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Sauditi nel CDA della Scala, Sala predica il silenzio

Se il consiglio di amministrazione “è compatto, queste operazioni si fanno. Se non lo è, non si fanno” lo ha dichiarato il Sindaco Sala è tornando a parlare del possibile ingresso saudita nel cda della Scala. “E’ una cosa di cui non ero assolutamente al corrente – ha aggiunto smentendo di essere stato informato prima dal sovrintendente Alexander Pereira -, aspettiamo il cda del 18“. “In questo momento io predico il silenzio e non posso non praticarlo – ha aggiunto il Sindaco -. Quindi sto zitto fino al 18 e poi vedremo quello che succede“. Proprio oggi il sindaco ha invitato i membri del cda (di cui fa parte anche Pereira) al silenzio stampa fino alla prossima riunione. Poi ha concluso “Ora è chiaro: ogni parola in più contribuirà al fatto che il cda non sarà compatto“.

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Protesta contro il Decreto Salvini in Piazza della Scala

Circa 150 persone si sono radunate davanti a Palazzo Marino per “Sospendere il decreto Salvini subito!“, iniziativa organizzata dalla rete No Cpr per invitare il sindaco Giuseppe Sala a chiedere la sospensione della legge Salvini su sicurezza e immigrazione. “Chiediamo a Sala di darsi una svegliata, di smettere di essere troppo legalista e con un atto di coraggio disapplicare la legge Salvini“, spiega Anna Camposampiero, membro della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista e della rete No Cpr, “una legge che viola la Costituzione e amplia le disuguaglianze generando una cittadinanza di primo e di secondo livello, da un lato i cittadini italiani e dall’altro gli stranieri che vivono, lavorano e pagano le tasse in Italia”. L’appello degli organizzatori, nato su Facebook alcuni giorni fa, invitava a una “pentolata sotto il consiglio comunale”, e infatti tra i manifestanti c’è chi ha portato pentole, coperchi, padelle e altri oggetti, che battono fragorosamente tra uno slogan e l’altro.

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Attila, un successo, applausi anche per Mattarella

Alla prima della Scala, grande successo per l’Attila di Verdi diretto dal maestro Riccardo Chailly , cui al termine  il pubblico a tributato 14 minuti di applausi. Stesso apprezzamento manifestato nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a lungo applaudito dai milanesi quando ha salutato dal Palco Reale del Piermarini, prima dell’esecuzione dell’inno nazionale. “Milano vuole molto bene a Mattarella, tutte le volte che viene gli dimostra un grande affetto. – ha commentato il Sindaco Sala – Abbiamo bisogno di Mattarella e dimostriamo vicinanza al Presidente della Repubblica“. Il Sindaco ha poi commentato l’Attila, definendolo “Meraviglioso, sia per gli interpreti che per la regia e per le scene e il coro. È un’opera che esalta il coro, per ora non possiamo che essere soddisfattissimi mi pare che l’umore che si raccoglie è molto positivo“. “È una storia antica che è resa in maniera contemporanea con grandissimi interpreti“, ha proseguito. Sala ha poi ricordato la prima diffusa in 37 luoghi di Milano che, ha detto il sindaco “ha il senso di allargare la città” e “poi non nascondiamo che dal punto di vista dell’attrattiva e del turismo è molto importante“. La prima della Scala è stata infatti proiettata in vari luoghi di Milano, per dare a tutti l’opportunità di assistervi. Dal Pio Albergo Trivulzio, alla Galleria Vittorio Emanuele, al centro per senza Casa Jannacci, al Carcere di San Vittore…  l’apprezzamento per l’iniziativa e i commenti positivi per l’opera sono stati gli stessi. A completare il successo della serata vi è stato l’incasso del Teatro per l’opera inaugurato la stagione scaligera che è stato di 2.532.701 euro, mentre sono stati 1.888 gli spettatori presenti.

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Autonomi occupano banca Sparkasse e annunciano battaglia per la prima della Scala

Blitz degli autonomi del centro sociale il Cantiere ieri pomeriggio in via Rovello. Entrati nella Banka Sparkasse con in mano dei cartelli con scritto “Qui trovate i soldi rubati dalla Lega“, hanno poi esposto dalle finestre una mega banconota verde con scritto “Lega ladrona, Salvini casta” e altri cartelli con lo slogan “Lega ladrona, Milano non perdona” mentre lanciavano delle banconote con il numero 49 sopra. Quest’azione è però stata solo l’antipasto di quanto hanno in seguito annunciato gli autonomi con un comunicato: “Tutti in piazza Scala contro la casta degli imprenditori della paura” scrivono gli autonomi del Cantiere invitando i milanesi a partecipare a ‘Lega Ladrona, Milano non perdona. Que se vayan todos!’, la protesta organizzata per il 7 dicembre, giorno della prima della Scala. “Matteo Salvini – si legge nel comunicato – ha annunciato che parteciperà alla Prima de La Scala, passerella dello sfarzo e del lusso sfrenato, per poi dirigersi verso Roma dove ha lanciato la piazza ‘prima gli italiani’!! La Lega si propone come nuova, ma è il partito più antico d’Italia. Da quasi trent’anni promuove una retorica razzista, se un tempo era nel nome del regionalismo oggi ha abbracciato il mito della patria. Nel frattempo la protesta si e’ trasformata in gestione capillare del potere e contemporaneamente in infinite ruberie, dimostrate anche dalle decine di inchieste che hanno colpito il partito e le sue giunte“. Gli autonomi ne hanno anche per il Movimento 5 stelle che “è salito al governo sull’onda del vaffanculo alla casta, ma sembra che si sia abituato in fretta alle abitudini di chi gestisce il potere: clientelismo, promesse tradite e doppia morale sulle ruberie degli alleati di governo“, e per il pd, che “invece è puro e limpido, antirazzista e dalla parte dei più poveri .. ma solo quando è all’opposizione“. “Ribellarsi e disobbedire alla casta e alle leggi ingiuste – conclude il comunicato del Cantiere – e’ sempre piu’ necessario, per continuare ad immaginare mondi diversi e costruire alternative basate su solidarieta’ e mutuo soccorso e riprenderci sogni e bisogni!“.

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Per la prima della Scala: Attila, un Verdi con contaminazioni Rossiniane

Conterrà anche un po’ di Rossini l’ Attila verdiano che inaugurerà la stagione della Scala, il 7 dicembre prossimo, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore. Lo ha rivelato questa sera lo stesso Chailly, presentando l’opera insieme a Sandro Cappelletto, direttore della Rivista di Studi Verdiani, con una conversazione a due davanti al pubblico degli ‘Amici della Scala‘. Si tratta delle “5 battute per Attila” che il Pesarese scrisse come “omaggio” a Verdi nel 1865, tre anni prima di morire, che Cappelletto ha mostrato in una diapositiva tratta dalla pagina originale con la scritta autografa “salvo la approvazione di Verdi” e che in seguito Rossini regalò a Giuseppina Strepponi, la celebre soprano che fu seconda moglie di Verdi. Ma non è la sola novità: c’è anche un’aria di 3 minuti e mezzo (“Oh dolore! ed io vivea”) che Verdi scrisse per il tenore scaligero Napoleone Moriani, interprete di Foresto nella prima esecuzione alla Scala il 26 dicembre 1846.

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Banda della Polizia alla scala per i 90 anni dalla fondazione

Nell’ambito delle iniziative organizzate per le celebrazioni del 90° anniversario della fondazione della Banda della Polizia di Stato, si è tenuto oggi un concerto nella straordinaria cornice de il Teatro alla Scala. Davanti ad una platea d’eccezione, sono state eseguite musiche di Verdi, Nino Rota ed Ennio Morricone. A dirigere la prestigiosa Banda è stato il maestro Maurizio Billi che, insieme al vice direttore Roberto Granata, ha portato il complesso a svolgere una continua e intensa attività concertistica in Italia e nel mondo, celebrando con la musica i più importanti eventi dell’Istituzione. Ad affiancare il complesso musicale, il primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala Fabrizio Meloni e il baritono il maestro Simone Piazzola. Il concerto della Banda della Polizia di Stato alla Scala, per il capo della Polizia, Franco Gabrielli è, “il modo piu’ straordinario per celebrare questo anniversario“. “Una Banda Musicale ricca di storia e di tradizioni entra nel tempio laico della musica e della cultura italiana e credo che questo sia il modo piu’ straordinario per celebrare quest’anniversario“, ha detto Gabrielli al suo arrivo al teatro del Piermarini. Il capo della Polizia ha anche sottolineato la presenza del “grande maestro” Ennio Morricone che compie 90 anni e ha parlato di “un momento di grandissima emozione e di grandissimo orgoglio” “La nostra Banda – ha sottolineato – e’ qualcosa di piu’ di una banda: e’ una vera e propria orchestra, i nostri maestri sono di primissima qualita’ ed e’ un modo particolare per veicolare i valori della legalita’ e della Polizia di Stato“.

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