Silvia Sardone

Sardone (Lega): “Minacce di morte per il mio no alla moschea di via Novara”

Sardone (Lega): “Minacce di morte per il mio no alla moschea di via Novara”. L’europarlamentare leghista Silvia Sardone ha annunciato una serie di azioni legali per gli insulti e le minacce ricevute: “Da giorni ricevo sui miei canali social minacce di morte, di stupro e insulti feroci per il mio no, condiviso da tutta la Lega e dal centrodestra, alla moschea provvisoria che il Comune di Milano intende installare nell’area di Via Novara”. “Questi insulti – prosegue Sardone – moltissimi dei quali provenienti da profili di stranieri, evidenziano, una volta di più, che c’è un odio latente verso coloro che osano chiedere regole, controlli, sicurezza in merito al tema delle moschee”. “Non saranno certo queste minacce di stupro o di morte a fermarmi dal denunciare la sottomissione del Pd a certe comunità islamiche e i rischi per la città – sottolinea l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano -. Ho già dato mandato al mio avvocato per denunciare questa gentaglia”. La moschea di via Novara è da tempo al centro delle polemiche politiche, anche Forza Italia con Marco Bestetti aveva organizzato una manifestazione per contestare l’idea di aprire un centro religioso in quell’area, più adatta secondo gli azzurri a restare snodo di interscambio tra la città e l”hinterland vista anche la vicinanza con la M5. Ora però sembra che la tensione stia salendo se si è passati alle minacce rivolte a chi nel centro destra non approva la scelta dell’Amministrazione Sala.

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Via Adriano, Sardone-Piscina: “Fermi i lavori per i servizi per la comunità”

Via Adriano, Sardone-Piscina: “Fermi i lavori per i servizi per la comunità”. “Il recupero della struttura abbandonata in Via Adriano procede, seppur a rilento, ma solo per la parte della residenza sanitaria per anziani e non per la parte pubblica, per il quartiere, prevista nella convenzione. Nel 2017 infatti il Comune di Milano – commentano Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega e Samuele Piscina, presidente del Municipio 2 – firmò la convenzione con l’operatore Proges che prevedeva oltre alla Residenza per anziani, un centro diurno per anziani, alloggi protetti per anziani, persone con disabilità, ambulatori medici, una caffetteria, uffici e spazi espositivi. Sul lato via Tremelloni l’accordo prevedeva anche un auditorium per la cittadinanza e una casa medica che avrebbe dovuto applicare tariffe agevolate ai residenti nel Comune di Milano, in particolare a quelli residenti nel Municipio 2. Come facilmente riscontrabile sul sito del Comune di Milano, i lavori dovevano finire all’inizio del 2019.  Noi ringraziamo il privato che si sta prendendo cura di riqualificare un’area che era fortemente degradata, dove purtroppo c’è stato uno stupro negli anni scorsi. Comprendiamo che stia sviluppando più la parte della Rsa per avere un tornaconto dal punto di vista economico. Ma ci tocca segnalare che i lavori legati ai servizi per la comunità sono completamente fermi. Addirittura siamo venuti a conoscenza che l’operatore ha presentato un progetto di cofinanziamento a Fondazione Cariplo per realizzare i servizi legati al punto di comunità, prospettando l’apertura in tempi diversi. In questo contesto è evidente che mentre la Rsa aprirà, non si sa nemmeno quando inizieranno i lavori della parte per il pubblico. Il Comune dorme colpevolmente: la convenzione è chiarissima e non viene fatta rispettare. Gli abitanti del quartiere Adriano si aspettavano servizi per il quartiere e un’area riqualificata per tutti. Così si erano esposti in più occasione gli assessori della giunta Sala. Ma anche in questo caso, come in moltissime altre occasioni, alle promesse non seguono i fatti. Il Comune si svegli e si metta a lavorare affinchè il quartiere Adriano abbia l’auditorium e gli altri servizi destinati alla cittadinanza previsti!”

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Crisi asili comunali: le reazioni politiche

Crisi asili comunali: le reazioni politiche. La giunta Sala è di nuovo nel pallone per la gestione del patrimonio edilizio comunale destinato a nidi e materne. Sono tremila i bambini che rischiano di non trovare posto negli asili a settembre a causa delle nuove direttive governative sui distanziamenti. Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino hanno subito cercato di buttare la responsabilità sulla Regione e sul governo, ma è subita arrivata la replica delle opposizioni: “Per l’ennesima volta l’ex Assessore Majorino, punta il dito contro Regione Lombardia accusandola di non avere fornito le linee guida necessarie ad evitare che venissero a mancare 3.000 posti negli asili nido di Milano”, commenta Andrea Mascaretti , Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. “Non è così – aggiunge – i posti mancano proprio perché le linee guida sono state date e il Comune non è stato in grado di attuarle reperendo nuovi spazi resi necessari dalle norme di distanziamento indicate”. “Un compito – continua Mascaretti – ancora più arduo per la Giunta Sala, visti i molti immobili comunali che potevano essere utili allo scopo, ma non sono disponibili perché occupati abusivamente da anni, senza che da Palazzo Marino sia stato fatto nulla per sollecitarne lo sgombero. Majorino la smetta di farsi distrarre dalle pagliuzze – conclude Mascaretti – e cerchi di aiutare i suoi ex compagni di viaggio a rimuovere le molte travi che si sono disseminati da soli sul cammino”. “Il Consigliere Mascaretti tocca un nervo scoperto dei nostri territori – sottolinea Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Nord – Est Milano di Fratelli d’Italia – sono costellati di occupazioni abusive di immobili pubblici, che da anni chiediamo inascoltati siano restituiti alla collettività. Penso agli ex Bagni Pubblici di Via Esterle – continua – che da soli potevano coprire le esigenze di tutta via Padova e dintorni, o all’ex Liceo Omero di Bruzzano e a molte altre realtà come queste occupate senza titolo da gruppi di autonomi.  Quanti bambini avrebbero potuto ospitare oggi – si chiede infine Ruggeri – se fossero stati sgomberati e ristrutturati quando lo chiedevamo  noi anni fa?”.  “Il disastro della giunta Sala sui servizi per l’infanzia – commenta Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega – è l’ennesimo episodio che caratterizza un’amministrazione sempre più incapace di rispondere alle esigenze dei milanesi. I genitori, soprattutto italiani, sono sul piede di guerra e non trovano nel Comune un interlocutore adeguato. Palazzo Marino in questi mesi ha colpevolmente dormito senza organizzarsi e pensare agli spazi scolastici. L’immobilismo del Comune su tematiche così importanti lascia veramente perplessi. Tante famiglie hanno bisogno di risposte certe, non dell’inadeguatezza del Sindaco e dell’assessore Galimberti. Abbiamo capito che Sala non ha più voglia di fare il Sindaco, ormai preso da mire nazionali pur non essendo molto considerato a Roma, ma i milanesi non possono subire questa sua assenza da tutti i dossier importanti come la scuola“. “A giugno l’assessore Galimberti rispose a una mia interrogazione che per ogni asilo convenzionato costretto a chiudere a causa dell’emergenza COVID-19 ce ne sarebbero stati altri pronti ad aprire“. Ricorda invece Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, aggiungendo “Mi piacerebbe sapere dall’assessore dove sono tutte quelle strutture pronte ad accogliere i bimbi in graduatoria di cui parlava, ma di cui sembra essersene dimenticata viste le dichiarazioni di questi giorni“. “Fa sorridere – continua – il disperato tentativo del PD cittadino di difenderla cercando di scaricare la colpa su Regione Lombardia e sul Governo. – concludendo – Vista che tiene col fiato sospeso 3.000 famiglie milanesi – inutile dirlo, per la maggior parte italiane -, il sindaco dovrebbe ritirare oggi stesso le deleghe a Laura Galimberti”. Il Comune di Milano lascia 7 mila bambini per strada e poi come sempre se ne lava le mani, scaricando addirittura colpe sulla Regione che non ha responsabilità sul tema” – ha affermato il capogruppo della Lega al Comune di Milano e parlamentare, Alessandro Morelli – Gli edifici scolastici a Milano non sono adatti alle nuove norme di sicurezza, gli spazi non bastano ma per Sala e Galimberti la soluzione è lasciare a casa i bambini e condannare migliaia di genitori al caos. Sala trovi spazi adeguati ad ospitare i servizi per l’infanzia, perché non può essere sempre colpa di altri”.  

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Le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis

Le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis. La notizia dell’arresto di Nicola Ferrara ha scosso la comunità milanese. Nicola Ferrara, 30 anni barese d’origine e milanese d’adozione,  aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione nel 2015, diventando rapidamente un istigatore di odio e violenza. Tra l’altro il suo pubblico erano i minori, due in particolari. Frequentava l’associazione Al Nur di via Chiarissimi e diffondeva il suo verbo d’odio contro la società in cui era cresciuto. Dopo che è stato fermato, le reazioni all’arresto del milanese dell’Isis sono state tante. “Il fiancheggiatore dell’Isis identificato oggi frequentava una moschea abusiva sita in uno scantinato di un quartiere residenziale della parte nord di Milano: chiunque conosca quella zona sa che li’ di fronte, essendo in prossimita’ di una scuola elementare, passano ogni giorno centinaia di bambini spesso accompagnati dai genitori – ha commentato Marco Osnato, parlamentare di Fratelli d’Italia – Crediamo che questo sia un elemento in piu’ di allerta in tutta questa vicenda. Da tempo denunciamo un atteggiamento da parte del Comune e delle Autorita’ di Pubblica Sicurezza troppo permissivo nei confronti di queste realta’ che spesso ospitano personaggi contigui al mondo del terrorismo. Sapere che a due passi trascorrono ore di lezione centinaia di bambini e’ oltremodo preoccupante”. Lo ha dichiarato Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, commentando l’operazione antiterrorismo compiuta oggi a Milano dai carabinieri del Ros che hanno arrestato un uomo radicalizzato dell’Isis con l’accusa di istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo telematico”. “Come apprendiamo dalle prime agenzia stampa, il radicalizzato arrestato per apologia e istigazione all’adesione all’Isis frequentava la moschea abusiva “Al Nur” di via Chiarissimi a Milano, vicina agli ambienti sunniti e più radicali dell’islam. A questo punto chiediamo al Comune di non nascondere più la sabbia sotto al tappeto, ma di intervenire nell’unico modo possibile: chiudere e smantellare questo sedicente centro culturale che altro non è che un luogo di culto illegale, per di più frequentato da aspiranti terroristi, oltre ovviamente a tutte le altre moschee irregolare presenti a Milano. Ora basta”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “Siamo di fronte a una vicenda gravissima e inquietante che vede ancora una volta la nostra città come crocevia di propaganda estremista e relazioni oscure. Oltre all’arrestato, le indagini vertono anche su due minorenni che frequentano via Chiarissimi, uno dei quali in particolare è risultato essere in contatto col sito Amaq, agenzia di stampa strumento di propaganda dell’Isis. È arrivato il momento di ripulire Milano dai fondamentalisti e da quanti aggirano regole chiare e ben precise: la sinistra non si azzardi a parlare di razzismo o di libertà di culto, perché in gioco c’è la sicurezza di tutti”. Anche Samuele Piscina, presidente leghista del Municipio 2, ha rilasciato una dichiarazione in merito: “L’estremista islamico arrestato oggi frequentava la moschea irregolare «Al Nur» di via Carissimi e indottrinava alcuni minorenni dicendogli di «lottare» contro gli italiani. Più volte negli anni ho segnalato questo centro di illegalità e nè il Comune nè il Prefetto ha mosso un dito!”.  

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Tilt sito Comune, Sardone: “Gestione Sala disastrosa”

Tilt sito Comune, Sardone: “Gestione Sala disastrosa”. L’eurodeputata e consigliera regionale leghista attacca duramente la giunta Sala per la gestione della crisi, ricordando anche l’errore del primo cittadino con la campagna #Milanononsiferma che poi è costata a Sala delle scuse a metà. Adesso si somma il problema del sito del Comune di Milano a causa delle ricerche dei cittadini milanesi per sapere come ottenere i buoni spesa previsti dall’ultimo decreto del governo nazionale: “Per il terzo giorno consecutivo la pagina del Bonus Spesa sul sito del Comune di Milano – commenta Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega – risulta spesso irraggiungibile. E’ incredibile che questa pagina, così importante in queste ore, sia continuamente in crash o difficilmente consultabile. Ci sono cittadini che rimangono ore in attesa senza poter compilare i moduli. In questo contesto la gestione dell’emergenza da parte della giunta Sala continua a dimostrarsi disastrosa. Dopo il video “Milano non si ferma”, le foto con l’aperitivo di Sala, i vigili mandati in ferie invece di fare controlli con patetica retromarcia dopo settimane, ora anche il flop del sito. Invitiamo il Sindaco a lavorare con più serietà invece di fare quotidiani videomessaggi in cui ci regala banalità.”

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#sindacodiMilano2021 che ne pensate della Sardone?

Ne ha fatta di strada Silvia Sardone da quando era “la passionaria del quartiere Adriano” e anche se gli impegni europei l’hanno allontanata dalla nostra città, proiettando la sua comunicazione su temi di politica nazionale e internazionale, il suo rimane un profilo prettamente meneghino. La sua candidatura sarebbe il sogno (nemmeno tanto) proibito di alcuni dirigenti e di una grossa fetta dell’elettorato leghista cittadino. Nonostante la giovane età ha alle spalle una lunga carriera politica, in buona parte svolta nelle file di Forza Italia. Dopo l’esperienza nel settore giovanile di Forza Italia e la nomina a Coordinatrice di Sesto San Giovanni, nel 2006 viene eletta per la prima volta nel Consiglio di Zona 2 dove rimane fino al 2016, passando per una rielezione nel 2011. Nel 2016 entra nel Consiglio Comunale di Milano ottenendo 2.336 preferenze. Nel 2018 viene eletta in Consiglio Regionale ottenendo 11.312 preferenze, risultando la donna più votata dell’intera Lombardia e la seconda in assoluto per numero di voti. Nell’estate del 2018 decide di lasciare Forza Italia, dichiarando di non riconoscersi più nelle politiche portate avanti dal partito a livello nazionale e aderisce al Gruppo Misto sia in Comune sia in Regione. Nel maggio 2019 viene eletta al Parlamento Europeo nelle liste della Lega con circa 45.000 preferenze. Sono una donna come tante, una mamma milanese che cerca di districarsi tra famiglia e lavoro. Ho due splendidi bambini. Sono nata il giorno di Natale del 1982, anno in cui l’Italia ha vinto i mondiali di calcio. Vivo nella periferia di Milano, con orgoglio e tanta voglia di vederla riqualificata. Mi sono laureata a pieni voti in Giurisprudenza nel 2007 in Bocconi, con grossi sacrifici dei miei genitori, i quali non facevano le vacanze per mantenermi gli studi. Ho sempre lavorato mentre studiavo, per non pesare troppo sulle loro spalle. Ho anche viaggiato molto e studiato all’estero, tutte esperienze utili perchè ho visto cosa c’è fuori dal mio Paese. Nel mio lavoro mi occupo di diritto del lavoro e relazioni industriali, concentrandomi soprattutto nelle relazioni sindacali. Non ho mai smesso di studiare e ho conseguito un Master in Business Administration al Politecnico di Milano. Amo il diritto del lavoro perchè credo che l’attività lavorativa dia dignità ad una persona e per questo deve essere garantita e tutelata, così come lo deve essere l’impresa e l’imprenditore che rischia con il proprio patrimonio tutti i giorni per inseguire il suo sogno. Dalla sua ha qualche nome importante che la “spinge”, un buon sostegno popolare e una macchina propagandistica che a livello locale è seconda solo a quella di Salvini. Contro, le poche esperienze amministrative: dal maggio 2010 a luglio 2012 è stata consigliere di amministrazione e poi (dal settembre 2012) presidente di Afol Metropolitana, concludendo l’esperienza nel 2014 in modo abbastanza controverso, l’essere sempre stata all’opposizione (salvo la breve esperienza come Consigliere Regionale) e i rilievi che alcuni storici esponenti del Carroccio potrebbero sollevare vista l’adesione al partito fatta solo di recente. Fattori come questi però non l’hanno mai preoccupata e nel tempo ha sempre dimostrato di essere capace di raggiungere i propri obiettivi anche contro tutto e tutti. Se le sarà data l’opportunità e vorrà correre, state pur certi che lo farà. Precedenti: #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Gallera? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Giachetti?  

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