 attualmente funzionario in Consiglio Regionale.

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Rete studenti appende striscioni contro Salvini

La Rete Studenti di Milano ha appeso, la scorsa notte, alcuni striscioni davanti a licei e a istituti della città con lo scopo di compiere “un’azione di denuncia contro il piano Scuole sicure del vice-premier Matteo Salvini e in contrasto con le dichiarazioni della vice-sindaca, con delega alla sicurezza, Anna Scavuzzo“. Gli striscioni esposti nelle scuole Berchet, Leonardo, Boccioni, Verri, Tito Livio, Cattaneo e Vittorio Veneto sono stati decorati con una rete metallica, “simbolo di chiusura e controllo, e del nastro bicolore, rosso-bianco e giallo nero, per ricostruire simbolicamente una scena del crimine”. Rete studenti afferma che “Milano è prima in repressione” e mentre “l’80% dei fondi è usato per la repressione e meno del 20% per dei percorsi di approfondimento, seppur i dati dicano che in questi anni l’approccio repressivo sul tema delle sostanze, questione centrale soprattutto tra i giovani, non abbia portato a risultati positivi“.

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Sicurezza: Sala chiede aiuto a Salvini, reazioni e commenti

Come era prevedibile, la richiesta d’aiuto in tema di sicurezza, rivolta dal Sindaco Sala al Ministro Salvini, ha causato molte e contrastanti reazioni. “E’ milanese e conosce la città, quindi conto su un aiuto” sono state le parolepronunciate ieri mattina il primo cittadino, riferendosi all’esponente leghista e prima di sera in molti hanno espresso loro opinone su questa affermazione. Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia, esordisce con ironia “Ogni tanto Sala pensa di essere ancora direttore generale del centro destra” probabilmente perché la stessa “allucinazione che ha colpito Marcora ha colpito anche lui”.  Per l’ex vicesindaco è assurdo che Sala chieda aiuto al ministro degli Interni, quando lui è “il diretto responsabile della Polizia Locale, che in prima persona ne nomina il Comandante”, un atteggiamento che “sancisce il deprofundis sulla sicurezza“. L’esponente di fratelli d’Italia conclude sostenendo che oggi secondo il Sindaco la sicurezza si affronta “con 4 concerti qualche dibattito e una salamella. Probabilmente per evitare di inimicarsi sindacati amici si preferisce ignorare i propri poteri e le proprie prerogative, alzando bandiera bianca e chiedendo aiuto a Roma”. Secondo Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, Sala “ammette candidamente il suo fallimento sulla questione“. L’ex forzista continua spiegando che per constatarlo “basta farsi un giro nelle periferie della città che sono allo sbando per toccare con mano i problemi della gente“, per poi chiedersi come mai in passato Sala non abbia rivolto lo stesso appello a Minniti e sottolineare “in Consiglio comunale il tema sicurezza non è praticamente mai stato affrontato“. La consigliera conclude quindi dicendo: “Mi fa piacere che si svegli ora e dica apertamente di aver trascurato la sicurezza di Milano nonostante le mille promesse e i mille annunci, ossessioni per le periferie incluse“. Meno severo invece il vicecapogruppo Forza Italia a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, secondo cui “È apprezzabile che finalmente il sindaco di tutti i milanesi chieda un aiuto in fatto di sicurezza” riconoscendo al sindaco di mettere “in luce una questione politica che il centrodestra ripete da anni: il problema della sicurezza“. L’azzuro è invece meno generoso con gli rappresentanti della sinistra a palazzo marino, cui si rivolge domandando: “chiederanno anche al sindaco di spostarsi nei banchi dell’opposizione?” per poi concludere “Noi invitiamo il sindaco ad andare avanti, certi che Salvini recepirà la richiesta di aiuto“. Il Consigliere Comunale e Regionale del Carroccio Massimiliano Bastoni, non offre invece nessun alibi: “La sinistra milanese è in cortocircuito, prima fa danni poi chiede aiuto a Salvini“. Il leghista quindi riassume, “Prima Marcora che si appella al ministro degli Interni per sgomberare il centro sociale Leoncavallo, poi Mirabelli che chiede aiuto a Salvini per il boschetto della droga, feudo di bande di spacciatori marocchini e infine lo stesso sindaco Sala che chiede al ministro di avere più vigili per strada” concludendo con il dire che la sinistra “si è finalmente resa conto che i suoi rappresentanti hanno miseramente fallito. Meglio tardi che mai. Peccato che a farne le spese, in tutti questi anni, siano stati in cittadini”. Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale dichiara invece:  “Ammettere i propri limiti è certamente un gesto che denota maturità, tuttavia crediamo che il problema stia nell’approccio ideologico e partigiano che questa maggioranza ha sempre adottato”. Per Comazzi “se si chiude un occhio di fronte alle occupazioni abusive dei centri sociali, se si lasciano interi quartieri in balia di bivacchi e degrado e non si dà mandato alle forze dell’ordine di intervenire in maniera decisa per paura che l’ala sinistra possa storcere il nas fare appello al buon cuore del ministro dell’Interno lascia il tempo che trova” concludendo  “E’ l’approccio che deve cambiare radicalmente, se si tiene alla sicurezza e al benessere dei milanesi”. A chiudere la carrellata, l’unica esponente di sinistra che si è espressa in proposito, la Consigliera Regionale del Pd Carmela Rozza, secondo cui  “Il centrodestra è per la sicurezza solo a parole, perché gli atti concreti non si vedono”. L’esponente del PD ha quindi aggiunto  “Ci saremmo attesi che nel decreto Sicurezza ci fosse un potenziamento del piano di assunzioni per le forze dell’ordine. Di tutto questo non c’è traccia. Assistiamo però a continue promesse del Ministro Salvini di nuovo personale, una per ogni città in cui va” concludendo “nella prossima finanziaria ci attendiamo un piano che sia almeno dieci volte quello che ha approvato il Governo precedente. La sicurezza non si fa con le chiacchiere, ma con i fatti”.

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Sala: sulla sicurezza conto nell’aiuto del milanese Salvini

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, mette da parte le divisioni politiche e si dice fiducioso in un aiuto sul tema sicurezza da parte del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “È chiaro che con Salvini ci sono tante cose che ci separano, ma è milanese e conosce la città, quindi conto su un aiuto”, ha spiegato il Sindaco, a margine del suo intervento al convegno sul futuro delle città, organizzato dalla rivista Domus in occasione dei suoi 90 anni, in cui ha parlato – oltre che degli aspetti positivi delle realtà urbane – anche su quelli critici, su cui bisogna intervenire, come verde e sicurezza. “Quello della sicurezza è un tema su cui non si arriverà mai a un punto finale. Ovviamente c’è la sensibilità dei cittadini, ovviamente nessuno si accontenta dei dati che dicono che i crimini sono in diminuzione”, ha spiegato. A una domanda sui mancanti fondi previsti dal decreto sicurezza per nuove assunzioni nelle Forze dell’Ordine e anche nella Polizia locale, il Sindaco ha risposto sottolineando anche quelle che – a suo dire – sono le colpe delle città, osservando: “Pensate al tema dei vigili. Anche le città hanno le loro colpe, perché hanno accettato il crearsi di una situazione negli anni in cui la quota parte dei vigili che sono per strada rispetto a quelli che sono negli uffici non è certo l’ideale. Però così è e indietro è difficile tornare. È chiaro che oggi avremmo bisogno di più persone in giro ed è chiaro che è quello che poi ci chiedono i cittadini. Sarà un dibattito interessante”.

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In centro manifestazione degli studenti contro Salvini

Si sono radunati alle 9.30 in largo Cairoli, per il primo sciopero dell’anno delle scuole milanesi e di li sono partiti formando un corteo che percorrerà tutto il centro città: via Cusani, Broletto, Orefici, Mazzini, Missori, Larga, Verziere, Porta Vittoria, San Damiano, Senato, Cavour, Repubblica, Vittor Pisani e Duca d’Aosta. La manifestazione organizzata da “Rete studenti” e dal collettivo “Casc Lambrate” ha come slogan “Salvini la pacchia è finita”. Il serpentone formato da numerose persone, che si è avviato mentre i giovani scandivano lo slogan “siamo tutti antifascisti”, è controllato a vista da Forze dell’Ordine e Polizia Locale. Per ora non si segnalano incidenti, salvo l’imbrattamento di alcune vetrine da parte di gruppi di autonomi e il traffico impazzito in tutto il centro cittadino. Il Corteo si è quindi concluso alle 13.00 circa in Piazza Duca d’Aosta senza che si verificasse nessun episodio degno di nota. Nel pomeriggio, Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto ha commentato la manifestazione accusando il Sala di doppiopesismo: “Dal centro alla zona della stazione Centrale il traffico è andato in tilt, come da previsioni: il sindaco Sala, che si era lamentato della chiusura di corso Monforte per il vertice in prefettura di settimana scorsa, ora non dice nulla?”. “Due pesi e due misure come sempre: quando a creare disagi sono i suoi amici la sinistra tace“. Per poi definire i manifestanti: “studenti che hanno sfruttato il venerdì per farsi il fine settimana lungo e antagonisti dei centri sociali che si sono scagliati contro la possibilità che la polizia faccia controlli anti-droga all’esterno delle scuole“. che, ha concluso “hanno imbrattato una vetrina di Benetton, oltre a protestare davanti a Zara e Assolombarda. Siamo all’assurdo: questi ragazzi della legalità proprio non vogliono saperne“.  

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Vertice in Prefettura, Salvini: lotta alla droga e controlli sui treni, riaprirà il CPR di via Corelli

“Ho raccolto gli spunti degli enti locali e su due temi mi sento d’impegnare il ministero: il contrasto allo spaccio di droga e la sicurezza dei treni“. Lo ha dichiarato il Ministro Matteo Salvini al termine della riunione del Comitato Provinciale dell’Ordine e Sicurezza, di questa mattina. “Il sindaco Sala ha presentato le criticità dello spaccio di droga, ovvero un preoccupante aumento di eroina e cocaina, che a un prezzo ridotto, hanno abbassato l’età media di consumo – ha dichiarato Salvini – Ho approvato un’iniziativa per le scuole sicure per un’opera di controllo e prevenzione, perché serve un intervento massiccio e risolutivo per il bosco della droga di Rogoredo, per restituirlo alla sua funzione originaria di parco“. Per quanto riguarda la sicurezza sui treni, il ministro ha aggiunto: “Se la Regione Lombardia mi rilascia un orario, i luoghi partenza e la destinazione delle tre o quattro linee più pericolose, organizzeremo pattuglie“. Il Ministro è quindi passato al tema immigrazione: “Sono in corso i lavori per la riapertura del centro di accoglienza di via Corelli, che vorremmo concludere entro fine anno, mentre altri 5 Cpr sono in costruzione in tutta italia. Contiamo di triplicare i posti nei centri per le espulsioni – concludendo – Per quanto riguarda l’allocazione di quelli che sono in via Corelli, potranno essere sistemati in luoghi già esistenti“. Salvini ha anche annunciato un piano straordinario per assumere nuovi agenti  in tutta Italia “uno sforzo da 400 milioni di euro” che alla città di Milano porterà “all’assunzione di 156 nuovi caposquadra sui 156 che servivano“. Infine il Ministro si è accomiatato dal Prefetto uscente Luciana Lamorgese facendole i complimenti per il lavoro svolto: “Grazie a Lamorgese per il buon terreno di lavoro che lascerà dopo di lei: si può sempre migliorare, ma il calo dei reati dell 8.7 per cento è un ottimo segnale“.

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