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Sala o Majorino al Global Compact. Maullu e Sardone: pensino a Milano!

Il sindaco Giuseppe Sala conferma la presenza della Città di Milano alla conferenza prevista il 10 e 11 dicembre a Marrakech per il Global Compact, il documento dell’ONU sull’immigrazione dicendosi “stupito dell’atteggiamento” del Governo di non parteciparvi più. “La nostra volontà è esserci laddove si affronta il problema – ha affermato Sala – . Voglio verificare un po’ le cose ma sono abbastanza stupito di questo atteggiamento del nostro Governo delle ultime ore, su quello che si stava facendo e su cui il Governo si era espresso positivamente. Vediamo un po’, ma non si può continuare a cambiare idea”. Quanto alla presenza di Milano, Sala ha spiegato: “Altri sindaci si stanno mettendo insieme per rappresentare le voci delle città. Tra questi due amici, il sindaco di San Francisco e il sindaco di Atene. Se riuscirò andrò io, ma non sara semplicissimo, altrimenti credo che ci andrà l’assessore Majorino”. Presenza confermata dall’assessore alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino“Si tratta di una grande occasione di confronto internazionale a cui prenderemo parte coerentemente con la scelta di dialogo tra le città del mondo che abbiamo operato in questi anni. L’assenza del governo rappresenta un ulteriore schiaffo alla credibilità del Paese”. “L’assessore Majorino, il campione dell’accoglienza senza freni che ha riempito centro e periferie di immigrati, fa sapere che Milano parteciperà al summit del Global Compact di Marrakech”commenta  Silvia Sardone, consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto “Non che sia una novità il fatto che Majorino e la sinistra milanese siaono a favore dell’immigrazione incontrollata senza distinzioni tra veri rifugiati e clandestini” concludendo “A Majorino consiglio però di mettersi al lavoro per migliorare Milano anziché fare gite propagandistiche in Marocco” pensando “di più ai tanti milanesi in difficoltà che si vedono puntualmente superare nelle gerarchie dagli extracomunitari”. Dello stesso tenore  l’intervento dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Stefano Maullu: “Mentre le periferie di Milano sono sempre più in preda a un degrado, con innumerevoli italiani in difficoltà e in balia dell’insicurezza, l’assessore Majorino ha confermato la partecipazione di Milano al summit marocchino sul Global Compact, dove si propaganderà l’accoglienza indiscriminata”. Maullo prosegue suggerendo a Majorino “di iniziare ad occuparsi seriamente anche degli italiani e degli innumerevoli milanesi in difficoltà” a causa “delle politiche pro-migranti della sinistra”. “C’è un’intera parte di Milano che chiede maggior sicurezza, più tutele contro la criminalità, lo spaccio e le occupazioni incontrollate – conclude Maullu – Per tutte queste persone, la partecipazione della città al summit sul Global Compact rappresenta un intollerabile insulto”.

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Bocciata la richiesta di sollecitare lo sgombero di Macao

E’ successo lunedì in Consiglio Comunale, quando, dopo ben due anni di attesa, è andata in discussione una mozione con cui Silvia Sardone, Consigliere Comunale del Gruppo Misto, chiedeva lo sgombero Macao, il centro sociale che da 6 anni occupa abusivamente in viale Molise un edificio di proprietà di Sogemi, società partecipata del Comune di Milano. “La maggioranza ha incredibilmente votato no – spiega Silvia Sardone – bocciando di fatto la richiesta di ripristino della legalità, pur trovandoci di fronte a una occupazione abusiva e a molteplici reati e abusi perpetuati in questi anni“, secondo cui “la sinistra ufficializza di essere connivente con i delinquenti. Il Pd supporta scandalosamente chi occupa, fa affari illegalmente e favorisce lo spaccio di droga dentro e fuori la struttura“. Bocciato anche un emendamento più soft con cui il Consigliere di Milano Popolare,  Manfredi Palmeri aveva cercato di rendere meno rigida la mozione, limitandola alla sola richiesta di invitare la Giunta a chiedere alle autorità competenti il ripristino della legalità liberando lo stabile. “Per il Sindaco Sala e la sua giunta il centro sociale Macao crea valore – continua la Sardone.  Ma di quale valore stiamo parlando? Forse valore elettorale, visto che il Pd trova in questi ragazzetti” un bacino di voti” ricordando quando nel 2016 l’assessore Majorino fece un dibattito in questo luogo per le primarie. L’ex azzurra ricorda quindi che a Macao si spaccia “sia fuori che dentro l’area, dalla cocaina fino alla mdma e ketamina“, che l’ingresso è a è a pagamento, vi è venduto “merchandising” venduto all’interno vi si può trovare “pizza, bar e persino crepes alla ganja” senza alcuna autorizzazione ne emettere scontrini, mentre la “musica assordante” trasmessa “senza nessun permesso della Siae” crea “disagi al quartiere fino alle 8 del mattino“ Nonostante eventi senza alcun permesso siano pubblicizzati sui social,  “il Comune non alza un dito per impedirli” sottolinea la Sardone “anzi, a più riprese aveva proposto una sorta di sanatoria per gli abusivi quando invece dovrebbe chiedergli i danni“.   concludendo “E’ indecente che Sala voglia fare un vergognoso regalo ai centri sociali – conclude la Sardone – Quanto successo in Consiglio Comunale crea un precedente devastante: la sinistra ha detto, forte e chiaro, di essere contraria alla legalità“.

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Sardone denuncia: a Milano sempre più le scuole ghetto

“Nella nostra città ci sono 53 scuole primarie e 28 secondarie dove il 30% dei bambini sono stranieri” spiega Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto, esponendo le cifre che le sono state fornite dall’assessorato all’Educazione e Istruzione in seguito a un’interrogazione che ha presentato. Numeri che “devono far riflettere” continua la Sardone “la formazione dei bambini parte proprio dalle scuole elementari ed è inevitabile che in classi dove gli stranieri sono una buona parte o addirittura la maggioranza i programmi d’insegnamento rallentino“. L’assessore Galimberti spiega che sono un numero esiguo i bambini da poco arrivati in Italia e ancora non pronti a seguire i propri compagni italiani, ma, secondo l’ex azzurra “il sentire comune dei genitori e di parecchi insegnanti dice tutt’altro“, poiché “alcune comunità, quella cinese su tutte, sono molto chiuse e gli insegnanti faticano a interagire coi genitori degli alunni“, inoltre spesso “i bambini a casa parlano nella lingua d’origine e questo non aiuta nessuno, né loro stessi né i compagni che ritrovano a scuola“. Sardone continua, “Delle 53 primarie dove viene superata la quota del 30% se ne contano addirittura 20 dove più della metà degli alunni è di cittadinanza non italiana: su tutte il caso emblematico della scuola di via Paravia a San Siro, dove gli stranieri sono l’83%. Una massiccia presenza di bambini immigrati la si trova anche nelle scuole di piazza Gasparri (72,5%), via Crespi (67,5%), via Russo (65%)“. Per quanto riguarda le scuole medie invece “delle 28 dove viene superata la quota del 30% ne troviamo 8 dove oltre la metà degli alunni è straniera. Alla Vincenzo Russo l’81% di bambini sono immigrati, in via Giacosa il 70,5%, in via Crespi il 70%. Ovviamente si tratta sempre di scuole situate in periferia. San Siro, Comasina, via Padova, Corvetto: tutti quartieri dove l’italiano viene parlato poco anche per strada visto che le case popolari sono ormai pressoché abitate da soli stranieri”. Quindi Sardone conclude:  “A questo portano i quartieri ghetto creati da Pisapia prima e Sala ora: gli italiani sono in netta minoranza anche nelle scuole dell’obbligo. Il multiculturalismo tanto osannato a sinistra non contribuisce in alcun modo all’integrazione, anzi crea solo disparità che si traducono in una scarsa preparazione scolastica dei bambini, che proprio durante questa giovane età devono invece essere guidati a una crescita che possa formarli anche per il futuro“.

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PRC: cittadinanza onoraria a Lucano. Sardone: una follia

Dopo l’incontro fra cittadini e Mimmo Lucano svolto in Sala Alessi del 30 ottobre, Rifondazione Comunista ha avviato una raccolta firme per sostenere la concessione della cittadinanza onoraria al sindaco sospeso di Riace. Raccolte circa 1.100 firme, il Il Segretario Provinciale di PRC Matteo Prencipe ha annunciato che presto sarà “presentata in Consiglio Comunale, dal Consigliere Basilio Rizzo di Milano in Comune, e spero sottoscritta da altri Consiglieri, la mozione che impegna l’amministrazione alla concessione della Cittadinanza Onoraria a Domenico Mimmo Lucano“. Un’iniziativa intrapresa per offrire un riconoscimento a quello che Prencipe considera “un esempio concreto di integrazione e solidarietà, contrapposto alle politiche della paura alimentate dal governo nazionale” e “una personalità di rilievo e prestigio politico, sociale e culturale” cui, conclude è “certo che dopo la recente e calorosa manifestazione di solidarietà di Milano, cui ha partecipato anche il Sindaco Sala e le numerose firme dei cittadini/e, si voglia come già accaduto ieri nel Consiglio Comunale di Firenze e in altri città italiane, concedere la cittadinanza onoraria“. Quasi divertita la reazione di Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto,  nello scoprire che “Rifondazione Comunista” è , “incredibilmente è ancora in vita“, che poi definisce la proposta una “follia“. Secondo l’ex azzurra un “accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina non può meritare un riconoscimento così importante”. Il timore della Sardone è che “il Pd si farà tirare per la giacchetta dalla sinistra più estrema” e se acconsentirà dimostrerà che gli “interessano solo i migranti“. Sardone spiega che vorrebbero premiare Lucano “perché ha recuperato le case abbandonate per metterci i migranti”, ma, conclude “nella Milano amministrata dalla sinistra gli immigrati si prendano già interi edifici dismessi“.

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Sardone: spettacolo incredibile nel sottopasso Mortirolo

Lo riferisce Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto che definisce “incredibile” quanto succede quotidianamente nel sottopasso Mortirolo accanto alla Stazione Centrale. Nelle immagini diffuse dalla Sardone si vedono “una trentina di immigrati, sbandati e clochard dormono in mezzo alle corsie con tende di fortuna e sacchi a pelo. Nelle prime ore del mattino lo spettacolo è veramente sconcertante: giacigli, rifiuti, abiti appesi in un contesto di degrado assoluto“. Secondo l’ex azzurra si tratta di “Scene incredibili per la Milano che si vanta di essere modello internazionale. Uno scenario che descrive il fallimento dell’accoglienza targata Pd in città“, per poi chiedersise  “il Sindaco e l’assessore Majorino non hanno nulla da dire? Per loro è normale avere decine di senzatetto che dormono in mezzo alle auto che sfrecciano a tutte le ore, accanto alla Stazione?”.   Sardone sottolinea che”è una situazione desolante e inaccettabile“,  auspicando “Se ci sono clandestini vanno identificati e accompagnati in questura mentre se ci sono immigrati regolari o clochard vanno aiutati e sostenuti nei nei dormitori comunali”. Infine attacca “La sinistra che tanto si vanta del modello Milano sull’accoglienza dovrebbe vergognarsi!”, concludendo, “Questo panorama di miseria e degrado evidenzia una volta di più i danni dell’accoglienza senza freni targata Pd“.

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Il Palasharp trasformato in dormitorio per immigrati

A denunciarlo è Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale del Gruppo Misto, che questa mattina vi ha svolto un sopralluogo: “ all’interno dell’area del Palasharp ho potuto constatare la massiccia presenza di immigrati che hanno trasformato l’ex tempio di concerti ed eventi in un vero e proprio dormitorio. Altri extracomunitari hanno preso possesso anche del tendone usato dalla comunità musulmana per la preghiera del venerdì: al suo interno è pieno di materassi e addirittura tende dove vivono decine di persone. E’ incredibile che un luogo simbolo di Milano sia abbandonato e ridotto in queste condizioni”. “E’ scandaloso che il Comune lasci a marcire il Palasharp” accusa la Sardone, ricordando “gli anni d’oro con le esibizioni di Frank Sinatra, Elton John, Nirvana e molti altri“. “Ora all’interno della struttura – continua l’ex azzurra – troviamo dei mini appartamenti che contano anche la presenza di alcuni bambini in condizioni igienico-sanitarie davvero pessime. Anche in cima ai gradoni delle tribune si possono trovare altri rifugi di immigrati. A preoccupare c’è anche la situazione del tendone adiacente che tutti i giorni tranne il venerdì di preghiera si trasforma in un dormitorio abusivo di nordafricani“. Sardone si domanda “perché il Comune non metta in sicurezza l’accesso di via Padre Carlo Salerio dove gli immigrati entrano ed escono in tutta tranquillità perché il cancello è stato divelto” concludendo “Il Palasharp è uno dei tanti buchi neri sparsi per la città dove può succedere di tutto senza che il Comune ne sia a conoscenza: il fatto che così tanti immigrati trovino riparo in una struttura come questa testimonia una volta di più l’incapacità della sinistra di gestire l’accoglienza a Milano“.

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