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Sardone (Lega): denaro pubblico sprecato per trovare lavoro a 23 persone in 4 anni

“Un altro spreco di risorse, un altro progetto che si dimostra un fallimento totale per la tanto sbandierata accoglienza e integrazione vanamente inseguita dalla giunta Sala. Parliamo dei Centri di autonomia abitativa di via Brambilla e via Marotta, convenzionati con il Comune di Milano attraverso un’Associazione Temporanea di Impresa costituita da Casa della Carità “A. Abriani” e CeAS (Centro Ambrosiano di Solidarietà)”, lo denuncia Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “In risposta a una mia interrogazione comunale – spiega la leghista – ho scoperto che dal 2016 al 2019 in entrambe le strutture solo 23 adulti in totale su 300 persone circa ospitate (75 all’anno), principalmente rom, ma anche nordafricani, hanno trovato lavoro, con un trend decisamente negativo se pensiamo che si passa dagli 8 lavoratori del 2016 ai 4 dell’anno scorso. I numeri sono pessimi anche per quanto riguarda l’autonomia abitativa: su 38 famiglie ospitate all’interno dei due centri, l’anno scorso solo 14 nuclei hanno trovato casa, con un record negativo nel 2017 quando solo due famiglie sono riuscite a sistemarsi autonomamente”. “È evidente – continua – che le politiche sociali del Comune di Milano facciano acqua da tutte le parti. Lo abbiamo visto col Cat di via Sacile costato due milioni di euro in tre anni e poi smantellato, col Caa di via Novara (tra il 2016 e il 2018 il 40% degli ospiti non ha trovato casa), col Villaggio Martirano spacciato come il campo nomadi più bello d’Europa dove però viene pagato solo il 20% degli affitti. La sinistra però – conclude la Sardone – va avanti a testa bassa, non si ferma nemmeno davanti ai numeri: per loro la falsa propaganda sull’integrazione viene prima di tutto e ovviamente prima degli italiani”. 

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Sardone (Lega): taser strumento necessario anche ai vigili

“Ieri sera in via Bovisasca, una delle tante periferie dimenticate dalla giunta Sala dove è stato pure fatto a pezzi un cadavere nel recente passato, i Carabinieri hanno arrestato un balordo rumeno armato di coltello, bloccandolo grazie al taser. Questa è l’ennesima riprova che lo strumento serve ed è necessario, se non vogliamo che le forze dell’ordine soccombano ai delinquenti”. Lo afferma Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Carabinieri e Polizia hanno i taser in dotazione – continua la Sardone – la Polizia Locale che fa capo al Comune no: perché? Perche se i nostri ghisa si trovano di fronte un soggetto pericoloso devono rischiare la pelle? È chiaro che la scelta dell’amministrazione comunale sia ideologica: la sinistra è così accecata dal buonismo che vedere il taser alla stregua del demonio. Ogni volta che se ne parla in Consiglio la maggioranza trova ogni scusa per bocciare le nostre proposte”. “L’ultima volta hanno tirato in mezzo addirittura i diritti umani, perché per loro è meglio che un agente si becchi una coltellata piuttosto che il criminale di turno si prenda una scossa con la pistola elettrica. La Polizia Locale – Conclude la leghista – non merita più di essere trattata come un corpo di serie b”.

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Corteo pro sanatoria. Sardone: scandaloso

“Apprendo che per domani, in piazza Scala, la rete “NO Cpr” ha organizzato un corteo per chiedere sanatorie libere per tutti: in pratica, gli amici dei clandestini con la scusa del razzismo e dei diritti umani vorrebbero regalare la cittadinanza a chiunque“. Lo scrive in una nota Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed “uroparlamentare della Lega. “Non gli bastano le aperture del governo, chiedono ancora di più: forse si fermeranno quando gli italiani saranno sostituiti dagli extracomunitari? – si domanda la Leghista –  È preoccupante che a scendere in piazza saranno i vandali che hanno assaltato il Cpr di via Corelli a Milano con petardi, razzi, fumogeni e vernice, personaggi dell’area antagonista che odiano la polizia e le istituzioni. Chissà – conclude la Sardone – se a sinistra qualcuno si scandalizzerà per gli assembramenti…”. 

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Sardone (Lega): Sala vuole abolire lo smart working, ma non convoca il consiglio in presenza

“Nei giorni scorsi – commenta in una nota l’Eurodeputata e Consigliere Comunale della Lega Silvia Sardone – il sindaco Sala ha invitato i milanesi a tornare al lavoro superando la fase dello smart working. Oggi in una lettera al Corriere della Sera rilancia il tema dicendo che: lo smart working è una grande occasione ma è tempo di riprenderci la nostra vita” e che “è uno strumento che non può essere preso in considerazione senza valutare sino in fondo anche tutti gli effetti collaterali”. “Ora vorremmo tanto sapere se il sindaco Sala si è reso conto che il Consiglio Comunale da mesi non viene più convocato in presenza. – si chiede la Sardone – Magari non lo sa dato che non viene mai. Per i consiglieri comunali, dunque, la presenza non vale? Non ha nulla da dire su questa assurda sospensione della democrazia a tutti i livelli? E’ del tutto assurdo – conclude la Sardone – che il Sindaco faccia la morale sullo smart working con i lavori consiliari limitati alle applicazioni online.”    

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Maullu (FdI): manifestino contro il Governo. Sardone (Lega): spreco di denaro pubblico. Gelmini (FI): caccia alle streghe

“Majorino e i suoi sodali hanno sbagliato obiettivo”, commenta il neo Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia “avrebbero dovuto manifestare davanti a Palazzo Chigi  – spiega –per ricordare a ‘Wiston’ Conte il ‘siamo prontissimi’ di gennaio e l’incapacità dei lunghi mesi di lockdown, con un governo immobile, non solo nel garantire le procedure di emergenza previste dal piano nazionale contro la pandemia in capo allo Stato, ma anche il più banale approvvigionamento di materiale sanitario”. “Strumentalizzare in maniera cinica la tragedia che ha colpito la nostra regione – conclude Maullu – dimostra semplicemente che a questa parte di sinistra, in mancanza di argomenti, non rimane che speculare sui lutti”. “Un autentico spreco di denaro pubblico per garantire la presenza di centinaia di uomini delle forze”, denuncia invece Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega.  Secondo la leghista, è stata militarizzata la città a causa “degli amici della giunta Sala: centri sociali, sindacati, anarchici, collettivi studenteschi”. Inoltre, aggiunge, “Il cartello Fontana Assassino, che replica i vari murales, è di una gravità inaudita”.  “Chi pagherà le spese di pulizia delle enormi scritte per terra sotto il palazzo della Regione?”, si chiede quindi la Sardone, sottolineando, “Ovviamente i contribuenti, così come successo per la statua di Montanelli vandalizzata dagli stessi antagonisti che erano in piazza a sbraitare falsità”. “Majorino, anziché speculare sui morti, perché oggi non parla di distanziamento sociale, mascherine e assembramenti?”, attacca quindi la Sardone, concludendo, “Qualcuno da sinistra condanni pesantemente i soliti insulti alla Polizia che l’ala più oltranzista della proposta ha fatto partire in piazzale Loreto: basta tolleranza verso questi sovversivi”. Sulle manifestazioni è intervenuta anche la parlamentare e Consigliere Comunale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, dichiarando: “Prosegue senza sosta la caccia alle streghe di una sinistra senza idee, animata solo dalla cultura dell’aggressione all’avversario politico. Alla faccia degli appelli alla solidarietà e all’unità del Paese“, concludendo con l’esprimere solidarietà a Fontana, a Gallera e alla giunta, attaccati “dopo aver combattuto con determinazione il Covid-19 a sostenere l’economia e la salute dei lombardi“.

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20 giugno, Sardone (Lega): schiaffo a Milano, in piazza anarchici e vandali

“Sabato, a Milano, scenderanno in piazza centri anarchici e centri sociali, tra cui gli antagonisti del Lume che hanno imbrattato e vandalizzato la statua di Montanelli a Porta Venezia: questo è l’ennesimo schiaffo alla nostra città da parte della sinistra estrema e radicale che gode dell’impunità garantita dal Comune”. Lo scrive in una nota Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “Nei deliranti manifesti apparsi nel quartiere di via Padova viene addirittura espressa solidarietà ai terroristi arrestati il mese scorso a Milano e Bologna. – riferisce la Sardone – Di recente, sulla stampa, abbiamo appreso come alla Casa Brankaleone di piazza Alfieri (poi sgomberata) siano transitati personaggi di spicco dell’area anarco-insurrezionalista per organizzarsi nella lotta: ciò testimonia che Milano è al centro di relazioni pericolose e il fatto che gli anarchici scendano in piazza non ci lascia per nulla tranquilli visti i loro metodi violenti e sabotatori”. “Mi auguro – conclude la Leghista – che per sabato venga predisposto un servizio d’ordine massiccio per evitare che la situazione degeneri”.  

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