Grazie, ma no grazie: è questo il succo della lettera aperta pubblicata oggi su Libero indirizzata al direttore Pietro Senaldi, a Vittorio Feltri, a Pino Farinotti, e ai milanesi con cui Gabriele Albertini si è sfilato dalla corsa a sindaco di Milano per il centrodestra per motivi familiari. C’è stata, ha spiegato, la tentazione di accettare ma “mi sono fermato davanti alla mia famiglia ‘bicellulare’, (siamo solo in due a vivere insieme) ed a mia moglie non potevo infliggere un disagio, per Lei così insopportabile, per un terzo quinquiennio! Ecco allora, che, dopo averVi ringraziato, Vi chiedo scusa, miei Cari Concittadini!”. L’ex sindaco però non ha rinunciato a un colpo di scena: “se fossi stato candidato e se fossi stato eletto – ha rivelato -, ecco il mio primo atto, da sindaco di Milano: chiedere a Beppe Sala, d’entrare nella Giunta Municipale, come vicesindaco, d’unirsi a me nel Governo della Città, magari, accompagnato da alcuni assessori, suggeriti da Lui e/o dalle forze politiche responsabili che lo sostengono” perché siamo in “tempi particolari” e “gravi”. Secondo Albertini la città “sempre, anticipatrice di ogni ‘nuovo corso’, per l’Italia deve vivere la sua, immancabile rinascita, con una ritrovata, inusitata, potente, implacabile concordia delle Sue forze politiche e sociali, delle Sue imprese e dei Suoi lavoratori e di tutti i Suoi cittadini”. Rivelazione per cui il sindaco Sala ha ringraziato. “E’ un gentiluomo e non lo scopriamo certamente oggi. Ora però – ha aggiunto – mi attende una sfida impegnativa: convincerlo a votare per il suo futuro, mancato vice 🙂 “. “Sono mesi che cerco di costruire e unire il centrodestra in vista delle amministrative. A Roma e Milano avevamo i candidati giusti: Bertolaso e Albertini, ma altri hanno detto No per settimane e mesi e loro hanno perso la pazienza”: così il segretario della Lega Matteo Salvini ha commentato il passo indietro dell’ex sindaco di Milano. “Ora spero che chi non era d’accordo – ha aggiunto – abbia proposte alternative, perché sia nella Capitale che nel capoluogo lombardo possiamo e dobbiamo vincere. Entro poche settimane dobbiamo decidere”.