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Sardone: alzeremo barricate contro le sanatorie di Sala

“Le parole del sindaco Sala sono indegne per chi ricopre una carica così importante: parlare dei centri sociali come luoghi di cultura e aggregazione, facendo finta che quegli spazi non sono stati occupati abusivamente compiendo reati previsti dal codice penale, è una vergogna che Milano non si merita” lo afferma Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Dire che  – verranno applicate tutte le formule per cercare di evitare altri problemi – significa che il Comune di Milano sta dalla parte dei delinquenti che si impadroniscono di immobili pubblici e privati per farci affare senza pagare un centesimo di tasse, dei violenti che nei cortei imbrattano muri e sfasciano vetrini, degli anarchici e degli antagonisti di cui la nostra città non ha nessun bisogno, anzi”, attacca la Sardone, “Se Sala, il sindaco dell’illegalità – aggiunge –  e la sua maggioranza proveranno a mettere in atto una qualsiasi sanatoria, noi faremo le barricate sia in aula consigliare (se ci faranno tornare…) sia nelle piazze”. “Proprio in questi giorni sta andando in scena il classico Festival di San Siro, dove Cantiere e comitati vari impediscono gli sgomberi e occupano immobili e case popolari; settimana scorsa la Lega è stata minacciata di morte per un semplice presidio fuori dal Torchiera; il Macao, dove ho personalmente documentato in incognito lo spaccio di droga, e il Leoncavallo continuano a riempirsi le tasche con eventi e ristorazione; il Lambretta sta facendo dei lavori senza permesso per ampliare il centro sociale; al Giambellino e alla Barona i compagni sono stati beccati con le mani nella marmellata del racket delle occupazioni abusive. Potrei andare avanti fino a Ferragosto – conclude Silvia Sardone – a raccontare abusi e soprusi di questi figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari. È inutile che la sinistra tenti di legittimare questi personaggi tirando in ballo la questione della consegna delle spese durante l’emergenza: non c’è nulla di cui vantarsi nell’essersi affidati a dei delinquenti”.

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Rifugiato in Famiglia. Sardone (Lega): solo 27 immigrati accolti in 4 anni

“Dal 2016 al 2019, in quattro anni, appena 27 migranti sono stati accolti da famiglie milanesi nell’ambito del progetto “Rifugiato in famiglia” tanto caro all’ex assessore Majorino. In totale, solo 22 famiglie hanno accolto nelle proprie case richiedenti asilo provenienti dagli Sprar, altre 5 famiglie sono in attesa e 3 hanno sperimentato l’accoglienza due volte”, lo rende noto Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Dove sono finiti gli ultras dell’accoglienza indiscriminata? Come mai non si offre quasi nessuno per ospitare i migranti? Il modello Milano sventolato dal Pd che fine ha fatto? – si chiede la leghista –  Troppo facile riempirsi la bocca con l’integrazione, fare marce pro accoglienza e tavolate multietniche senza poi agire concretamente. Questi numeri che certificano oggettivamente l’ennesimo flop della sinistra sulle politiche sociali: fino a quando i compagni penseranno solo agli extracomunitari i risultati non potranno che essere questi, ovvero uno spreco di denaro pubblico (53.000 euro statali a rimborso dei 350 euro mensili erogati alle famiglie)”. “Mi chiedo perché il Comune di Milano continui su questa strada senza vie d’uscita, dimostrando di non avere minimamente il polso della città. – aggiunge –  Progetti di facciata come questo, solo per millantare attenzione verso gli immigrati quando la stragrande maggioranza di loro è lasciata allo sbando più totale (vedi stazione Centrale e periferie), non servono a nulla, anzi non fanno che accrescere la disparità di trattamento tra stranieri e italiani. Questo sì che è razzismo”, conclude la Sardone.

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Scritta nel Municipio 8: De Corato e Sardone attaccano Sala

“A giugno le sardine non avevano trovato un punto d’incontro con il Comune sul murales orizzontale da fare nella Biblioteca degli alberi. Due parole di troppo nel progetto dei pesciolini, ‘human’ e ‘migrant’, che avevano fatto tirare indietro Palazzo Marino. Ora, a distanza di nemmeno tre settimane, piazza Gramsci viene imbrattata proprio con la stessa scritta che non aveva ottenuto il consenso della Giunta meneghina”, lo afferma l’Assessore regionale alla sicurezza Riccardo De Corato, in merito alla scritta ‘human black migrant lives matter’ apparsa in una piazza del municipio 8 di Milano. “E dire che il Municipio in questione è della stessa maggioranza che governa la città, anche se dai fatti sembra quasi non si parlino – accusa De Corato – Oppure non vorremmo che fossero stati consigliati da qualche esponente del centrosinistra a Palazzo Marino. Gli insulti rivolti alla vicepresidente e assessore alla Cultura, Educazione e Sport del Municipio 8, Giulia Pelucchi, sono da condannare. Ma vorremmo anche da parte del Comune un chiarimento su una autorizzazione negata a giugno da Sala e concessa oggi da un suo Municipio. In cinque anni – conclude De Corato – zero deleghe, ma tante tolle di vernice!”. “Il Pd quando comincerà a pensare agli italiani? Quando si fermerà ad ascoltare le reali esigenze dei milanesi?”. Si chiede invece Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “Basta con queste opere politiche chiaramente a senso unico verso sinistra – continua la Sardone –  il Comune di Milano e il sindaco Sala devono rappresentare tutti i cittadini, non solo i loro amici amanti delle ong, dei clandestini e del business dell’accoglienza indiscriminata. Sono risorte pure le Sardine a supportare l’iniziativa del Municipio 8, che chiedono l’abrogazione dei decreti sicurezza: in pratica vogliono il caos, l’illegalità, per loro contano solo i diritti degli extracomunitari”. “Tra l’altro – conclude la Sardone – è abbastanza curioso che le scritte anti-razziste siano state promosse nel Municipio 8, una delle zone di Milano che più risente dei problemi legati all’immigrazione, tra il campo rom di via Negrotto, le baraccopoli a Musocco, i minimarket etnici di viale Certosa”. 

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Sardone: Milano terra di conquista per i rom

“Inutile negarlo: Milano è terra di conquista non solo per i rom che vivono nei campi della nostra città, ma anche per quelli di tutta la Lombardia come dimostrano gli ultimi arresti di nomadi che abitano nell’hinterland. Tra loro c’è pure Remi Nikolic, l’assassino dell’agente di Polizia Locale Niccolò Savarino che si è fatto appena cinque anni di carcere e 11 giorni dopo essere uscito ha subito messo a segno due rapine“, commenta Silvia Sardone europarlamentare e consigliere comunale della Lega, aggiungendo, “Mi auguro che possa tornare per un po’ di tempo dietro le sbarre, anche se purtroppo ci credo poco visto il trattamento di favore che gli è già stato riservato”. “Non posso però che constatare come il centro di Milano – continua la Sardone – i bei palazzi e gli attici di lusso tanto cari al Pd, siano nel mirino di bande di criminali molto spesso tutelati e coccolati dalla stessa sinistra che parla di integrazione, gli sospende il pagamento delle utenze, se ne frega se i minori non vanno a scuola e si fa prendere in giro dai rom che non pagano né affitti né bollette. Chissà – conclude – magari anche chi vive all’interno della cerchia dei Bastioni inizierà ad accorgersi della pericolosità delle politiche sociali della sinistra milanese”.

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Quartiere Adriano, Sardone (Lega): abbattuto un simbolo

“Ieri nel quartiere Adriano è stata abbattuta  l’ex torre piezometrica che da decenni era simbolo di questa zona e ricordo della storia industriale dell’area. L’assessore Maran si vanta in un post di Facebook per questo intervento, come se l’abbattimento di una torre che tra l’altro era possibile riqualificare sia qualcosa di cui vantarsi“, commenta Silvia Sardone, Eurodeputata e Consigliere Comunale della Lega a Milano, aggiungendo, “La giunta parla di tempo di cambiamenti quando, invece, come i cittadini del quartiere stanno facendo notare sotto il suo post su Facebook, i ritardi nei lavori in questo quartiere sono ormai una costante cronica“. “L’assessore ha evidentemente uno spiccato senso dell’umorismo – aggiunge sarcastica la Sardone –  se parla di “evidenti cambiamenti”. Il quartiere aspetta la piscina comunale da 10 anni. Lo stesso assessore aveva promesso, inoltre, che il prolungamento del tram sarebbe stato completato addirittura nel mandato Pisapia. In questo contesto manca ancora il completamento del parco, il centro polisportivo, la piscina, la scuola media, la segnaletica stradale, le pensiline alle fermate Atm. Inoltre la parte della Rsa destinata alle attività sociali e partecipative non ha ancora visto iniziare i lavori”. “Ormai il sindaco e gli assessori Maran e Granelli sono maestri di promesse non mantenute – conclude la Sardone – sono 10 anni che vendono lavori i cui ritardi sono sotto gli occhi di tutti!”.

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Rapinano bancomat e fuggono ne campo rom di Muggiano. Sardone: chiuderlo subito

Venerdì notte, hanno fatto saltare e rubato 63 mila euro in banconote da un bancomat di viale Liberazione a Corsico, il colpo, però, non è andato male perché una pattuglia dei Carabinieri in transito nella zona, udita la forte esplosione, è intervenuta mettendosi all’inseguimento dell’Opel Meriva e della Volkswagen Golf usate dai rapinatori. L’inseguimento si è concluso all’esterno del campo rom di Muggiano dove i ladri sono fuggiti a piedi facendo perdere le proprie tracce. All’interno dell’Opel Meriva sono stati ritrovati i 63 mila euro di bottino  la bombola a gas e l’innesco elettronico utilizzati per causare l’esplosione. “Penso – ha commentato Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega – che ormai non ci sia più nessuna ragione valida per tenere aperto il villaggio Martirano, un campo rom spacciato dalla sinistra come il migliore d’Europa”. “Questo episodio – ha aggiunto la Sardone – è solo l’ultimo di una lunga lista di criminalità e delinquenza, marchio di fabbrica del campo rom di Muggiano. Voglio ricordare ai buonisti di sinistra e che gli abitanti di questo campo pagano solo il 20% degli affitti, non si contano le discariche abusive appena all’esterno e i tanti pregiudicati che popolano l’area.a questo punto mi viene da chiedere: cos’altro deve succedere per far sì che il Comune di Milano metta fine a questa esperienza fallimentare e vergognosa?”, si chiede la leghista. “Mi auguro – conclude – che i ladri vengano presto identificati e arrestati: di questa gentaglia a Milano non ne abbiamo bisogno. Non è razzismo verso i rom, ma è una semplice constatazione dei fatti dire che i campi nomadi sono spesso e volentieri fortini di illegalità”.

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