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Bando Quartieri, dal Comune fondi agli occupanti abusivi

Ammonta a un milione la cifra destinata dal Comune  per i 27 progetti che si sono aggiudicati il bando quartieri 2019. Alcune delle iniziative scelte hanno però attirato l’attenzione della Lega che ha contestato i destinatari del beneficio. Infatti, “Tra queste iniziative c’è quella del Sant Ambroeus Football Club, la squadra di calcio composta da profughi dei centri d’accoglienza di chiara ispirazione antagonista: le riunioni dei tifosi si tengono infatti al centro sociale abusivo Lambretta di via Edolo come si può facilmente apprendere sui social” segnala Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. Il loro progetto, denominato “Cinque“, è stato approvato dal Comune perché Comune “mira a sviluppare la relazione fra sport e comunità attraverso l’organizzazione di allenamenti e tornei di calcio. Oltre all’attività sportiva, i tornei prevedranno un ‘terzo tempo’ interculturale caratterizzato da un buffet interetnico e da momenti culturali, musiche dal mondo, mostre, incontri tematici”. “La solita propaganda immigrazionista – prosegue la Sardone – per di più fatta da chi occupa senza titolo un immobile e fa incassi in nero tra feste e servizio bar-ristorante: è gravissimo che il Comune spenda soldi per un progetto del genere. Capisco che per la sinistra i centri sociali rappresentino un buon bacino elettorale, soprattutto in un periodo come questo di calo dei consensi, ma trovo assurdo legittimarli fino a tal punto: il Lambretta, ma pure il Leoncavallo, il Macao, il Torchiera e via dicendo, occupando abusivamente stabili comunali e privati hanno compiuto un reato. Com’è possibile che le istituzioni arrivino di fatto a premiarli con un contributo per un progetto da dedicare al quartiere? I cittadini chiedono legalità prima di tutto – conclude – quindi si proceda con gli sgomberi non coi regali”.    

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Sardone (Lega): chi ha autorizzato l’Abba Cup

“Anche quest’anno, puntualissima, torna la “Abba cup”: una tre giorni di cene multietniche, tornei, concerti, stand che per questa edizioni saranno dedicati alla ong Mediterannea impegnata a raccogliere clandestini in mare da portare in Italia. Tutto ciò avviene ai piedi dell’Arco della Pace, monumento storico della nostra città che sicuramente non si addice a un tale festival“. Lo dichiara Silvia Sardone, Consiegliere Comunale ed Europarlamentare della Lega, che poi si chiede: “Chiedo al Comune: gli organizzatori, ovvero gli antagonisti del centro sociale Cantiere, hanno chiesto agli uffici tutti i permessi del caso?“ “Visti i soggetti e i precedenti – continua la Sardone – come la San Siro Street Festival ho i miei dubbi, ma attendo delucidazioni dall’amministrazione. Sarebbe gravissimo se il Comune chiudesse entrambi gli occhi di fronte a un abuso del genere” sottolineando “I commercianti a Milano si vedono multare se chiudono i dehors per non farci entrare i senzatetto, se spostano un tavolino di due centimetri, se hanno gli ombrelloni di un colore sbagliato” mentre “i centri sociali possono organizzare feste, serate, servizi ristorazione, corsi di ogni genere senza che nessuno alzi un dito? Capisco che questi ragazzi campioni di abusivismo rappresentino un buon bacino elettorale per la sinistra, – conclude – ma continuare a tollerare certi abusi fa male alla città di Milano”.  

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Via Corelli, botta e risposta Majorino, Sardone

Si è svolta ieri una visita dell’europarlamentare del Partito democratico, ed ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, all’ex Centro di identificazione ed espulsione, di via Corelli che il prossimo autunno riaprirà come Centro di permanenza dedicato ai rimpatri degli immigrati. Il 26 luglio vi si era recato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini per verificare l’andamento dei lavori al termine dei quali potrà ospitare 140 persone. La riapertura del centro per ospitare migranti da rimpatriare “è un’operazione senza senso – ha commentato Majorino – perchè creiamo un carcere per immigrati nel Nord Italia, mentre possiamo utilizzare la struttura per accogliere senzatetto, italiani e stranieri, visto che può ospitare secondo me fino a 300 persone in condizioni dignitose. La struttura di via Corelli potrebbe ospitare anche l’Oasi del clochard, il villaggio per senza dimora gestito dai City Angels, che ha dovuto lasciare la sede di via Lombroso, per i lavori di ristrutturazione dell’Ortomercato cittadino. Al momento l’ex Cie, centro di identificazione e di espulsione, è vuoto e le sale devono essere riallestite“. “Milano da ottobre 2013 ad oggi ha accolto oltre 128 mila persone ma registro che da quando c’e’ il decreto Salvini ci sono tensioni – ha concluso Majorino – perchè gli immigrati non sanno che fine faranno e molti che non possono più essere accolti diventano senzatetto. Ma a Salvini non interessa perchè vuole alimentare la tensione“. Immediata la replica dell’ex pasionaria azzurra, oggi pasionaria salviniana, il Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega Silvia Sardone, “Dopo aver riempito Milano di clandestini e aver idealmente sancito come suo modello il bivacco in stazione Centrale, Majorino si ricorda all’improvviso dei senzatetto e arriva a proporre per loro gli spazi di via Corelli dove invece sorgerà il centro per i rimpatri “, secondo la Sardone “Majorino si ricorda dei clochard solo ora perché vorrebbe evitare ancora una volta che gli irregolari tornino nei loro paesi d’origine“. “Ricordo all’ex assessore – prosegue la Sardone – che a Milano i senzatetto italiani preferiscono dormire per strada piuttosto che nei dormitori pieni di sbandati stranieri e in condizioni igienico-sanitarie allarmanti . La sinistra se ne faccia una ragione – conclude – un centro permanente per i rimpatri a Milano è assolutamente necessario per accelerare le pratiche di espulsione dei clandestini. Majorino da assessore ha inaugurato una sfilza di nuovi centri d’accoglienza in città: perché non ha mai pensato di ospitarci senzatetto anziché clandestini?”.  

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Extracomunitari bloccano i mezzi dell’AMSA, un arresto, due denunce e cinque fermi

Otto stranieri sono stati portati in Questura perchè dopo essersi rifiutati di alzarsi per far passare i mezzi dell’Amsa, sono stati scoperti in possesso di droga. E’ accaduto in piazza Duca D’Aosta, nei pressi di un McDonald, sotto i portici: all’arrivo delle Volanti un gambiano di 22 anni è stato arrestato per spaccio, altri due, un guineano di 21 e un gambiano di 25, sono stati denunciati in stato di libertà mentre gli altri cinque, che erano ubriachi, sono stati accompagnati per accertamenti. In tutto sono stati sequestrati poco più di una cinquantina di grammi di marijuana. Un problema, quello della pulizia dei portici intorno alla stazione, e più in generale dell’arredo urbano, segnalato più volte dai netturbini per la permanenza di clochard e di migranti che bivaccano in zona. Secondo l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccado De Corato, l’episodio non rappresenta “niente di nuovo“, poiché la “notizia non fa altro che confermare che ormai la piazza Duca d’Aosta e lo scalo ferroviario sono assediati da balordi, principalmente clandestini spacciatori“. Quando il centrodestra era al governo della città di Milano – ricorda De Corato – mandavamo tutti i giorni 3 autobotti dell’Amsa a ripulire la piazza con gli idranti mentre le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale procedevano alla richiesta dei documenti e all’identificazione di tutta l’umanità varia che occupava l’area della Stazione Centrale. Questo serviva per disturbare i disturbatori che, prima o poi, si stufavano di ricevere questo trattamento tutti i giorni e sloggiavano“. “Perché Sala non manda a ripulire la piazza come facevamo noi?” si chiede quindi De Corato, concludendo “Oggi il Ministro dell’Interno ha parlato di tolleranza zero nei confronti della droga e degli spacciatori: molto bene, partiamo con una sperimentazione proprio dalla Stazione Centrale di Milano“. Anche Silvia Sardone, Consigliere Comunale della Lega, ha commentato l’episodio sottolineando che “l’assessore Maran spiega da tempo che il suo sogno è veder sorgere un’area giochi da quelle parti” concludendo con ironia” vista la situazione, mi immagino già la coda di mamme coi bambini per mano in mezzo a pusher e rapinatori”.  

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Sardone: ennesimo clandestino che aggredisce la Polizia

“Dopo aver preso a sassate senza motivo alcune auto in sosta tra via Vitruvio e via Benedetto Marcello ha pensato bene di aggredire i poliziotti intervenuti per fermarlo e di rivolgergli insulti come “italiani di merda, mi fate schifo, vi ammazzo tutti”. Lo segnala Silvia Sardone, Consigliere Comunale della Lega. “Un altro immigrato clandestino protagonista di uno show di cui avremmo fatto volentieri a meno. – continua la leghista – A causa delle politiche dei porti aperte volute a tutti i costi da Pd e compagni abbiamo importato gente che odia il nostro paese e che aggredisce senza motivo chi ogni giorno lavora per la nostra sicurezza: a sinistra sono contenti?” si chiede la Sardone. “Come sempre ringrazio gli agenti per il difficile e pericoloso lavoro che svolgono a presidio del territorio, – prosegue – mentre al nigeriano arrestato dico molto semplicemente che se gli italiani gli fanno schifo può tornare al suo paese, di certo non sentiremo la mancanza di personaggi come lui. Oltre a questo episodio  ieri si sono verificate altre due aggressioni contro la Polizia: a Villapizzone gli agenti sono stati minacciati e presi a sassate da un balordo italiano, mentre all’interno del Parco Sempione un giovane senagalese ha attaccato un agente minacciandolo di morte. – concludendo – Questa è la Milano di Sala e compagni, delle marce pro immigrazione e delle tavolate multietniche”.  

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Sardone: Centrale e Piazza Duca d’Aosta spettacolo da terzo mondo

“Lo stato di piazza Duca d’Aosta non è degno di una città che si professa internazionale come Milano, ma semmai di qualche paese del terzo mondo”.  Lo afferma Silvia Sardone, Consigliere Comunale della Lega. “Di prima mattina – prosegue –  ci sono decine e decine di africani stesi a terra in ogni angolo a dormire. La mela del Pistoletto è il luogo preferito dagli extracomunitari per passare la notte, ma anche le aiuole e le grate della metropolitana sono prese d’assalto. Anche la vicina piazza Luigi di Savoia è assediata da decine di immigrati e sbandati di ogni etnia, così come il lato di via Ferrante Aporti vicino al Memoriale della Shoah. Passeggiando da queste parti non sembra nemmeno di essere a Milano, ma in qualche villaggio africano. È questo il tanto decantato modello Milano che la sinistra non si stanca mai di presentare come fiore all’occhiello dell’accoglienza?” si chiede. “Nella zona della stazione Centrale, che dovrebbe essere un bel biglietto da visita per i turisti che arrivano a Milano, ogni norma di buongusto e decoro è sospesa: si trovano immigrati che urinano sulle piante, che si lavano nelle fontanelle, che si ubriacano e che spacciano. Le aiuole sul lato del McDonald’s sono letteralmente occupate da gruppi di africani che bivaccano dalla mattina alla sera, mentre le aiuole recentemente riqualificate verso via Vittor Pisani sono la centrale dello spaccio a cielo aperto. Finalmente – conclude la  Sardone – ieri la giunta comunale si è decisa a parlare di daspo urbani: anche se non sarei molto sorpresa se l’ideologia tipica della sinistra venisse ancora anteposta alla sicurezza dei cittadini e dei turisti nella zona della stazione“.  

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