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Sardone: gli immigrati snobbano la Casa dei Diritti

“Dai numeri degli accessi allo sportello “Diritto e diritti per meglio orientarsi”, presente all’interno della Casa dei Diritti, che mi sono stati forniti dall’assessorato alle Politiche Sociali in risposta a una mia interrogazione comunale risulta ancora una volta evidente l’ingiustificata ossessione della sinistra per gli stranieri. Questo sportello, infatti, tramite la consulenza di alcuni avvocati dà orientamento ai cittadini su diverse tematiche, tra cui casa, lavoro, diritto penale, famiglia e appunto immigrazione. Ebbene, il numero minore di accessi è stato proprio quello riguardante le tematiche legate all’immigrazione sia nel 2018 che nel 2019. Nello specifico, nel 2018, si sono contati 89 accessi per consulenze sula casa, 76 sulla famiglia, 29 sul lavoro, 16 sul diritto penale e 16 sull’immigrazione. Numeri ancora più bassi nel 2019, quando si sono contati appena 11 accessi per discutere di tematiche relative all’immigrazione, contro i 73 sulla casa e i 52 sulla famiglia”. Lo dichiara Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Di fatto gli immigrati continuano a snobbare il servizio comunale, nonostante le esagerate attenzioni che la giunta Sala riserva loro. La sinistra dovrebbe smetterla con questo approccio ideologico e cominciare a pensare a risolvere problemi concreti veramente sentiti dai cittadini, italiani o stranieri che siano. È abbastanza ipocrita – conclude la leghista – tenere in piedi uno sportello di consulenze sull’immigrazione quando ogni angolo della città è pieno di extracomunitari che bivaccano in mezzo al degrado perché qualcuno si riempie la bocca con l’accoglienza e l’integrazione, ma nei fatti li abbandona al proprio destino”. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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NoLo, Sardone: discariche abusive e degrado da terzo mondo

La segnalazione di Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed europarlamentare della Lega sullo stato in cui versa via Clitumno, al centro di via Padova, dimostra come il cambiare il nome a una zona (NoLo) non serva a renderla migliore, infatti, spiega la leghista, “Le condizioni in cui versa via Clitumno sono a dir poco raccapriccianti: lo spettacolo è da terzo mondo. Sui marciapiedi c’è di tutto: divani, valigie, utensili, mobili, vestiti, materassi“. “E menomale che le periferie dovevano essere l’ossessione del sindaco Sala! – continua la Sardone – In questa zona servono cartelli in tutte le lingue, vista l’alta densità di stranieri, altrimenti il rischio è che gli inquilini del piano terra non riescano più ad aprire le finestre vista la quantità di rifiuti abbandonati. Sala, anziché pensare a vietare le sigarette entro il 2030, pensi ai problemi ben più attuali e stringenti: si faccia vedere anche lontano dal centro, scoprirà una Milano che non è quella di cui si vanta nei salotti”. “Questa area di via Padova è completamente allo sbando – aggiunge – non solo dal punto di vista igienico-ambientale ma anche per quanto riguarda la sicurezza e l’abusivismo. I pochi italiani rimasti si sentono giustamente cittadini di serie B perché l’amministrazione comunale li ha dimenticati. Vedere la situazione di degrado in cui si trova via Clitumno – conclude – fa davvero male perché certifica l’esistenza di due Milano che godono di trattamenti purtroppo diversi”.  

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Sardone: in 23 elementari e 13 medie più alunni stranieri che italiani (Tutti i dati)

“Dai dati che ho ricevuto dall’assessorato all’Istruzione in risposta a una mia interrogazione comunale, ho scoperto che in ben 36 scuole di Milano (23 elementari e 13 medie) il numero degli alunni stranieri supera quello degli italiani. Cifre che, oltre alle dichiarazioni di facciata del sindaco Sala, dovrebbero far riflettere e approfondire la questione perché ne va della formazione e dell’istruzione dei bambini. È assurdo che tra i banchi di scuola gli italiani spesso e volentieri si sentano gli stranieri della classe, nonostante si trovino nella propria città. Il rischio concreto, ovviamente, è che i programmi rallentino a danno di tutti”. Così Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “A Milano ci sono 63 scuole primarie e 39 medie dove la percentuale degli stranieri supera il 30%, con un aumento evidente rispetto allo scorso anno scolastico, quando se ne contavano rispettivamente 58 e 28. Ci sono tre elementari dove le percentuali di stranieri superano addirittura il 70% e in un caso si arriva anche al 91%, mentre per quanto riguarda le medie si supera una volta il 70% e una volta l’80%. Nel dettaglio, tra le scuole più multietniche di Milano troviamo quelle di via Paravia, dove gli stranieri sono il 91,3% (di cui il 46% non è nemmeno nato in Italia), di piazza Gasparri (77% di stranieri), di via Ravenna (73%): tutte periferie a maggioranza extracomunitaria, dove gli italiani per strada o sui mezzi pubblici si contano sulle dita di una mano ed inevitabilmente anche le scuole finiscono per ghettizzarsi. Per quanto riguarda le medie, alla Vincenzo Russo si tocca l’85% di stranieri, in via Crespi il 70% e in via De Rossi il 69%: scuole dove meno della metà degli alunni sono nati in Italia”. Chiude Silvia Sardone: “Da questi numeri si evince una cosa molto evidente e chiara: il multiculturalismo sfrenato tanto caro alla sinistra non serve all’integrazione, ma semmai la complica perché livella verso il basso l’istruzione e questo è molto pericoloso perché la formazione dei bambini comincia proprio coi primi anni di scuola. Lo scorso marzo il sindaco Sala si era accorto che un sistema del genere non poteva oggettivamente reggere, dimenticandosi però se i numeri sono questi è anche a causa delle politiche immigrazioniste sue e del suo predecessore Pisapia: è passato un anno e le percentuali di stranieri nelle scuole continuano a lievitare, forse quando gli italiani spariranno completamente per iscriversi negli istituti privati il sindaco interverrà?”.  

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Lasciò ago su auto della Polizia, arrestato per rapina

Intorno alle 4 di giovedì notte gli agenti del Commissariato Mecenate sono intervenuti in via Cassinis in merito ad una rapina in strada. Giunti sul posto i poliziotti hanno trovato un ragazzo italiano di 25 anni che aveva subito una rapina da parte di due uomini che gli avevano rubato il suo cellulare. I due, un cittadino algerino di 48 anni e un cittadino peruviano di 32 anni, fermati mentre cercavano di scappare sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso. Il cittadino peruviano è colui che nei primi giorni del mese di agosto aveva messo un ago di siringa sulla maniglia di un’auto della Polizia della stazione di Rogoredo. Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega ha così commentato l’arresto, “dalle parti del famigerato boschetto, i problemi non sono per niente risolti come vuole farci credere la sinistra: la sicurezza latita perché la delinquenza straniera continua purtroppo a fare il bello e il cattivo tempo. Mi auguro che il balordo sudamericano venga rispedito in tempo zero al suo Paese d’origine: a Milano non sentiamo il bisogno di ospitare personaggi del genere”.

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Sardone: inqualificabile imbrattare un albero di Natale, De Corato: li rappresenterà Limonta

“Imbrattare l’albero di Natale in piazza Duomo è un gesto inqualificabile che poteva essere commesso solo dai centri sociali. La Camera del non Lavoro, dopo lo sgombero da via Fiamma, continua a fare quello che vuole in spregio a ogni regola“, è il commento su quanto avvenuto in via Torino di Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare che poi ringrazia “la Digos per avere identificato” gli autori del gesto. “Ora mi auguro che anche il Comune inizi ad alzare il tiro per rendere la vita difficile ad antagonisti e anarchici vari – continua la Sardone – Certo, aver inserito in giunta Limonta non va proprio nella direzione auspicabile…”. “Capisco che per la sinistra i centri sociali rappresentino un buon bacino elettorale, però a tutto deve esserci un limite”, ma, – conclude la Sardone,- “Non si può derogare al rispetto delle leggi, tollerando continui abusi e reati come le occupazioni abusive”. Dello stesso parere l’Assessore regionale alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato, secondo cui “A Milano grazie al Sindaco Sala non c’è mai fine al peggio, tant’ è che non solo ai Centri sociali viene concesso di manifestare anche senza autorizzazione e di occupare stabili abusivamente ma adesso avranno anche il loro rappresentante in Giunta“. “Infatti,- conclude De Corato – nonostante le proteste di alcuni esponenti della maggioranza di Palazzo Marino, è stato nominato nei giorni scorsi Assessore all’edilizia scolastica Paolo Limonta, esponente dei centri sociali, spalleggiatore del Leoncavallo e militante responsabile di oltraggio alla memoria di Sergio Ramelli”.  

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Gli occupanti abusivi del Liceo Omero vendono frutta e verdura

“Il giorno dell’Immacolata il centro sociale Rimake che occupa abusivamente l’ex liceo Omero di via del Volga ha organizzato un mercatino agricolo abusivo, con tanto di striscione sulla cancellata come se fosse tutto lecito. Durante la giornata ci saranno anche un pranzo solidale e un’assemblea per la gestione e la crescita del Rimake. Il Comune ha detto che parte della struttura deve essere demolita, mentre la restante parte e il giardino potrebbero essere affidati tramite bando per attività di utilità sociale. Oltre ad augurarmi che l’amministrazione metta dei paletti per impedire al Rimake di presentarsi al bando, ricordo alla sinistra che nel frattempo potrebbe portarsi avanti col loro sgomberando gli antagonisti e pure i rom abusivi che hanno preso possesso di un’ala dell’edificio”. Così Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “Il mercatino agricolo ha ottenuto le autorizzazioni del caso? Rispetta le norme previste per la somministrazione di alimenti? È tutto in regola dal punto di vista igienico-sanitario? Così a occhio e croce, conoscendo le abitudini dei centri sociali, direi che è tutto abusivo, ma sarei felice se Palazzo Marino mi smentisse. Invece – chiude Sardone – temo che si tratti della solita politica della sinistra dei due pesi e delle due misure: commercianti regolari vessati e multati per la misura dei tavolini, antagonisti liberi di incassare in nero calpestando la legge”. Sulla questione interviene anche Andrea Pellegrini, consigliere della Lega nel Municipio 9: “La vicenda Rimake sta diventando sempre più assurda. Il Comune di Milano non fa nulla per contrastare l’abusivismo e il degrado, nonostante le mie continue sollecitazioni. Le attività del centro sociale vengono rivendicate alla luce del sole, eppure non abbiamo mai visto nessuno eseguire i controlli del caso per arrivare poi all’unica soluzione possibile, ovvero lo sgombero. Continueremo a monitorare l’evolversi della situazione, perché Bruzzano non merita di avere un buco nero del genere nel quartiere”.  

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