sciopero

Sciopero comparto legno, 2000 in corteo

La mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto del settore Legno-Industria ha portato oltre 2mila persone provenienti dalle regioni del Nord-Ovest al corteo. Lo annunciano Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, che hanno organizzato in Lombardia, dove le adesioni allo sciopero hanno superato l’80% nelle circa 5mila aziende, che danno lavoro a oltre 30mila addetti. Secondo i sindacati sono state organizzate 150 assemblee nei luoghi di lavoro, a cui hanno partecipato oltre 10mila lavoratori. “Il legno arredo – affermano i sindacati – è uno dei settori più importanti per il Made in Italy, grazie alla professionalità e alla provata esperienza degli oltre 350mila addetti che, in tutto il territorio nazionale, producono e vendono i mobili nati dalla creatività dei migliori designer e architetti e che ci consentono di sostenere un pezzo di economia importante del nostro Paese“. “Chiediamo a Federlegno di tornare al tavolo della negoziazione – concludono – ma con la volontà di rendersi disponibili a portare avanti una trattativa rivolta ad ascoltare le richieste contenute nella nostra piattaforma“. ANSA  

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Sciopero di 24 ore nei cantieri MM

Si fermeranno per 24 ore, dalle 22 di stasera alle 22 di domani, tutti i lavoratori nei cantieri della M4 a Milano, dopo la morte del loro collega Raffaele Ielpo avvenuta lunedì sera. E’ quanto ha deciso all’unanimità l’assemblea indetta dai sindacati di categoria. Lo sciopero riguarderà quindi tutti e tre i turni di lavoro ed è stato deciso di farlo partire alle 22 per consentire il fermo in sicurezza delle macchine che lavorano nei cantieri. Da domani, i lavoratori si riuniranno in un’assemblea permanente al campo base della M4 in zona Linate per mettere a punto una serie di proposte da fare all’azienda per migliorare la sicurezza nei cantieri, dopo il tragico incidente di lunedì. ANSA  

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Sciopero Orsa: sindacati soddisfatti per le adesioni

Sciopero Orsa: sindacati soddisfatti per le adesioni. L’Orsa, tra i sindacati più agguerriti del panorama attuale, ha rilasciato il seguente commento allo sciopero di oggi seguito ad altri che avevano suscitato le ire dell’azienda per un altro sciopero: I ferrovieri di Trenord, con l’alta adesione allo sciopero odierno, stanno dimostrando all’azienda che i problemi esistono e sono sentiti da tutti i lavoratori. Trenord, e tutto il suo management, deve prendere atto che vanno affrontate e risolte le varie problematiche denunciate dalla segreteria regionale ORSA Ferrovie che rappresenta centinaia e centinaia di lavoratori ed ha il polso della situazione all’interno della società lombarda. L’azienda Trenord, e tutti i suoi dirigenti, deve iniziare a rispettare il contratto di lavoro e gli accordi sindacali siglati in questi anni così come non può continuare a rimandare il rinnovo di un contratto scaduto 5 anni fa.  I lavoratori di Trenord stanno scioperando per il proprio FUTURO I lavoratori di Trenord rivendicano, come già fatto negli ultimi 4 anni scioperi, il miglioramento della propria vita lavorativa, sia in termini normativi che economici, al pari del perfezionamento del servizio ferroviario che in Lombardia deve essere eccellente. I lavoratori di Trenord pretendono il rispetto delle leggi e della costituzione che costantemente vengono stuprate da una dirigenza arrogante e sorda rispetto alle esigenze sia del personale che degli utenti del territorio lombardo. Oggi la dirigenza di Trenord, nonostante abbia messo in campo tutte le iniziative possibili per sminuire l’azione di protesta dei lavoratori, deve prendere atto che i propri dipendenti in qualsiasi ambito lavorativo – sono stanchi e delusi della gestione attuale della società. È necessario cambiare ed in fretta. È prioritario riaprire i tavoli di confronto sulla base del rispetto di quanto giò convenuto con el organizzazioni sindacali e di tutti i lavoratori appartenenti alla società. Oggi l’alta adesione allo sciopero, che ha visto circolare solo i treni garantiti ed un numero marginale di treni non garantiti, è la risposta a chi ancora dimostra sordo alle rivendicazioni dei lavoratori ed ancora non ha capito il malessere presente all’interno della società. Lo sciopero è e sarà sempre l’estrema ratio all’interno di un percorso conflittuale con le aziende e ci dispiace che a farne le spese siano i pendolari ed utenti lombardi, ma senza azioni tangibili da parte della società Trenord saremo costretti a mettere in campo ancora tutte le iniziative possibili al fine di tutelare tutti i lavoratori. Segreteria Regionale Orsa Lombardia  

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Domenica 15 in arrivo un altro sciopero dei mezzi

Domenica 15 in arrivo un altro sciopero dei mezzi. E dopo quello scorso in cui era stato messo in dubbio il diritto a scioperare, non sorprende. Tanto più che era stato programmato, coma spiega la nota diffusa da Trenord: “Il sindacato OrSA ha nuovamente proclamato uno sciopero per domenica 15 dicembre. L’agitazione, che era stata ritirata dal sindacato lo scorso 27 novembre, è stata nuovamente proclamata, con obiettivi conflittuali verso l’azienda allo scopo di causare significativi disagi alla mobilità in occasione dei grandi eventi del periodo natalizio. Negli ultimi sei mesi, con tutte le altre organizzazioni sindacali Trenord ha siglato tre accordi storici che valgono, a favore dei lavoratori, oltre 13 milioni di euro. Contrariamente a quanto affermato pretestuosamente da OrSA, tali accordi preludono l’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro in un contesto di relazioni sindacali positive. OrSA, che rappresenta poco più del 14% del totale del personale, ha scelto invece la via conflittuale,nonostante le raccomandazioni della Commissione di Garanzia, puntando a nuocere tanto ai lavoratori quanto alle migliaia di persone che hanno programmato di utilizzare il treno alla vigilia delle festività natalizie. OrSA ha proclamato lo sciopero in un giorno festivo, per cui non sono previste le “fasce di garanzia” come accade invece nei feriali. Una scelta di totale indifferenza verso il diritto alla mobilità dei cittadini che rischia di generare disagi significativi anche sulla viabilità stradale. È il caso, per esempio, della “Città dei Balocchi” a Como, manifestazione per cui le istituzioni locali hanno invitato i visitatori a utilizzare i mezzi di trasporto pubblici, potenziati per l’occasione. Ma gli esempi potrebbero moltiplicarsi verso tutti i capoluoghi lombardi ricchissimi di attrazioni natalizie. Per questo Trenord, paventando rischi per l’ordine e la mobilità pubblici, ha informato le Prefetture di Milano e Como. L’azienda auspica che prevalga il senso di responsabilità dei lavoratori per dimostrare a tutti i cittadini il valore del servizio che Trenord offre sul territorio lombardo”.   Gli orari  Lo sciopero inizierà alle ore 3 di domenica 15 dicembre e terminerà alle ore 2 di lunedì 16 dicembre, senza fasce di garanzia. I treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza di Trenord e il servizio Malpensa Express potranno subire limitazioni e cancellazioni. Circoleranno autobus sostitutivi senza fermate intermedie per le eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna (in partenza da via Paleocapa, 1) e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Stabio. Per la Lunga Percorrenza saranno garantiti i treni indicati sul sito di Trenord al linkhttp://www.trenord.it/it/assistenza/treni-in-caso-di-sciopero.aspx Informazioni sull’andamento della circolazione saranno comunicate su sito e App Trenord e nelle stazioni, tramite i monitor e gli annunci sonori.

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No a nuove licenze, tassisti pronti a scioperare

I tassisti non escludono lo stato di agitazione dopo la decisione del Comune di rilasciare oltre 400 nuove licenze Taxi. La questione è evidenziata da Emilio Boccalini presidente della cooperativa Taxiblu 02.4040, la più grande a Milano. “Il nodo legato ai problemi sulla mobilità di Milano – dice – va ben oltre il rilascio di oltre 400 nuove licenze Taxi, ma alla metodologia con la quale il Comune è arrivato a questa proposta: nell’arco di circa 24 ore sicuramente si farà il punto su quanto sta accadendo al riguardo e personalmente non escludo lo stato di agitazione se non vi saranno risvolti positivi legati alle nostre proposte sulla mobilità“. Secondo Boccalini, a Milano ci sono importanti cambiamenti che andrebbero affrontati diversamente. “In questa città – spiega – ci sono oltre 70 cantieri aperti per le strade che dureranno per i prossimi due anni, periodo entro cui ci sarà anche una nuova linea metropolitana che opererà in zone oltretutto (tra tutte quella dell’aeroporto di Linate) dove noi abbiamo un gran volume di clienti“. I tassisti prevedono quindi “una maggiore fluidità del traffico cittadino, noi abbiamo avanzato al Comune una proposta che prevedeva un aumento del monte ore pari a quello che avrebbero generato 700-800 licenze in più. Il tutto comunque senza escluderne il rilascio di nuove qualora ve ne fosse stata necessità. Invece il Comune ignorando le nostre proposte e anche quanto prevede in materia la Legge Bersani decide demagogicamente di portare avanti la sua proposta“.  

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