Silvia Sardone

Scuola Falcone e Borsellino. Sardone (Lega): trasferimento senza navette una vergogna targata PD

“Sono stata contattata dai genitori i cui figli frequentano la scuola media Falcone e Borsellino, giustamente arrabbiati e preoccupati, per il trasferimento forzato – causa riqualificazione – verso altre scuole che distano anche parecchio dalla sede originaria e non sono coperte dai mezzi pubblici” lo Scrive in una nota, Silvia Sardone Consigliere Comunale della Lega. “Il tutto senza predisporre un servizio navetta per agevolare le famiglie – spiega la Sardone, sottolineando – i ragazzini che saranno spostati alla scuola di via Bottelli, infatti,  dovranno farsi mezz’ora a piedi lungo una strada poco sicura, rischiando la pelle per raggiungere il nuovo istituto”. “La giunta finto-green parla tanto di mobilità sostenibile – attacca quindi la Sardone – poi quando dalle parole deve passare ai fatti latita sempre: perché infatti non predisporre, anche insieme ad Atm, dei mezzi appositi per evitare alle famiglie difficoltà organizzative ed economiche? Chi non ha l’auto, come tra l’altro consiglia il Comune ostaggio dei Verdi, come deve fare?” si chiede la leghista. “È doveroso perlomeno che qualcuno esca dal sonno a Palazzo Marino – insiste l’Europarlamentare della Lega – e dia delle risposte certe e convincenti alle famiglie coinvolte nel trasferimento e dia anche garanzie sui tempi di consegna della scuola riqualificata, previsti in due anni. L’ennesima vergogna targata Pd sull’istruzione – conclude la Sardone – oltre al danno non aggiunga la beffa”. 

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Lega: “Mozione a favore di Israele votata in aula nonostante qualche mal di pancia della sinistra”

“Durante la giornata di oggi abbiamo lavorato per presentare una mozione unitaria di condanna degli atti terroristici di Hamas e di vicinanza e sostegno ad Israele. Dopo numerose trattative abbiamo raggiunto un accordo unitario con i gruppi di centrodestra e la maggioranza. Il testo su cui è stato raggiunto un accordo cita le parole di condanna del Governo e del Presidente Mattarella e impegna la Giunta a mobilitarsi in favore dello Stato di Israele dimostrando un pieno supporto e vicinanza in questo momento drammatico, a organizzare un incontro tra la comunità ebraica milanese e il comune, a illuminare il comune con i colori di Israele o esporre la bandiera israeliana e farsi promotrice di iniziative per la Pace in Medio Oriente e per il rispetto dei diritti umani”. “È per noi importantissimo dimostrare, con orgoglio e piena convinzione, di essere dalla parte di Israele e dimostrare piena vicinanza e sostegno a un popolo attaccato, a uno Stato che ha il diritto di esistere e il dovere di difendersi.  La sinistra ha voluto aggiungere la richiesta di mettere anche la bandiera della pace, scelta accettata per far passare la mozione ma poco comprensibile dopo i massacri di Hamas. Qualcuno vuole forse dialogare con un’organizzazione terroristica? Inoltre in aula abbiamo sentito interventi di chi ha accusato Israele per quanto successo e di chi non voleva la bandiera israeliana sul Comune. Insomma a sinistra, come spesso succede, non c’è mai una linea unitaria, nemmeno dopo fatti così gravi”. Cosi in una nota il gruppo consiliare della Lega, dopo l’approvazione di una mozione unitaria a favore di Israele a prima firma di Silvia Sardone.

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Conferenza stampa della Lega contro l’aumento degli oneri di urbanizzazione

Conferenza stampa della Lega contro l’aumento degli oneri di urbanizzazione. Alle 16.00, il Gruppo Consiliare Lega per Salvini Premier ha organizzato una conferenza stampa PRESSO IL CHIOSTRO DI PALAZZO MARINO per presentare gli oltre 200 emendamenti che saranno presentati durante la seduta del Consiglio Comunale, in contrasto alla proposta di delibera sull’aumento degli oneri d’urbanizzazione. L’insensata proposta di delibera, se approvata, causerà un nuovo boom dei prezzi delle case. Saranno presenti Samuele Piscina, Consigliere Comunale e primo firmatario degli emendamenti, il Commissario Provinciale Silvia Sardone e i membri del Gruppo consiliare Lega per Salvini Premier Alessandro Verri e Pietro Marrapodi.

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Moschea di via Esterle, Sardone: “Comune sgombererà solo quando lo chiederanno gli islamici”

Moschea di via Esterle, Sardone: “Comune sgombererà solo quando lo chiederanno gli islamici” . “Come si evince dalla risposta che mi è stata data dal vicesindaco Scavuzzo, il Comune non ha alcuna fretta di sgomberare gli ex bagni pubblici di via Esterle occupati abusivamente da decine di clandestini africani da ormai sei anni. Lo farà solo per far spazio alla Casa della Cultura musulmana che si è aggiudicata quegli spazi per realizzare una grande moschea: gli islamici chiedono e il Comune esegue. Fino a quando erano i cittadini del quartiere a chiedere sicurezza e decoro a Palazzo Marino tutti hanno sempre fatto orecchie da mercanti. Ma lo sappiamo benissimo: per la sinistra gli italiani contano meno delle comunità musulmane a cui tutto è concesso. Infatti, basta pensare ai numerosi abusi edilizi compiuti da queste realtà che continuano a pregare in scantinati e locali non a norme per essere considerati luoghi di culto a tutti gli effetti. Majorino non è più in giunta ma la direzione di Sala e compagni è sempre la stessa: braccia aperte per gli islamici e menefreghismo verso i milanesi onesti”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e commissario cittadino milanese della Lega.

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E se alla fine invece del Pd si scindesse la Lega?

E se alla fine invece del Pd si scindesse la Lega? Perché i nervi sono tesi da tempo in via Bellerio. Da anni. Perché è vero che Salvini può sempre rivendicare di aver preso una Lega al 4% e averla portata oltre  il 30, ma poi l’ha anche abbattuta della metà. Inoltre i numeri sono impietosi: su Milano i tesserati che una volta erano migliaia ormai sono circa 200. E le ultime nomine come quella di Silvia Sardone non hanno proprio infiammato gli animi. Perché la donna è una  tipa da marciapiede che va a muso duro su qualunque tema, ma non ha mai conquistato la base leghista come ha conquistato i vertici. I suoi modi le hanno aperto una strada, ma hanno chiuso anche tante porte. E ora la discesa  ufficiale di Bossi in campo, nonostante la salute, mette una grossa fiche sul destino della Lega. Lo stesso partito che del Nord ormai si interessa poco, tanto da  toglierlo  dal nome. La creatura bossiana era qualcosa di molto diverso da quella salviniana. E in molti sembrano ricordarlo, perché sebbene la notizia sia stata in parte oscurata dai tg, a Varese per Bossi era centinaia se non migliaia. E se alla fine invece del Pd si scinde la Lega per queste tensioni non sarebbe neppure strano, perché in tanti leghisti non si sono mai trovati bene con l’eccessiva linea destrista della Lega. Alla fine se si concretizzasse questa situazione l’unico dubbio è chi delle due Leghe assorbirà ciò che resta di Forza Italia.

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Le reazioni politiche alla sparatoria in piazza Selinunte

Le reazioni politiche alla sparatoria in piazza Selinunte. L’episodio di cronaca nera ha riacceso infatti il discorso sulla sicurezza a Milano e si sono susseguite le Le reazioni politiche alla sparatoria in piazza Selinunte. “La sparatoria di stanotte in via Gigante tra due albanesi, probabilmente per un regolamento di conti, ricorda il Far West e purtroppo non è la prima volta che dobbiamo assistere a episodi del genere. Milano si conferma sempre più capitale del crimine. Il quartiere di San Siro, ormai di esclusiva proprietà di nordafricani ed etnie dell’est Europa, non è più sotto il controllo del Comune da tempo. È una zona franca dove le leggi dello Stato italiano non esistono più. La sinistra dov’è? Perché la sicurezza continua a essere un fastidio per Pd e compagni?”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “Il sindaco Sala si è sempre riempito la bocca con la sua ossessione per le periferie eppure viene ogni giorno categoricamente smentito dai fatti. A San Siro, così come al Corvetto, al Giambellino, al Gratosoglio, in via Gola, in via Padova, il Comune è completamente assente, si dimentica proprio che queste sono zone che fanno parte di Milano al pari del centro città. Chiaro ed evidente è poi il nesso tra criminalità e immigrazione: non è razzismo ma semplice osservazione della realtà”. Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia, invece ha dichiarato: “Il sindaco Sala attacca il centrodestra che, a suo avviso, non avrebbe un progetto per Milano. Sala finge di dimenticare la storia recente della città che ha visto progettare i cambiamenti più grandi dalle giunte di centrodestra, così come l’Expo e la scelta dello stesso Sala come manager pubblico. E oggi il nostro progetto è molto chiaro: una città sicura, dal centro alle periferie, mentre proprio ci sono stati altri morti per un regolamento di conti tra immigrati a San Siro. Una città dinamica, una città che si muove, con i mezzi pubblici e con quelli privati, in cui la transizione ecologica si persegue con il buon senso e non con le crociate anti-auto. Qualcosa di molto diverso da quella che Pisapia e Sala ci hanno consegnato dopo 10 anni di amministrazione ideologica”. “Mentre Beppe Sala è concentrato su come organizzare le liste elettorali per la sua ricandidatura a sindaco e rilascia interviste a radio e giornali, in periferia si spara! Non c’è che dire, il 2021 è iniziato in linea con il 2020 con una sparatoria tra immigrati, accolti a Milano dal solito buonismo di una certa sinistra che organizza cene e feste multietniche per poi ignorare la sicurezza dei cittadini”, afferma Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, commentando la sparatoria avvenuta in via Gigante a Capodanno. “La sparatoria ha provocato il ferimento di due marocchini, uno dei quali si trova al Policlinico in gravi condizioni per il colpo ricevuto alla testa. La Polizia di Stato, che sta svolgendo le indagini del caso, secondo le prime indiscrezioni sarebbe alla ricerca di un albanese. La zona di piazza Selinunte è una delle zone più critiche della città, definita “casbah” per la massiccia presenza di nordafricani, teatro di spaccio, rapine e crimini di ogni genere. Ricordo che proprio nella stessa zona, in via Civitali, aveva trovato rifugio l’attentatore della caserma di piazzale Perrucchetti nel 2009. Cosa intende fare Sala per il quartiere San Siro ormai in balia della criminalità nordafricana? E per la sicurezza di tutta la città? Come se non bastasse, infatti, in via Padova questa notte un giovane ha esploso dei colpi di pistola in aria per festeggiare l’anno nuovo” conclude De Corato. “L’ennesimo grave episodio di sangue e violenza accaduto in Piazzale Selinunte nella notte di Capodanno necessita di una ferma risposta da parte dello Stato, che deve svegliarsi dal sonno e agire con fermezza”. Così in una nota Marco Bestetti, Presidente di Forza Italia del Municipio 7 di Milano. “Da troppi anni il quartiere convive con continui episodi criminali – prosegue Bestetti – che traggono origine dalla piaga endemica delle numerosissime occupazioni abusive che infestano i palazzi intorno a Piazzale Selinunte, senza che nessuno abbia mai avuto il coraggio o la volontà politica di intervenire con la necessaria determinazione. Quando lo Stato tollera, il disordine sociale prospera; quando lo Stato arretra, i delinquenti avanzano. Mi chiedo cos’altro debba accadere prima che ci si decida finalmente ad abbandonare un ridicolo buonismo e aggredire questo cancro con tutta la forza dello Stato, programmando da domani mattina gli sgomberi delle migliaia di delinquenti che hanno scambiato questo quartiere per una zona franca dove tutto sia permesso. La pazienza dei residenti è esaurita da un pezzo. E la mia anche”, conclude Bestetti.    

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